Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Levitico 27


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DIODATINOVA VULGATA
1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:1 Locutusque est Dominus ad Moysen dicens:
2 Parla a’ figliuoli d’Israele, e di’ loro: Quando alcuno avrà fatto qualche singolar voto; quando egli avrà fatto voto di persone al Signore, sotto la tua estimazione;2 “ Loquere fi liis Israel et dices ad eos: Homo, qui votum fecerit et spoponderit Deo animas, sub aestimatione dabit pretium:
3 l’estimazione che tu farai, d’un maschio di età di venti anni fino a sessant’anni, sia a cinquanta sicli d’argento, a siclo di Santuario.3 si fuerit masculus a vicesimo usque ad sexagesimum annum, dabit quinquaginta siclos argenti ad mensuram sanctuarii;
4 E d’una femmina, sia la tua estimazione a trenta sicli.4 si mulier, triginta.
5 E se è una persona di età da cinque anni a venti, sia la tua estimazione a venti sicli per lo maschio, e a dieci sicli per la femmina.5 A quinto autem anno usque ad vicesimum masculus dabit viginti siclos, femina decem;
6 E se è una persona di età da un mese a cinque anni, sia la tua estimazione a cinque sicli d’argento per lo maschio, e a tre sicli d’argento per la femmina.6 ab uno mense usque ad annum quintum pro masculo dabuntur quinque sicli, pro femina tres;
7 E se è una persona di età da sessant’anni in su, sia la tua estimazione a quindici sicli per lo maschio, e a dieci sicli per la femmina.7 sexagenarius et ultra masculus dabit quindecim siclos, femina decem.
8 E se colui che avrà fatto il voto sarà così povero, che non possa pagar la tua estimazione, presenti la persona votata davanti al Sacerdote, il qual ne faccia l’estimazione; facciala secondo la possibilità di colui che avrà fatto il voto.8 Si pauper fuerit et aestimationem reddere non valebit, sistet eum coram sacerdote, et quantum ille aestimaverit et viderit posse reddere, tantum dabit.
9 E se il voto è di bestia della quale si offerisce offerta al Signore, tutto ciò che egli avrà di quella specie donato al Signore sia sacro.9 Animal autem, quod immolari potest Domino, si quis voverit, sanctum erit
10 Non cambila, e non permutila, buona per cattiva, nè cattiva per buono; e se pur permuta quella bestia con un’altra, così la bestia votata, come la bestia messa in iscambio suo, saranno sacre.10 et mutari non poterit, id est nec melius malo nec peius bono. Quod si mutaverit, et ipsum quod mutatum est et illud pro quo mutatum est, consecratum erit Domino.
11 E se il voto è di qualunque bestia immonda, della quale non si offerisce offerta al Signore, presenti quella bestia davanti al Sacerdote.11 Animal immundum, quod immolari Domino non potest, si quis voverit, adducetur ante sacerdotem,
12 E facciane il Sacerdote l’estimazione secondo che sarà buona o cattiva; facciasene secondo l’estimazione, che tu, o Sacerdote, ne avrai fatta.12 qui diiudicans utrum bonum an malum sit, sicut statuet pretium, sic erit.
13 E se pure egli vuol riscattarla, sopraggiunga il quinto del prezzo di essa, oltre alla tua estimazione13 Quod si redimere illud voluerit is qui offert, addet supra aestimationem quintam partem.
14 E quando alcuno avrà consacrata la casa sua, per esser cosa sacra al Signore, apprezzila il Sacerdote, secondo che sarà buona o cattiva; resti fermo il suo prezzo, quale il Sacerdote le avrà posto.14 Homo si voverit domum suam et sanctificaverit Domino, considerabit eam sacerdos utrum bona an mala sit, et iuxta pretium, quod ab eo fuerit constitutum, stabit.
15 E se pur colui che avrà consacrata la sua casa la vuol riscattare, sopraggiunga alla tua estimazione il quinto del prezzo di essa, e sia sua.15 Sin autem ille, qui voverat, voluerit redimere eam, dabit quintam partem aestimationis supra et habebit domum.
16 E se alcuno consacra al Signore dei campi della sua eredità, sia la tua estimazione a ragione della sementa di esso; la sementa d’un omer d’orzo sia estimata a cinquanta sicli di argento.16 Quod si agrum possessionis suae voverit et consecraverit Domino, iuxta mensuram sementis aestimabitur pretium: si triginta homer hordei seritur terra, quinquaginta siclis aestimabitur argenti.
17 Se egli consacra il suo campo fin dall’anno del Giubileo, stia fermo il prezzo di esso, come tu l’avrai tassato.17 Si statim ab anno iobelei voverit agrum, quanto valere potest, tanto aestimabitur.
18 Ma, se egli lo consacra dopo il Giubileo, faccia il Sacerdote ragion de’ danari col comperatore secondo gli anni che resteranno fino all’anno del Giubileo, e secondo il numero di essi diffalchisi della tua estimazione.18 Sin autem post aliquantum temporis, supputabit ei sacerdos pecuniam iuxta annorum, qui reliqui sunt, numerum usque ad iobeleum, et detrahetur ex pretio.
19 E se colui che ha consacrato il campo, pur vuol riscattarlo, sopraggiunga alla tua estimazione il quinto dei danari di essa, e resti il campo suo.19 Quod si voluerit redimere agrum ille, qui voverat, addet quintam partem aestimatae pecuniae et possidebit eum.
20 Ma, se egli non riscatta il campo, e il campo è venduto ad un altro, non possa più riscattarlo.20 Sin autem noluerit redimere, sed alteri cuilibet vendiderit, ultra redimi non poterit;
21 E quando il comperatore ne uscirà al Giubileo, sia cosa sacra al Signore, come campo d’interdetto; appartenga esso in proprio al Sacerdote.21 sed, cum iobelei venerit dies, sanctum erit Domino sicut ager anathematis; sacerdotis erit possessio eius.
22 E se alcuno ha consacrato al Signore un campo da sè comperato, il qual non sia de’ campi della sua eredità;22 Quod si agrum emptum, qui non est de possessione maiorum, sanctificare voluerit Domino,
23 faccia il Sacerdote ragione col comperatore della somma della tua estimazione, secondo il tempo che vi sarà fino all’anno del Giubileo; e dia colui in quello stesso giorno il prezzo da te posto; è cosa sacra al Signore.23 supputabit ei sacerdos iuxta annorum numerum usque ad iobeleum pretium, quod dabit ille, qui voverat, in ipso die ut sanctum Domino.
24 Nell’anno del Giubileo ritorni il campo a colui da chi esso l’avrà comperato, a colui di cui sarà la proprietà del terreno.24 In anno autem iobelei revertetur ager ad priorem dominum, qui vendiderat eum et habuerat in sortem possessionis suae.
25 Or sia ogni tua estimazione a siclo di Santuario; sia il siclo di venti oboli25 Omnis aestimatio siclo sanctuarii ponderabitur; siclus viginti gera habet.
26 Ma niuno consacri alcun primogenito di bestie, delle quali s’offeriscono i primogeniti al Signore; o vitello, o agnello, o capretto ch’egli sia, già appartiene al Signore.26 Primogenita, quae de animalibus ad Dominum pertinent, nemo sanctificare poterit et vovere: sive bos sive ovis fuerit, Domini sunt.
27 Ma, se è degli animali immondi, riscattilo secondo la tua estimazione, e sopraggiungavi il quinto di essa; e se pur non è riscattato, vendasi secondo il prezzo da te posto.27 Quod si immundum est animal, redimet, qui obtulit, iuxta aestimationem et addet quintam partem pretii; si redimere noluerit, vendetur quanto fuerit.
28 Ma niuna cosa consacrata per interdetto, che l’uomo abbia consacrata al Signore per interdetto, di tutto ciò ch’è suo, così degli uomini, come del bestiame, e de’ campi della sua eredità, non si potrà vendere nè riscattare; ogni interdetto è cosa santissima, appartenente al Signore.28 Omne anathema, quod aliquis vir consecrat Domino de omni possessione sua, sive homo fuerit sive animal sive ager, non veniet nec redimi poterit; quidquid semel fuerit consecratum, sanctum sanctorum erit Domino.
29 Niuno interdetto, consacrato d’infra gli uomini, si possa riscattare; del tutto sia fatto morire.29 Et omnis homo, qui ut anathema offertur, non redimetur, sed morte morietur.
30 Tutte le decime eziandio della terra così delle semenze della terra, come dei frutti degli alberi, appartengono al Signore; son cosa sacra al Signore.30 Omnes decimae terrae sive de frugibus sive de pomis arborum Domini sunt, sanctum Domino.
31 E se pure alcuno vuol riscattar delle sue decime, sopraggiunga il quinto al prezzo di esse.31 Si quis autem voluerit redimere aliquid de decimis suis, addet quintam partem.
32 Parimente sia cosa sacra al Signore ogni decima di buoi, e di pecore, e di capre; ogni decimo animale di tutti quelli che passano sotto la verga.32 Omnes decimae boves et oves et caprae, quae sub pastoris virga transeunt, quidquid decimum venerit, erit sanctum Domino.
33 Non discernasi tra buono e cattivo; e non permutisi l’un con l’altro; e se pure alcuno permuta l’un con l’altro, quel decimo, e quell’altro messo in suo scambio, saranno cosa sacra; non si potranno riscattare.33 Non discernetur inter bonum et malum nec altero commutabitur; si quis mutaverit, et quod mutatum est et pro quo mutatum est, sanctum erit et non redimetur ”.
34 Questi sono i comandamenti che il Signore diede a Mosè, nel monte di Sinai, per proporli a’ figliuoli d’Israele34 Haec sunt praecepta, quae mandavit Dominus Moysi ad filios Israel in monte Sinai.