Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Qoelet 7


font
DIODATIBIBBIA CEI 1974
1 LA buona fama val meglio che il buon olio odorifero, e il giorno della morte meglio che il giorno della natività.1 Un buon nome è preferibile all'unguento profumato
e il giorno della morte al giorno della nascita.
2 Meglio vale andare in una casa di duolo, che andare in una casa di convito; perciocchè quello è il fine d’ogni uomo; e chi vive vi pon mente.2 È meglio andare in una casa in pianto
che andare in una casa in festa;
perché quella è la fine d'ogni uomo
e chi vive ci rifletterà.
3 Meglio vale la tristezza che il riso; perciocchè il cuore migliora per la mestizia del volto.3 È preferibile la mestizia al riso,
perché sotto un triste aspetto il cuore è felice.
4 Il cuore de’ savi è nella casa del duolo; e il cuor degli stolti è nella casa dell’allegrezza.4 Il cuore dei saggi è in una casa in lutto
e il cuore degli stolti in una casa in festa.
5 Meglio vale udir lo sgridar del savio, che se alcuno ode il cantar de’ pazzi.5 Meglio ascoltare il rimprovero del saggio
che ascoltare il canto degli stolti:
6 Perciocchè, quale è il romore delle spine sotto la caldaia, tale è il ridere dello stolto. Anche questo è vanità6 perché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola,
tale è il riso degli stolti.
Ma anche questo è vanità.
7 Certo l’oppressione fa impazzare il savio, e il presente fa perdere il senno.7 Il mal tolto rende sciocco il saggio
e i regali corrompono il cuore.

8 Meglio vale il fin della cosa, che il principio di essa; meglio vale chi è di spirito paziente, che chi è di spirito altiero.8 Meglio la fine di una cosa che il suo principio;
è meglio la pazienza della superbia.

9 Non esser subito nell’animo tuo ad adirarti; perciocchè l’ira riposa nel seno degli stolti.9 Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti.
10 Non dire: Che vuol dire che i giorni di prima sono stati migliori di questi? perciocchè tu non domanderesti di ciò per sapienza10 Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza.
11 La sapienza è buona come una eredità; e quelli che veggono il sole han del vantaggio.11 È buona la saggezza insieme con un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole;
12 Perciocchè la sapienza è all’ombra, e i danari sono all’ombra; ma la scienza della sapienza ha questo vantaggio, ch’ella fa vivere quelli che ne son dotati.12 perché si sta all'ombra della saggezza come si sta all'ombra del denaro e il profitto della saggezza fa vivere chi la possiede.
13 Riguarda le opere di Dio; perciocchè chi potrà ridirizzare ciò ch’egli avrà travolto?13 Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo?
14 Nel giorno del bene sta’ in allegrezza; e nel giorno dell’avversità, ponvi mente; ancora ha fatto Iddio l’uno contrapposto all’altro, per questa cagione, che l’uomo non troverà nulla dopo sè.14 Nel giorno lieto sta' allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo".
15 Io ho veduto tutto questo a’ giorni della mia vanità. Vi è tal giusto, che perisce per la sua giustizia; e vi è tal empio, che prolunga la sua vita con la sua malvagità.15 Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità.

16 Non esser troppo giusto, e non farti savio oltre misura; perchè ti diserteresti?16 Non esser troppo scrupoloso
né saggio oltre misura.
Perché vuoi rovinarti?
17 Non esser troppo empio, nè stolto; perchè morresti fuor del tuo tempo?17 Non esser troppo malvagio
e non essere stolto.
Perché vuoi morire innanzi tempo?

18 Egli è bene che tu ti attenga ad una cosa, sì però che tu non allenti la mano dall’altra; perciocchè, chi teme Iddio esce d’ogni cosa.18 È bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose.
19 La sapienza rinforza il savio, più che dieci rettori non fanno la città nella quale sono.19 La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città.
20 Certo non vi è niun uomo giusto in terra, il quale faccia bene, e non pecchi.20 Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi.
21 Tu altresì non por mente a tutte le parole che altri dirà; anzi non pure ascoltare il tuo servo che ti maledice.21 Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te,
22 Perciocchè il tuo cuore sa che tu ancora ne hai maledetti altri, eziandio più volte22 perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri.
23 Io ho provate tutte queste cose per sapienza; onde ho detto: Io son savio; ma la sapienza è longi da me.23 Tutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: "Voglio essere saggio!", ma la sapienza è lontana da me!
24 Chi troverà una cosa che è cotanto lontana, ed è profondissima?24 Ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può raggiungere?
25 Io mi sono aggirato con l’anima mia, per conoscere, per investigare, e per ricercar sapienza, e come si deve ben giudicar delle cose; e per conoscere l’empietà della stoltizia, e la follia delle pazzie;25 Mi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia.
26 ed ho trovata una cosa più amara che la morte, cioè: quella donna che non è altro che reti, e il cui cuore non è altro che giacchi, e le cui mani son tanti lacci; l’uomo gradevole a Dio scamperà da essa; ma il peccatore sarà preso da lei.26 Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.
27 Vedi, io ho trovato questo, dice il Predicatore, cercando ogni cosa ad una ad una, per trovare come si deve ben giudicar delle cose;27 Vedi, io ho scoperto questo, dice Qoèlet, confrontando una ad una le cose, per trovarne la ragione.
28 il che ancora cerca l’anima mia, e non l’ho trovato ben ho trovato un uomo fra mille; ma fra altrettante donne, non ne ho trovata neppur una.28 Quello che io cerco ancora e non ho trovato è questo:

Un uomo su mille l'ho trovato:
ma una donna fra tutte non l'ho trovata.

29 Sol ecco ciò che io ho trovato: che Iddio ha fatto l’uomo diritto; ma gli uomini hanno ricercati molti discorsi29 Vedi, solo questo ho trovato:

Dio ha fatto l'uomo retto,
ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.