Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Abacuc 2


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DIODATIVULGATA
1 IO me ne stava nella mia vedetta, e mi teneva in piè nella fortezza, e considerava, per veder ciò che il Signore mi direbbe, e ciò che io potrei rispondere a quello che mi sarebbe opposto.1 Super custodiam meam stabo,
et figam gradum super munitionem :
et contemplabor ut videam quid dicatur mihi,
et quid respondeam ad arguentem me.

2 E il Signore mi rispose, e disse: Scrivi la visione, e distendila chiaramente sopra delle tavole; acciocchè si possa leggere speditamente.2 Et respondit mihi Dominus, et dixit : Scribe visum, et explana eum super tabulas,
ut percurrat qui legerit eum.
3 Perciocchè vi è ancora visione fino ad un certo tempo, e il Signore parlerà ancora delle cose che avverranno alla fine, e non mentirà; se tarda, aspettalo, perciocchè egli per certo verrà, e non indugerà.3 Quia adhuc visus procul ;
et apparebit in finem, et non mentietur :
si moram fecerit, exspecta illum,
quia veniens veniet, et non tardabit.
4 Ecco, l’anima di colui che si sottrae non è diritta in lui; ma il giusto viverà per la sua fede4 Ecce qui incredulus est, non erit recta anima ejus in semetipso ;
justus autem in fide sua vivet.
5 E inoltre, il vino è perfido; e l’uomo superbo non sussisterà; perciocchè egli ha allargata l’anima sua, a guisa del sepolcro; ed e stato come la morte, e non si è saziato, ed ha accolte a sè tutte le genti, ed ha radunati a sè tutti i popoli.5 Et quomodo vinum potantem decipit,
sic erit vir superbus, et non decorabitur :
qui dilatavit quasi infernus animam suam,
et ipse quasi mors, et non adimpletur :
et congregabit ad se omnes gentes,
et coacervabit ad se omnes populos.
6 Tutti questi popoli non prenderanno essi a proverbiarlo, ed a motteggiarlo, e a dire: Guai a chi accumula ciò che non è suo? infino a quando si ammasserà egli addosso dello spesso fango?6 Numquid non omnes isti super eum parabolam sument,
et loquelam ænigmatum ejus, et dicetur :
Væ ei qui multiplicat non sua ?
usquequo et aggravat contra se densum lutum ?
7 Non si leveranno eglino di subito di quelli che ti morderanno? e non si desteranno eglino di quelli che ti scrolleranno, ed a cui tu sarai in preda?7 Numquid non repente consurgent qui mordeant te,
et suscitabuntur lacerantes te,
et eris in rapinam eis ?
8 Perciocchè tu hai spogliate molte genti, tutto il rimanente de’ popoli ti spoglierà; per gli omicidii degli uomini, e per la violenza fatto alla terra, alle città, ed a tutti i loro abitanti.8 Quia tu spoliasti gentes multas,
spoliabunt te omnes qui reliqui fuerint de populis,
propter sanguinem hominis,
et iniquitatem terræ, civitatis, et omnium habitantium in ea.
9 Guai a colui che è acceso di malvagia cupidigia per la sua casa, per mettere il suo nido in luogo alto, per iscampar dal male!9 Væ qui congregat avaritiam malam domui suæ,
ut sit in excelso nidus ejus,
et liberari se putat de manu mali !
10 Tu hai preso un consiglio che sarà di confusione alla tua casa: di tagliare a pezzi molti popoli; ed hai peccato contro all’anima tua.10 Cogitasti confusionem domui tuæ ;
concidisti populos multos,
et peccavit anima tua.
11 Perciocchè la pietra griderà dalla parete, e il mattone testimonierà di ciò d’infra il legname.11 Quia lapis de pariete clamabit,
et lignum, quod inter juncturas ædificiorum est, respondebit.
12 Guai a colui che edifica la città con sangue, e che la fonda con iniquità!12 Væ qui ædificat civitatem in sanguinibus,
et præparat urbem in iniquitate !
13 Ecco, questo non procede egli dal Signor degli eserciti, che i popoli si sieno faticati per lo fuoco, e le nazioni si sieno stancate intorno ad un lavoro che dovea esser ridotto al niente?13 Numquid non hæc sunt a Domino exercituum ?
laborabunt enim populi in multo igne,
et gentes in vacuum, et deficient.
14 Conciossiachè la terra abbia da esser ripiena della gloria del Signore, siccome le acque coprono il fondo del mare; acciocchè quella sia riconosciuta14 Quia replebitur terra, ut cognoscant gloriam Domini,
quasi aquæ operientes mare.
15 Guai a colui che dà bere a’ suoi compagni! guai a te, che versi loro il tuo veleno e li innebbrii, per riguardare le lor vergogne!15 Væ qui potum dat amico suo mittens fel suum,
et inebrians ut aspiciat nuditatem ejus !
16 Tu sarai saziato di vituperio, e spogliato di gloria; bevi ancora tu, e scopri le tue vergogne; la coppa della destra del Signore si rivolgerà a te, e vi sarà vomito vituperoso sopra il seggio della tua gloria.16 Repletus es ignominia pro gloria ;
bibe tu quoque, et consopire.
Circumdabit te calix dexteræ Domini,
et vomitus ignominiæ super gloriam tuam.
17 Perciocchè la violenza usata contro al Libano ti coprirà, e il guasto fatto dalle bestie ti spaventerà; per cagione del sangue degli uomini, e della violenza usata contro alla terra, alle città, ed a tutti i loro abitanti.17 Quia iniquitas Libani operiet te,
et vastitas animalium deterrebit eos
de sanguinibus hominum,
et iniquitate terræ, et civitatis, et omnium habitantium in ea.
18 Che giova la scultura, perchè il suo formatore la scolpisca? che giova la statua di getto, e il dottor di menzogna, perchè l’artefice si confidi nel suo lavoro, facendo degl’idoli mutoli?18 Quid prodest sculptile, quia sculpsit illud fictor suus,
conflatile, et imaginem falsam ?
quia speravit in figmento fictor ejus, ut faceret simulacra muta.
19 Guai a colui che dice al legno: Risvegliati! ed alla pietra mutola: Destati! potrebbe quella insegnar cosa alcuna? Ecco, ella è coperta d’oro, e d’argento; e non vi è dentro di lei spirito alcuno.19 Væ qui dicit ligno : Expergiscere ;
Surge, lapidi tacenti !
Numquid ipse docere poterit ?
ecce iste coopertus est auro et argento,
et omnis spiritus non est in visceribus ejus.
20 Ma il Signore è nel Tempio della sua santità; fa’ silenzio per la sua presenza, o terra tutta20 Dominus autem in templo sancto suo :
sileat a facie ejus omnis terra !