Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 5


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 OR avvenne che, essendogli la moltitudine addosso, per udir la parola di Dio, e stando egli in piè presso del lago di Gennesaret;1 - Mentre intorno a lui la gente s'affollava per udire la parola di Dio, egli stava presso il lago di Genezaret;
2 vide due navicelle ch’erano presso della riva del lago, delle quali erano smontati i pescatori, e lavavano le lor reti.2 E vide ferme alla riva del lago due barche, dalle quali erano scesi i pescatori per lavare le reti.
3 Ed essendo montato in una di quelle, la quale era di Simone, lo pregò che si allargasse un poco lungi da terra. E postosi a sedere, ammaestrava le turbe d’in su la navicella.3 Egli salì su una di quelle barche, su quella di Simone, e lo pregò di scostarsi un po' da terra. E, seduto sulla barca, ammaestrava la folla.
4 E come fu restato di parlare, disse a Simone: Allargati in acqua, e calate le vostre reti per pescare.4 Quando cessò di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per la pesca!».
5 E Simone, rispondendo, gli disse: Maestro, noi ci siamo affaticati tutta la notte, e non abbiam preso nulla; ma pure, alla tua parola, io calerò la rete.5 Simone gli disse: «Maestro, noi abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però sulla tua parola calerò la rete».
6 E fatto questo, rinchiusero gran moltitudine di pesci; e la lor rete si rompeva.6 Ciò fatto, presero tanta quantità di pesce che si rompeva loro la rete.
7 Ed accennarono a’ lor compagni, ch’erano nell’altra navicella, che venissero per aiutarli. Ed essi vennero, ed empierono amendue le navicelle, talchè affondavano.7 Allora fecero segno ai compagni dell'altra barca che venissero ad aiutarli. E vennero e riempirono tutt'e due le barche in modo che quasi affondavano.
8 E Simon Pietro, veduto questo, si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me; perciocchè io son uomo peccatore.8 Ciò visto, Simon Pietro, si gettò ai ginocchi di Gesù e gli disse: «Allontanati da me, perchè son uomo peccatore».
9 Poichè spavento aveva occupato lui, e tutti coloro che eran con lui, per la presa de’ pesci che aveano fatta.9 Infatti un senso di spavento aveva colpito lui e tutti quelli che eran con lui, per la pesca dei pesci che avevano fatto;
10 Simigliantemente ancora Giacomo, e Giovanni, figliuol di Zebedeo, ch’eran compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere; da ora innanzi tu sarai prenditore d’uomini vivi.10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: «Non temere, d'ora innanzi tu sarai pescatore di uomini».
11 Ed essi, condotte le navicelle a terra, lasciarono ogni cosa, e lo seguitarono11 Ed essi, tirate a riva le barche e abbandonata ogni cosa, lo seguirono.
12 OR avvenne che mentre egli era in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù, e gettatosi sopra la faccia in terra, lo pregò, dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi.12 Mente si trovava in una di quelle città, ecco un uomo coperto di lebbra, il quale, visto Gesù, si gettò bocconi per terra e lo pregò dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi».
13 Ed egli, distesa la mano, lo toccò, dicendo: Sì, io lo voglio, sii netto. E subito la lebbra si partì da lui.13 Ed egli stesa la mano, lo toccò, dicendo: «Lo voglio: sii mondato». E subito la lebbra sparì da lui.
14 Ed egli gli comandò di non dirlo ad alcuno; anzi va’, diss’egli, mostrati al sacerdote, ed offerisci, per la tua purificazione, secondo che Mosè ha ordinato in testimonianza a loro.14 Ed egli comandò di non dirlo a nessuno: «Ma va'», gli disse: «Presentati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto e questo serva loro per testimonianza».
15 E la fama di lui si spandeva vie più; e molte turbe si raunavano per udirlo, e per esser da lui guarite delle loro infermità.15 Ma la fama di lui si diffondeva più che mai, ed accorrevano molte persone per sentirlo e per essere guarite dai loro mali.
16 Ma egli si sottraeva ne’ deserti, ed orava16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.
17 ED avvenne un di que’ giorni, ch’egli insegnava; e quivi sedevano de’ Farisei, e de’ dottori della legge, i quali eran venuti di tutte le castella della Galilea, e della Giudea, e di Gerusalemme; e la virtù del Signore era quivi presente, per sanarli.17 Un giorno Gesù stava insegnando, mentre attorno a lui eran seduti i Farisei, i dottori della legge, venuti da ogni paese di Galilea e di Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era quivi presente per compiere delle guarigioni.
18 Ed ecco certi uomini, che portavano sopra un letto un uomo paralitico, e cercavano di portarlo dentro, e di metterlo davanti a lui.18 Ed ecco degli uomini, che portavano sopra un letticciuolo un paralitico e cercavano d'introdurlo per metterglielo dinanzi.
19 E non trovando onde lo potessero metter dentro, per la moltitudine, salirono sopra il tetto della casa, e lo calaron pe’ tegoli, insieme col letticello, ivi in mezzo, davanti a Gesù.19 Ma non potendo, a motivo della folla, trovar modo di introdurvelo, salirono sul tetto, e, fatta un'apertura tra le tegole, lo calarono giù in mezzo col letticciuolo, dinanzi a Gesù.
20 Ed egli, veduta la lor fede, disse a colui: Uomo, i tuoi peccati ti son rimessi.20 Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti son rimessi i tuoi peccati».
21 E gli Scribi e i Farisei presero a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? chi può rimettere i peccati, se non Iddio solo?21 Allora gli Scribi e i Farisei cominciarono a pensare e dire: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
22 Ma Gesù, riconosciuti i lor ragionamenti, fece lor motto, e disse: Che ragionate voi ne’ vostri cuori?22 Gesù, conosciuti i loro pensieri, rispose così: «Cosa andate pensando nelle vostre menti?
23 Quale è più agevole, dire: I tuoi peccati ti son rimessi, ovver dire: Levati, e cammina?23 Che cosa è più facile il dire: - Ti son rimessi i tuoi peccati, - oppure il dire: - Lèvati su e cammina - ?
24 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell’uomo ha autorità in terra di rimettere i peccati: Io ti dico disse egli al paralitico: Levati, e togli il tuo letticello, e vattene a casa tua.24 Ora, affinchè voi sappiate che il Figliuol dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati», disse al paralitico: «Dico a te, lèvati su, prendi il tuo letticciuolo e va' a casa tua».
25 Ed egli, in quello stante, levatosi nel lor cospetto, e tolto in su le spalle ciò sopra di che giaceva, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio.25 E alzatosi sull'atto, in lor presenza, prese il lettuccio dove giaceva e andò a casa sua, glorificando Iddio.
26 E stupore occupò tutti, e glorificavano Iddio, ed eran pieni di paura, dicendo: Oggi noi abbiam vedute cose strane26 E tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e sbigottiti dicevano: «Oggi abbiamo veduto cose meravigliose».
27 E DOPO queste cose, egli uscì, e vide un pubblicano, detto per nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguitami.27 Dopo queste cose, Gesù uscì e veduto un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco, gli disse: «Seguimi».
28 Ed egli, lasciato ogni cosa, si levò, e lo seguitò.28 E colui, abbandonata ogni cosa, si alzò e lo seguì.
29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e la moltitudine di pubblicani, e di altri, ch’eran con loro a tavola, era grande.29 Levi gli fece un gran banchetto in casa sua, e c'era una gran folla di pubblicani e di altri che erano a tavola insieme.
30 E gli Scribi e i Farisei di quel luogo mormoravano contro a’ discepoli di Gesù, dicendo: Perchè mangiate, e bevete co’ pubblicani, e co’ peccatori?30 E i Farisei e i loro Scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di lui: «Come mai mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori?».
31 E Gesù, rispondendo, disse loro: I sani non han bisogno di medico, ma i malati.31 Gesù rispose loro: «Non hanno bisogno del medico i sani, ma i malati.
32 Io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a ravvedimento.32 Io non son venuto a chiamare a penitenza i giusti, ma i peccatori».
33 ED essi gli dissero: Perchè i discepoli di Giovanni, e simigliantemente que’ de’ Farisei, digiunano eglino, e fanno spesso orazioni, ed i tuoi mangiano, e bevono?33 Quelli poi gli domandarono: «Per qual motivo i discepoli di Giovanni e quelli dei Farisei digiunano spesso e fan delle preghiere mentre i tuoi mangiano e bevono?».
34 Ed egli disse loro: Potete voi far digiunare quei della camera delle nozze, mentre lo sposo è con loro?34 Gesù rispose loro: «Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con essi?
35 Ma i giorni verranno, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que’ giorni digiuneranno.35 Ma verrà giorno in cui lo sposo sarà tolto ad essi e allora, in quei giorni, digiuneranno».
36 Disse loro, oltre a ciò, una similitudine: Niuno straccia un pezzo da un vestimento nuovo per metterlo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, egli straccia quel nuovo, e la pezza tolta dal nuovo non si confà al vecchio.36 Poi portò loro un paragone: «Nessuno attacca a un vestito vecchio un pezzo di panno nuovo; altrimenti si strappa il nuovo e la giunta del nuovo non combina col vecchio.
37 Parimente, niuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, ed esso si spande, e gli otri si perdono.37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il nuovo rompe gli otri, si versa e gli otri vanno in malora.
38 Ma convien mettere il vin nuovo in otri nuovi, ed amendue si conserveranno.38 Ma il vino nuovo si deve mettere in otri nuovi, così si conserveranno l'uno e gli altri.
39 Niuno ancora, avendo bevuto del vin vecchio, vuol subito del nuovo; perciocchè egli dice: Il vecchio val meglio39 E nessuno che beve vino vecchio, ne desidera del nuovo, perchè dice: - Il vecchio è migliore -».