Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 22


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Uomini fratelli, e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa.1 Fratelli e padri miei, ascoltate la difesa che ora faccio davanti a voi.
2 Ora, quando ebbero udito ch’egli parlava loro in lingua ebrea, tanto più fecero silenzio. Poi disse:2 E quelli, sentendo che parlava loro in ebraico, tanto più fecero silenzio.
3 Io certo son uomo Giudeo, nato in Tarso di Cilicia, ed allevato in questa città a’ piedi di Gamaliele, ammaestrato secondo l’isquisita maniera della legge de’ padri, zelatore di Dio, come voi tutti siete oggi.3 Ed egli disse: Io sono Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città appiè di Gamaliele, secondo la verità della legge paterna, e zelatore della legge come oggi voi siete tutti:
4 Ed ho perseguitata questa professione sino alla morte, mettendo ne’ legami, ed in prigione uomini e donne.4 io ho perseguitato a morte questa dottrina, legando e mettendo in prigione uomini e donne,
5 Come mi son testimoni il sommo sacerdote, e tutto il concistoro degli anziani; da cui eziandio avendo ricevute lettere a’ fratelli, io andava in Damasco, per menar prigioni in Gerusalemme quegli ancora ch’erano quivi, acciocchè fosser puniti.5 come ne è testimone il sommo sacerdote e tutti gli anziani, dai quali, ricevute lettere per i fratelli, me ne andavo a Damasco per condurli di là a Gerusalemme legati, affinchè fossero puniti.
6 Or avvenne che, mentre io era in cammino, e mi avvicinava a Damasco, in sul mezzodì, di subito una gran luce mi folgorò d’intorno dal cielo.6 Avvenne che mentre facevo il viaggio e mi avvicinavo a Damasco, di mezzogiorno, repentinamente mi folgoreggiò d'intorno grande luce dal cielo,
7 Ed io caddi in terra, ed udii una voce che mi disse: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?7 e, stramazzato a terra, udii una voce dirmi: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?
8 Ed io risposi: Chi sei, Signore? Ed egli mi disse: Io son Gesù il Nazareo, il qual tu perseguiti.8 Ed io risposi: Chi sei tu, Signore? E mi disse: Io sono Gesù Nazareno che tu perseguiti.
9 Or coloro che eran meco videro ben la luce, e furono spaventati; ma non udiron la voce di colui che parlava meco.9 E quanti eran con me videro la luce, ma non sentirono la voce di chi mi parlava.
10 Ed io dissi: Signore, che debbo io fare? E il Signor mi disse: Levati, e va’ in Damasco; e quivi ti sarà parlato di tutte le cose che ti sono ordinate di fare.10 Allora dissi: Che devo fare, Signore? E il Signore mi disse: Levati su, va in Damasco ove ti sarà detto quanto tu devi fare.
11 Ora, perciocchè io non vedeva nulla, per la gloria di quella luce, fui menato per la mano da coloro ch’erano meco; e così entrai in Damasco.11 Siccome io non vedevo niente, per il bagliore di quella luce, giunsi in Damasco guidato a mano dai compagni.
12 Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano in Damasco rendevano buona testimonianza, venne a me,12 E un certo Anania, uomo secondo la legge, di cui rendevano buona testimonianza tutti i Giudei, che ivi dimoravano,
13 ed essendo appresso a me, disse: Fratello Saulo, ricovera la vista. E in quello stante io ricoverai la vista, e lo riguardai.13 venne a me e standomi davanti disse: Fratel Saulo, guarda; ed io nello stesso istante lo rimirai.
14 Ed egli mi disse: L’Iddio de’ nostri padri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, ed a vedere il Giusto, e ad udire una voce dalla sua bocca.14 Ed egli disse: Il Dio dei padri nostri ti ha preordinato a conoscere la sua volontà e vedere il Giusto, a udire la voce della sua bocca:
15 Perciocchè tu gli devi essere presso tutti gli uomini testimonio delle cose che tu hai vedute, ed udite.15 chè gli sarai testimonio presso tutti gli uomini di quelle cose che hai vedute e udite.
16 Ed ora, che indugi? levati, e sii battezzato, e lavato de’ tuoi peccati, invocando il nome del Signore.16 Ed ora che aspetti? Alzati sii battezzato e lava i tuoi peccati invocando il nome di lui.
17 Or avvenne che, dopo che io fui ritornato in Gerusalemme, orando nel tempio, mi venne un ratto di mente.17 E di ritor­no a Gerusalemme mi avvenne che, mentre pregavo nel tempio, lui rapito in estasi,
18 E vidi esso Signore che mi diceva: Affrettati, ed esci prestamente di Gerusalemme; perciocchè essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me.18 e vidi lui che diceva a me: Affrettati, ed esci in fretta da Gerusalemme, perchè questi non riceveranno la tua testimonianza riguardo a me.
19 Ed io dissi: Signore, eglino stessi sanno che io incarcerava, e batteva per le raunanze coloro che credono in te.19 Ed io dissi: Signore, essi sanno che ero io a metterli in prigione e a flagellare nelle sinagoghe quelli che credevano in te,
20 E quando si spandeva il sangue di Stefano, tuo martire, io ancora era presente, e acconsentiva alla sua morte, e guardava i vestimenti di coloro che l’uccidevano.20 mentre si spargeva il sangue di Stefano tuo testimone, io ero ad approvarli ed a custodire lo vesti di coloro che l'uccidevano.
21 Ed egli mi disse: Vattene, perciocchè io ti manderò lungi a’ Gentili21 Allora mi disse: Va', ch'io t'invierò lontano verso le nazioni.
22 Or essi l’ascoltarono fino a questa parola; ma poi alzarono la lor voce, dicendo: Togli via di terra un tal uomo; perciocchè ei non conviene ch’egli viva.22 E fino a questa parola lo ascoltarono ma a questo punto alzarono la voce gridando: Togli dal mondo costui che non è giusto che viva.
23 E, come essi gridavano, e gettavano i lor vestimenti, e mandavano la polvere in aria,23 Or siccome quelli urlavano e gitlavano via le vesti e lanciavano polvere in aria,
24 il capitano comandò che Paolo fosse menato dentro alla rocca, ordinando che si facesse inquisizion di lui per flagelli, per sapere per qual cagione gridavano così contro a lui.24 il tribuno ordinò che egli fosse menato in fortezza, e fosse flagellato e interrogato affin di scoprire per qual motivo gridassero così contro di lui.
25 Ma, come l’ebbero disteso con le coregge, Paolo disse al centurione ch’era quivi presente: Evvi egli lecito di flagellare un uomo Romano, e non condannato?25 Or, legato che l'ebbero con cinghie, Paolo disse al centurione che gli stava davanti: T'è permesso di flagellare un cittadino romano non ancora condannato?
26 E il centurione, udito ciò, venne, e lo rapportò al capitano, dicendo: Guarda ciò che tu farai, perciocchè quest’uomo è Romano.26 Ciò udito il centurione andò dal tribuno ad avvertirlo, dicendo: Che stai per fare? Quell'uomo è cittadino romano.
27 E il capitano venne a Paolo, e gli disse: Dimmi, sei tu Romano?27 Ed i tribuno, recatosi da lui, gli disse: Dimmi, sei romano? Ed egli rispose: Si, veramente.
28 Ed egli disse: Sì, certo. E il capitano rispose: Io ho acquistata questa cittadinanza per gran somma di danari. E Paolo disse: Ma io l’ho anche di nascita.28 Ed il tribuno: Io a caro prezzo ho ottenuta questa cittadinanza. E Paolo replicò: Io invece vi ci sono nato.
29 Laonde coloro che doveano far l’inquisizion di lui si ritrassero subito da lui; e il capitano stesso ebbe paura, avendo saputo ch’egli era Romano; perciocchè egli l’avea legato.29 E subito adunque si ritirarono da lui quelli che stavano per batterlo. Lo stesso tribuno dopo aver saputo che era cittadino romano, ebbe paura anche perchè l'aveva legato.
30 E IL giorno seguente, volendo saper la certezza di ciò onde egli era accusato da’ Giudei, lo sciolse da’ legami, e comandò a’ principali sacerdoti, ed a tutto il lor concistoro, di venire. E, menato Paolo a basso, lo presentò davanti a loro30 E il giorno dopo volendo assicurarsi del motivo per cui fosse accusato dai Giudei, lo sciolse e volle che si radunassero i sacerdoti con tutto il Sinedrio, e, tratto fuori Paolo, lo pose in mezzo a loro.