Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 2


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Poi, in capo a quattordici anni, io salii di nuovo in Gerusalemme, con Barnaba, avendo preso meco ancora Tito.1 In seguito, quattordici anni dopo, tornai a Gerusalemme con Barnaba, preso meco anche Tito.
2 Or vi salii per rivelazione; e narrai a que’ di Gerusalemme l’evangelo che io predico fra i Gentili; e in particolare, a coloro che sono in maggiore stima; acciocchè in alcuna maniera io non corressi, o non fossi corso in vano.2 Vi andai mosso da una rivelazione ed esposi loro il Vangelo che io predico tra i Gentili, specialmente a quelli di grande autorità, per non correre o non aver corso invano.
3 Ma, non pur Tito, ch’era meco, essendo Greco, fu costretto d’essere circonciso.3 E allora nemmeno Tito, che era con me, ed era Gentile, fu costretto a circoncidersi.
4 E ciò, per i falsi fratelli, intromessi sotto mano, i quali erano sottentrati per ispiar la nostra libertà, che noi abbiamo in Cristo Gesù, affin di metterci in servitù.4 E sebbene dei falsi fratelli intrusi furtivamente si fossero introdotti fra noi per insidiare la nostra libertà che abbiamo in Cristo Gesù, e per ridurci in servitù,
5 A’ quali non cedemmo per soggezione pur un momento; acciocchè la verità dell’evangelo dimorasse ferma fra voi.5 non cedemmo nemmeno per un momento alle esigenze di loro, affinchè la verità del Vangelo rimanesse in mezzo a voi.
6 Ma non ricevei nulla da coloro che son reputati essere qualche cosa; quali già sieno stati niente m’importa; Iddio non ha riguardo alla qualità d’alcun uomo; perciocchè quelli che sono in maggiore stima non mi sopraggiunsero nulla.6 Quanto poi a quelli di grande autorità (a quello che sono stati non guardo: Dio non ha riguardi personali), essi, quelli di grande autorità non mi aggiunsero altro,
7 Anzi, in contrario, avendo veduto che m’era stato commesso l’evangelo dell’incirconcisione, come a Pietro quel della circoncisione7 anzi, avendo visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello dei circoncisi,
8 perciocchè colui che avea potentemente operato in Pietro per l’apostolato della circoncisione, avea eziandio potentemente operato in me inverso i Gentili,8 (e colui che ha fatto di Pietro l'apostolo dei circoncisi ha fatto di me l'apostolo delle Genti)
9 e Giacomo, e Cefa, e Giovanni, che son reputati esser colonne, avendo conosciuta la grazia che m’era stata data, diedero a me, ed a Barnaba, la mano di società; acciocchè noi andassimo a’ Gentili, ed essi alla circoncisione.9 riconosciuta la grazia a me conceduta, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono riputati le colonne, porsero a me e a Barnaba le destre in segno di associazione, perchè andassimo tra i Gentili, mentre essi restavano tra i circoncisi.
10 Sol ci raccomandarono che ci ricordassimo de’ poveri; e ciò eziandio mi sono studiato di fare10 Soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri, e questo pure mi son dato premura di farlo.
11 Ora, quando Pietro fu venuto in Antiochia, io gli resistei in faccia; poichè egli era da riprendere.11 Essendo poi venuto Cefa ad Antiochia, io gli resistei in faccia, perchè egli era degno di biasimo:
12 Perciocchè, avanti che certi fosser venuti d’appresso a Giacomo, egli mangiava co’ Gentili; ma, quando coloro furon venuti, si sottrasse, e si separò, temendo quei della circoncisione.12 infatti, prima che arrivassero certuni provenienti da Giacomo, egli mangiava coi Gentili; ma venuti quelli, si ritirava e stava separato per timore dei circoncisi.
13 E gli altri Giudei s’infingevano anch’essi con lui; talchè eziandio Barnaba era insieme trasportato per la loro simulazione.13 E con lui anche gli altri Giudei ricorsero alla simulazione in modo che ad essa fu indotto anche Barnaba.
14 Ma, quando io vidi che non camminavano di piè diritto, secondo la verità dell’evangelo, io dissi a Pietro, in presenza di tutti: Se tu, essendo Giudeo, vivi alla gentile, e non alla giudaica, perchè costringi i Gentili a giudaizzare?14 Ma avendo io veduto che non procedevano rettamente riguardo alla verità del Vangelo, in presenza di tutti, dissi a Cefa: Se tu che sei Giudeo, vivi da Gentile e non da Giudeo, come mai costringi i Gentili a giudaizzare?
15 Noi, di nascita Giudei, e non peccatori d’infra i Gentili,15 Noi, Giudei per nascita e non Gentili peccatori,
16 sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo, abbiamo ancora noi creduto in Cristo Gesù, acciocchè fossimo giustificati per la fede di Cristo, e non per le opere della legge; perciocchè niuna carne sarà giustificata per le opere della legge.16 sapendo che l'uomo non è giustificato mediante le opere della legge, ma soltanto per la fede di Gesù Cristo, crediamo anche noi in Cristo Gesù, per esser giustificati dalla fede di Cristo e non dalle opere della legge, perchè nessuno può esser giustificato dalle opere della legge.
17 Or se, cercando d’esser giustificati in Cristo, siam trovati ancor noi peccatori, è pur Cristo ministro del peccato? Così non sia.17 Or se cercando noi d'esser giustificati in Cristo, siam trovati anche noi peccatori, sarebbe forse Cristo ministro del peccato? Non può essere.
18 Perciocchè, se io edifico di nuovo le cose che ho distrutte, io costituisco me stesso trasgressore.18 E se io riedifico ciò che ho distrutto, mi costituirei da me stesso prevaricatore.
19 Poichè per una legge io son morto ad un’altra legge, acciocchè io viva a Dio.19 Io invece è per la legge che son morto alla legge, per vivere a Dio: io sono stato confitto in croce con Cristo;
20 Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me; e ciò che ora vivo nella carne, vivo nella fede del Figliuol di Dio, che mi ha amato, e ha dato sè stesso per me.20 non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me, e questa vita che vivo nella carne, la vivo nella fede del Figliolo di Dio, il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.
21 Io non annullo la grazia di Dio; perciocchè, se la giustizia è per la legge, Cristo dunque è morto in vano21 Non voglio disprezzare la grazia di Dio; ma se la giustizia si ottiene per mezzo della legge, Cristo è dunque morto invano.