Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 10


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 POI, chiamati a sè i suoi dodici discepoli, diede lor podestà sopra gli spiriti immondi, da cacciarli fuori, e da sanare qualunque malattia, e qualunque infermità.1 E a sè chiamati li suoi duodeci discepoli, a loro dette potestà de' spiriti immondi, che loro li scacciassero, e sanassero ogni dolore e ogni infirmità.
2 Ora i nomi de’ dodici apostoli son questi: Il primo è Simone, detto Pietro, ed Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello;2 E li nomi de' duodeci discepoli sono questi: il primo egli è Simone, ch' è detto Pietro, e Andrea suo fratello;
3 Filippo, e Bartolomeo; Toma, e Matteo, il pubblicano; Giacomo di Alfeo, e Lebbeo, chiamato per soprannome Taddeo;3 Filippo e Bartolomeo; Iacobo di Zebedeo e Ioanne suo fratello; Tomaso e Matteo pubblicano; e Iacobo di Alfeo, e Taddeo;
4 Simone Cananita, e Giuda Iscariot, quel che poi ancora lo tradì4 Simon Cananeo, e Iuda Iscariote, il qual traditte lui.
5 Questi dodici mandò Gesù, dando loro questi ordini: Non andate a’ Gentili, e non entrate in alcuna città de’ Samaritani;5 Questi duodeci mandò Iesù, comandandoli, dicendo non anderete dietro alla via delle genti, e non entrerete nelle cittadi de' Samaritani.
6 ma andate più tosto alle pecore perdute della casa d’Israele.6 Ma più presto andate alle pecore d' Israel, le quali sono perite.
7 E andate, e predicate, dicendo: Il regno de’ cieli è vicino.7 E andando predicate, dicendo: imperò che s'è appressato il regno de' cieli.
8 Sanate gl’infermi, nettate i lebbrosi, risuscitate i morti, cacciate i demoni; in dono l’avete ricevuto, in dono datelo.8 Sanate li infermi, suscitate li morti, mondate li leprosi, scacciate li demonii; avete ricevuto senza prezzo, e voi donate senza prezzo.
9 Non fate provvisione nè di oro, nè di argento, nè di moneta nelle vostre cinture;9 Non vogliate possedere auro, [nè argento], nè pecunia nelle vostre vestimenta.
10 nè di tasca per lo viaggio, nè di due toniche, nè di scarpe, nè di bastone; perciocchè l’operaio è degno del suo nutrimento.10 Non scarsella nella via, nè etiam averete due vestimenta, nè calzamenti, nè bacchette; imperò che il mercenario egli è degno di avere il suo cibo.
11 Or in qualunque città, o castello voi sarete entrati, ricercate chi in quello è degno, e quivi dimorate finchè partiate.11 E quando entrerete in qualunque città ovver castello, domandate cui in quella è degno di voi; e quivi dimorate, insino che usciate.
12 E quando entrerete nella casa, salutatela, dicendo: Pace sia a questa casa.12 Ed entranti nella casa, salutatela dicendo: sia la pace in questa casa.
13 E se quella è degna, venga la pace vostra sopra di essa; ma, se non è degna, la vostra pace ritorni a voi.13 E certo se la casa sarà degna, sopra lei verrà la pace vostra; ma se non sarà degna', a voi ritornerà la pace vostra.
14 E se alcuno non vi riceve, e non ascolta le vostre parole, uscendo di quella casa, o di quella città, scotete la polvere de’ vostri piedi.14 E ogni uomo che non vi riceverà, e non udirà li vostri parlari, uscirete fuori della casa, ovver della città, e conquassarete la polvere dalli vostri piedi.
15 Io vi dico in verità che quei del paese di Sodoma e di Gomorra saranno più tollerabilmente trattati nel giorno del giudizio, che quella città15 In verità io vi dico, che nel giorno del giudicio sarà da esser più tollerabile il vizio di Sodoma e Gomorra, che di quella città.
16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo de’ lupi; siate dunque prudenti come serpenti, e semplici come colombe.16 Ed ecco che io vi mando, sì come (si mandano le) pecore in mezzo di lupi; siate (savii e) prudenti come serpenti, e semplici come colombe.
17 Or guardatevi dagli uomini; perciocchè essi vi metteranno in man de’ concistori, ed essi vi sferzeranno nelle lor sinagoghe.17 Ma guardatevi dagli uomini; imperò che egli vi metteranno ne' loro consilii e nelle loro sinagoghe, e flagelleraunovi.
18 Ed anche sarete menati davanti a’ rettori, e davanti ai re, per cagion mia, in testimonianza a loro, ed ai Gentili.18 E metterannovi dinanzi alli re e principi (e dottori e rettori) per cagione mia, in testimonianza a loro e alle genti.
19 Ma, quando essi vi metteranno nelle lor mani, non siate in sollecitudine come o che parlerete; perciocchè, in quella stessa ora, vi sarà dato ciò che avrete a parlare.19 E pigliandovi, non vogliate pensare come e che parliate; imperò che in quella ora vi sarà detto (lo spirito che vi insegnerà) quello che debbiate rispondere.
20 Poichè non siete voi quelli che parlate, ma lo Spirito del Padre vostro è quel che parla in voi.20 Imperò che non siete voi quelli che parlate; ma è il Spirito del Padre vostro, che parlerà in voi.
21 Ora il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro a’ lor padri e madri, e li faran morire.21 E l' uno fratello darà in morte l' altro, e il padre il figliuolo; e leverannosi li figliuoli contra alli padri e alle madri loro, e nella morte affligerangli.
22 E sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto fino alla fine, sarà salvato.22 E sarete in odio a tutti (gli uomini) per lo nome mio: ma colui che persevererà insino alla fine, sarà salvo.
23 Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; perciocchè io vi dico in verità, che non avrete finito di circuire le città d’Israele, che il Figliuol dell’uomo non sia venuto.23 Ma quando vi perseguiteranno in questa città, fuggite nell' altra. In verità vi dico: non consumerete le città d' Israel, insino che venga il figliuolo dell' uomo.
24 Il discepolo non è da più del maestro, nè il servitore da più del suo signore.24 Non è discepolo sopra il maestro, nè servo sopra il messere suo.
25 Basta al discepolo di essere come il suo maestro, e al servitore di essere come il suo signore; se hanno chiamato il padron della casa Beelzebub, quanto più chiameranno così i suoi famigliari?25 Basta al discepolo, ch' egli sia come è il maestro, e il servo essere come il suo messere. Se loro hanno chiamato il padre della famiglia Belzebù, quanto maggiormente chiameranno li suoi domestici (famigliari)?
26 Non li temiate adunque; poichè niente è nascosto, che non abbia ad essere scoperto; nè occulto, che non abbia a venire a notizia.26 Adunque non li temerete; perchè nulla cosa è così occulta, che non si riveli; nè sì nascosa, che non si sappia.
27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e ciò che udite detto all’orecchio predicatelo sopra i tetti.27 Quello che io dico a voi nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che con l'orecchie udite, narratelo sopra li tetti.
28 E non temiate di coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l’anima; ma temete più tosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna.28 E non vogliate temere coloro che uccidono li corpi, imperò che l' anima non possono uccidere; ma temete colui che puote l'anima e il corpo in perdizione mettere nel fuoco eterno.
29 Due passeri non si vendon eglino solo un quattrino? pur nondimeno l’un d’essi non può cadere in terra, senza il volere del Padre vostro.29 Or non si danno due passere al denaro; e niuna di coloro cade sopra la terra senza volontà del padre vostro ( ch' è in cielo)?
30 Ma, quant’è a voi, eziandio i capelli del vostro capo son tutti annoverati.30 E tutti li vostri capelli sono annumerati.
31 Non temiate adunque; voi siete da più di molti passeri.31 Imperò non vogliate temere; imperò che voi siete meglio che le passere.
32 Ogni uomo adunque che mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, io altresì lo riconoscerò davanti al Padre mio, che è ne’ cieli.32 E ogni uomo che mi confessarà dinanzi agli uomini, io confessarò lui dinanzi al Padre mio il quale è in cielo.
33 Ma chiunque mi avrà rinnegato davanti agli uomini, io altresì lo rinnegherò davanti al Padre mio che è ne’ cieli.33 Ma chi mi negarà in presenza delli uomini, io il negarò dinanzi al Padre mio il quale è in cielo.
34 Non pensate ch’io sia venuto a metter pace in terra; io non son venuto a mettervi la pace, anzi la spada.34 Non vogliate pensare ch' io sia venuto a mettere pace in terra; io non venni a mettere pace, ma coltello.
35 Perciocchè io son venuto a mettere in discordia il figliuolo contro al padre, e la figliuola contro alla madre, e la nuora contro alla suocera.35 Anzi venni a dividere il figliuolo dal padre, e la figliuola dalla madre, e la nora dalla suocera.
36 E i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari stessi.36 Imperò che li inimici dell' uomo sono li domestici suoi.
37 Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; e chi ama figliuolo o figliuola più di me non è degno di me.37 Colui che ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; e chi ama il figliuolo ovver la figliuola più che me, non è degno di me.
38 E chi non prende la sua croce, e non viene dietro a me, non è degno di me.38 E chi non piglia la croce e sèguita me, non è degno di me.
39 Chi avrà trovata la vita sua la perderà; e chi avrà perduta la vita sua per cagion mia, la troverà.39 Chi ama l'anima sua, perderà quella; e chi perderà l'anima sua per me, la troverà.
40 Chi vi riceve, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.40 Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
41 Chi riceve un profeta, in nome di profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto, in nome di giusto, riceverà premio di giusto.41 Chi riceve il profeta nel nome del profeta, riceve la mercede del profeta; e chi riceve il giusto nel nome del giusto, riceve la mercede del giusto.
42 E chiunque avrà dato da bere solo un bicchier d’acqua fredda, ad uno di questi piccoli, in nome di discepolo, io vi dico in verità, ch’egli non perderà punto il suo premio42 E qualunque darà bevere a uno di questi miei minimi uno calice d'acqua fredda per il nome del discepolo, in verità vi dico: non perderà la · mercede sua.