Salmi 88
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DIODATI | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Maschil di Heman Ezrahita, che è un cantico di salmo dato al capo de’ Musici, dei figliuoli di Core, per Cantarlo sopra Mahalat. O SIGNORE Iddio della mia salute, Io grido di giorno e di notte, nel tuo cospetto. | 1 'Canto. Salmo. Dei figli di Core. Al maestro del coro. Su "Macalat". Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita.' |
2 Venga la mia orazione in tua presenza; Inchina il tuo orecchio al mio grido. | 2 Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. |
3 Perciocchè l’anima mia è sazia di mali; E la mia vita è giunta infino al sepolcro. | 3 Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio lamento. |
4 Io son reputato del numero di quelli che scendono nella fossa; Io son simile ad un uomo che non ha più forza alcuna. | 4 Io sono colmo di sventure, la mia vita è vicina alla tomba. |
5 Io sono spacciato fra i morti, Come gli uccisi che giacciono nella sepoltura, De’ quali tu non ti ricordi più; E che son ricisi dalla tua mano. | 5 Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come un morto ormai privo di forza. |
6 Tu mi hai posto in una fossa bassissima, In tenebre, in luoghi profondi. | 6 È tra i morti il mio giaciglio, sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo e che la tua mano ha abbandonato. |
7 L’ira tua si è posata sopra me, E tu mi hai abbattuto con tutti i tuoi flutti. Sela. | 7 Mi hai gettato nella fossa profonda, nelle tenebre e nell'ombra di morte. |
8 Tu hai allontanati da me i miei conoscenti, Tu mi hai renduto loro grandemente abbominevole; Io son serrato, e non posso uscire. | 8 Pesa su di me il tuo sdegno e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. |
9 L’occhio mio è doglioso d’afflizione; O Signore, io grido a te tuttodì, Io spiego a te le palme delle mie mani | 9 Hai allontanato da me i miei compagni, mi hai reso per loro un orrore. Sono prigioniero senza scampo; |
10 Opererai tu alcuna maraviglia inverso i morti? I trapassati risorgeranno essi, per celebrarti? Sela. | 10 si consumano i miei occhi nel patire. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, verso di te protendo le mie mani. |
11 La tua benignità si narrerà ella nel sepolcro? E la tua verità nel luogo della perdizione? | 11 Compi forse prodigi per i morti? O sorgono le ombre a darti lode? |
12 Le tue maraviglie si conosceranno esse nelle tenebre? E la tua giustizia nella terra dell’obblio? | 12 Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, la tua fedeltà negli inferi? |
13 Ora quant’è a me, o Signore, io grido a te; E la mia orazione ti si fa incontro la mattina. | 13 Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, la tua giustizia nel paese dell'oblio? |
14 Perchè scacci, o Signore, l’anima mia? Perchè nascondi il tuo volto da me? | 14 Ma io a te, Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a te la mia preghiera. |
15 Io son povero, e vengo meno fin dalla mia giovanezza; Io porto i tuoi spaventi, e ne sto in forse. | 15 Perché, Signore, mi respingi, perché mi nascondi il tuo volto? |
16 Le tue ire mi son passate addosso; I tuoi terrori mi hanno deserto; | 16 Sono infelice e morente dall'infanzia, sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. |
17 Mi han circondato come acque tuttodì; Tutti quanti mi hanno intorniato. | 17 Sopra di me è passata la tua ira, i tuoi spaventi mi hanno annientato, |
18 Tu hai allontanati da me amici e compagni; I miei conoscenti son nascosti nelle tenebre | 18 mi circondano come acqua tutto il giorno, tutti insieme mi avvolgono. |
19 Hai allontanato da me amici e conoscenti, mi sono compagne solo le tenebre. |