Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Geremia 33


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 E la parola del Signore fu indirizzata la seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora rinchiuso nel cortile della prigione, dicendo:1 E disse Iddio a Ieremia la seconda volta, conciosia cosa che ancora fosse rinchiuso nel cammino della carcere; e disse così:
2 Così ha detto il Signore, che fa questa cosa; il Signore, che la forma, per istabilirla; il cui Nome è: Il Signore:2 Questo dice Iddio, il quale deve fare e formare quello, e che apparecchierà: lo suo nome si dice Signore:
3 Grida a me, ed io ti risponderò, e ti dichiarerò cose grandi, e riserbate, che tu non sai.3 Grida a me, e io esaudirò te; e annuncierotti grandi cose e ferme, le quali tu non sai.
4 Perciocchè, così ha detto il Signore Iddio d’Israele, delle case di questa città, e delle case del re di Giuda, che sono state diroccate per li terrapieni, e per le macchine;4 Però [che] questo dice Iddio Signore d' Israel alle case di questa città, e alle case dello re di Giuda, le quali sono distrutte, e alle armadure e allo coltello
5 le quali sono state impiegate per combattere co’ Caldei, e per empierle di corpi morti d’uomini; perciocchè io li ho percossi nella mia ira, e nel mio cruccio; e perchè io ho nascosta la mia faccia da questa città, per tutta la lor malvagità:5 di quelli che vegnono per ischermire colli Caldei, ed empierle de' corpi morti di uomini i quali io ho percosso nel mio furore e nella mia indignazione io nasconderò la mia faccia da questa città per tutta la loro malizia.
6 Ecco, io ristorerò, e rifarò questa città e riparerò queste case, e farò loro apparire abbondanza di pace, e di stabilità.6 Io metterò loro la margine e la sanità, e curerogli; e rivelerò loro priego di pace e di verità.
7 E ritrarrò di cattività Giuda ed Israele, e li riedificherò come erano prima;7 E convertirò la conversione di Giuda, e la conversione di Ierusalem; ed edificherolli sì come da principio.
8 e li purgherò di tutta la loro iniquità, per la quale hanno peccato contro a me; e perdonerò loro tutte le loro iniquità, per le quali hanno peccato contro a me; e per le quali hanno misfatto contro a me.8 E monderolli da ogni loro iniquitade, nella quale peccarono a me; e sarò umile in tutte le loro malvagitadi, nelle quali egli lasciorono me e disprezzorono me.
9 E questa città mi sarà in nome di gioia, in lode, e in gloria appresso tutte le nazioni della terra, che udiranno tutto il bene che io farò loro; e saranno spaventate, e tremeranno per tutto il bene, e per tutta la pace, della quale io la farò godere9 E sarammi a nome e allegrezza, e a laude e in esultamento a tutte le genti della terra, le quali udirono tutti li beni li quali io debbo fare loro; e ricorderannomi, e [si] turberanno in tutti li universi beni, e in ogni pace la quale io farò loro.
10 Così ha detto il Signore: In questo luogo, del quale voi dite: Egli è deserto, e non vi è più nè uomo, nè bestia; nelle città di Giuda, e nelle piazze di Gerusalemme, che sono desolate, senza che vi sia più nè uomo, nè abitante, nè bestia;10 Questo dice Iddio: ancora s' udirà in questo luogo; lo quale voi dite ch' è deserto, però che non sia nè uomo nè bestia nelle città di Giuda e di fuori di Ierusalem, le quali sono desolate sanza uomo e sanza abitazione e sanza pecora;
11 ancora sarà udita voce di gioia, e voce di allegrezza; voce di sposo, e voce di sposa; voce di persone che diranno: Celebrate il Signor degli eserciti; perciocchè il Signore è buono; perciocchè la sua benignità è in eterno; porteranno offerte di lode alla Casa del Signore; perciocchè io trarrò di cattività il paese, e lo rimetterò nello stato ch’era prima, ha detto il Signore.11 boce d'allegrezza e boce di letizia, e boce di sposo e di sposa, e boce dicente: confessatevi allo Iddio delli esèrciti, però che bono è il Signore, e la sua (signoria) misericordia in eterno; boce di portanti l'offerte nella casa di Dio: io inducerò la conversione della terra come dal principio, dice Iddio.
12 Così ha detto il Signor degli eserciti: In questo luogo, che è deserto, e dove non vi sono più nè uomini, nè bestie; e in tutte le sue città, vi saranno ancora mandre di pastori, che vi faranno posar le gregge.12 Questo dice lo Signore delli esèrciti: ancora sarà in questo luogo deserto sanza uomo e sanza bestia, e in tutte sue cittadi, abitacolo di pastori e letti di greggie.
13 Nelle città del monte, e nelle città del piano, e nelle città del Mezzodì, e nel paese di Beniamino, e ne’ luoghi circonvicini di Gerusalemme, e nelle città di Giuda, le pecore passeranno ancora sotto la mano di colui che le conta, da detto il Signore.13 E nelle cittadi de' monti, e in quelle dei campi, [e in quelle] le quali sono ad austro, nella terra di Beniamin, e nel circuito di Ierusalem, e nelle cittadi di Giuda, ancora passeranno le greggie alla mano dello annumerante, dice Iddio.
14 Ecco, i giorni vengono, dice il Signore, che io metterò ad effetto la buona parola, che io ho pronunziata alla casa d’Israele, ed alla casa di Giuda.14 Ecco, verrà li giorni, dice lo Signore; io resusciterò la buona parola, la quale io ho parlato alla casa d'Israel e alla casa di Giuda.
15 In que’ giorni, e in quel tempo, io farò germogliare a Davide il Germoglio di giustizia, il quale farà giudicio e giustizia nella terra.15 In quello tempo farò germinare da David uno rampollo di giustizia, e farà giudicio e giustizia in terra.
16 In que’ giorni Giuda sarà salvato, e Gerusalemme abiterà in sicurtà; e questo è il nome, del quale ella si chiamerà: IL SIGNORE È LA NOSTRA GIUSTIZIA16 In quel tempo si salverà Giuda, e Ierusalem abiterà confidentemente; e questo sarà lo nome, come lo chiameranno, cioè: lo nostro Signore (Iddio) giusto.
17 Perciocchè, così ha detto il Signore: Giammai non verrà meno a Davide, uomo che segga sopra il trono della casa d’Israele;17 Però che questo dice Iddio: non morrà l'uomo della schiatta di David, il quale segga sopra lo trono della casa d' Israel.
18 ed a’ sacerdoti Leviti non verrà giammai meno nel mio cospetto, uomo che offerisca olocausto, e che faccia profumo d’offerta, e che faccia sacrificio tutti i giorni.18 E de' sacerdoti e de' leviti non morrà uomo della mia faccia, il quale offeri olocausto e incenda sacrificio e uccida lo animale per ogni dì. (Li Leviti sono clerici, ma non sono preti, sì come fue santo Lorenzo, il quale fue Levita).
19 La parola del Signore fu ancora indirizzata a Geremia, dicendo:19 E disse Iddio a Ieremia :
20 Così ha detto il Signore: Se voi potete annullare il mio patto intorno al giorno, e il mio patto intorno alla notte, sì che il giorno e la notte non sieno più al tempo loro;20 Questo dice Iddio: se si puote trovare annullato lo mio patto col dì e con la notte, che non sieno nel tempo loro;
21 ei si potrà altresì annullare il mio patto con Davide, mio servitore, sì ch’egli non abbia più figliuolo che regni sopra il suo trono; e co’ sacerdoti Leviti miei ministri.21 e lo mio patto potrà ritornare con David. mio servo, cioè che non sie [figliuolo] di lui, il quale regni nel suo trono, e li Leviti e li sacerdoti miei ministri.
22 Perciocchè, come l’esercito del cielo non si può annoverare, e la rena del mare non si può misurare; così accrescerò la progenie di Davide, mio servitore, e i Leviti che fanno il servigio.22 Sì come non si possono annumerare le stelle del cielo, e mensurare l'arena del mare, così moltiplicherò lo seme di David mio servo, e li Leviti miei ministri.
23 La parola del Signore fu ancora indirizzata a Geremia, dicendo:23 E disse Iddio a Ieremia :
24 Non hai tu posta mente a ciò che questo popolo ha pronunziato, dicendo: Il Signore ha riprovate le due nazioni, ch’egli avea elette? laonde sprezzano il mio popolo, come se non dovesse mai più esser nazione nel lor cospetto.24 Or non vedesti tu che questo populo parlò, dicendo due parentezze, le quali Iddio avea elette, sono gittate (e disprezzate); e hanno dispregiato lo populo mio, però che non è più generazione innanzi a loro?
25 Così ha detto il Signore: Se io non ho stabilito il mio patto intorno al giorno, ed alla notte, e gli statuti del cielo, e della terra;25 Questo dice Iddio: se lo patto tra lo dì e la notte, e se io non puosi legge allo cielo e alla terra;
26 io altresì riproverò la progenie di Giacobbe, e di Davide, mio servitore; per non prender più del suo legnaggio persone che signoreggino sopra la progenie di Abrahamo, d’Isacco, e di Giacobbe; perciocchè io li ritrarrò di cattività, e avrò pietà di loro26 in verità lo seme di Iacob e di David mio servo gitterò, acciò ch' io non pigli del suo seme, e faccine principi del seme di Abraam, di Isaac e di Iacob; producerò la loro conversione, e averò misericordia di loro.