Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 5


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 OR Naaman, capo dell’esercito del re di Siria, era uomo grande appo il suo signore, e molto onorato; perciocchè per lui il Signore avea date delle vittorie a’ Siri; ma quest’uomo, possente e prode, era lebbroso.1 Naaman, principe della milizia del re di Siria, era grande uomo appo il suo signore, ed era onorato; però che per lui il Signore avea data salute al re di Siria; ed era forte e ricco, ma era leproso.
2 Or alcune schiere de’ Siri uscirono per fare una correria, e menarono prigione dal paese d’Israele una piccola fanciulla; ed ella, essendo al servigio della moglie di Naaman,2 E di Siria erano usciti ladroncelli, e aveano menato in pregione della terra d' Israel una fanciulla piccola, la quale era al servigio della moglie di Naaman.
3 disse alla sua signora: Piacesse a Dio che il mio signore fosse appresso del profeta, ch’è in Samaria; egli l’avrebbe tosto liberato dalla sua lebbra.3 La quale disse alla donna sua: volesse Iddio, che il mio signore fosse col profeta il quale è in Samaria; veramente egli lo avrebbe curato dalla lepra, la qual' egli ha.
4 E Naaman venne al suo signore, e gli dichiarò la cosa, dicendo: Quella fanciulla, ch’è del paese d’Israele, ha parlato così e così.4 Ed entrando lui [Naaman] al signore suo, dissegli e nunciogli: così e così ha detto una fanciulla della terra d' Israel.
5 E il re di Siria gli disse: Or su, vacci; ed io ne manderò lettere al re d’Israele. Egli adunque andò, e prese in mano dieci talenti d’argento, e seimila sicli d’oro, e dieci mute di vestimenti.5 E disse il re di Siria: va, e io manderò lettere al re d' Israel. Il quale partitosi, e portato seco dieci talenti d'ariento, e seimilia denari d'oro, e X robbe,
6 E portò le lettere al re d’Israele, il cui tenore era questo: Ora, come queste lettere saranno pervenute a te, sappi che io ti ho mandato Naaman, mio servitore, acciocchè tu lo liberi dalla sua lebbra.6 portò lettere al re d' Israel in queste parole: quando tu riceverai questa lettera, sappi ch' io mando a te Naaman mio servo, perchè tu il curi della sua lepra.
7 E quando il re d’Israele ebbe lette le lettere, stracciò i suoi vestimenti, e disse: Sono io Dio, da far morire, e da tornare in vita, che costui mi manda che io liberi un uomo dalla sua lebbra? ma del certo sappiate ora, e vedete ch’egli cerca occasione contro a me.7 E letta la lettera, [il re d' Israel] squarciò le sue vestimenta, e disse: sono io Iddio, ch' io possa uccidere e vivificare, che costui ha mandato a me, ch' io curi uno uomo della sua lepra? attendete e vedete ch' egli va cercando cagione contro a me.
8 Ma come Eliseo, uomo di Dio, ebbe inteso che il re d’Israele avea stracciati i suoi vestimenti, gli mandò a dire: Perchè hai stracciati i tuoi vestimenti? venga pur Naaman a me, e conoscerà che vi è un profeta in Israele8 La quale cosa udita Eliseo, uomo di Dio, cioè che il re d' Israel avea squarciate le vestimenta sue, mandogli dicendo: perchè hai tu squarciate le vestimenta tue? vegna a me, e sappia ch' egli è profeta in Israel.
9 Naaman adunque venne, co’ suoi cavalli, e col suo carro, e si fermò alla porta della casa di Eliseo.9 Onde venne Naaman con carri e con cavalli, e istette dinanzi all' uscio della casa di Eliseo.
10 Ed Eliseo mandò a dirgli per un messo: Va’, lavati sette volte nel Giordano, e la carne ti ritornerà sana e netta.10 Ed Eliseo gli mandò dicendo: va, e làvati sette volte nel Giordano, e la tua carne riceverà sanità, e sarai mondato.
11 Ma Naaman si adirò, e se ne andò, e disse: Ecco, io diceva fra me stesso: Egli del tutto uscirà fuori, e si fermerà, ed invocherà il Nome del Signore Iddio suo, e menerà la mano sopra il luogo, e libererà il lebbroso.11 Irato Naaman partivasi, dicendo: io pensava ch' egli uscisse a me, e stando invocasse il nome del suo Signore Iddio (sopra di me), e con la sua mano toccasse il luogo della lepra, e che mi curasse.
12 Abana e Parpar, fiumi di Damasco, non vagliono essi meglio che tutte le acque d’Israele? non mi potrei io lavare in essi, ed esser nettato? Egli adunque si rivolse indietro, e se ne andava via tutto cruccioso.12 Non sono egli migliori Abana e Farfar fiumi di Damasco, che tutte l'acque d' Israel, ch' io mi lavi in quelle, e diventi mondo? Ed essendo volto con indegnazione,
13 Ma i suoi servitori si accostarono, e gli fecero motto, e dissero: Padre mio, se il profeta ti avesse detta qualche gran cosa, non l’avresti tu fatta; quanto più devi tu far ciò ch’egli ti ha detto: Lavati, e sarai netto?13 andàronsene a lui i servi suoi, e dissero a lui: padre, se il profeta t'avesse detto uno grande fatto, certo tu il dovresti fare; quanto maggiormente che t'ha detto ora: làvati, e sarai mondato?
14 Egli adunque scese, e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell’uomo di Dio; e la carne gli ritornò simile alla carne di un piccol fanciullo, e fu netto14 Onde che egli discese, e lavossi nel Giordano sette volte, secondo la parola che gli avea detta l'uomo di Dio; e ritornò la sua carne sì come d'uno piccolo fanciullo, e fu mondato (dalla lepra).
15 Allora egli ritornò all’uomo di Dio, con tutto il suo seguito, e venne, e si presentò davanti a lui, e disse: Ecco, ora io conosco che non vi è alcun Dio in tutta la terra, se non in Israele; ora dunque, ti prego, prendi un presente dal tuo servitore.15 E tornò all' uomo di Dio, e con tutta la sua compagnia venne e istette dinanzi a lui, e disse: veramente so che non è altro Iddio in tutta la terra, salvo in Israel; or ti priego, che tu tolghi la benedizione del tuo servo.
16 Ma Eliseo disse: Come il Signore, al quale io servo, vive, io nol prenderò. E benchè Naaman gli facesse forza di prenderlo, pure lo ricusò.16 Ed egli respuose: vive il Signore nel cui cospetto io sto, che non torrò nulla. E facendogli forza, per niun modo consentì.
17 E Naaman disse: Or non potrebbesi egli dare al tuo servitore il carico di due muli di terra? conciossiachè il tuo servitore non sia più per fare olocausto, nè sacrificio, ad altri dii, ma solo al Signore.17 E Naaman disse: sia come tu vogli, ma io tuo servo ti prego, che mi concedi ch' io tolga il carico di due muli di questa terra; però che il tuo servo di quinci innanzi non farà sacrificio ad altro Iddio, se non al Signore.
18 Il Signore voglia perdonar questa cosa al tuo servitore, se io m’inchino nel tempio di Rimmon, quando il mio signore entrerà in esso per adorare, e si appoggerà sopra la mia mano; il Signore perdoni al tuo servitore questa cosa, se io m’inchino nel tempio di Rimmon.18 Questo solo ci è, che tu prieghi Iddio per lo tuo servo; quando il signore mio entra nel tempio di Remmon per adorare, ed egli riposando nelle mie mani, se io adorerò nel tempio di Remmon, adorando lui in quello medesimo luogo, acciò che il Signore perdoni a me per questa cosa.
19 Ed Eliseo gli disse: Vattene in pace. Ed egli si partì da lui. Ed era già camminato un miglio di paese19 Il quale disse a lui: va in pace. E partissi da lui, eletto il tempo della terra.
20 E Ghehazi, servitore di Eliseo, uomo di Dio, disse: Ecco, il mio signore si è astenuto di prendere di mano di questo Naaman Siro ciò ch’egli avea portato; come vive il Signore, io gli correrò dietro, e prenderò da lui qualche cosa.20 E Giezi servigiale dell' uomo di Dio disse: il mio signore ha perdonato a questo Naaman Siro, non togliendo quelle cose ch' egli recò; vive il Signore, ch' io correrò dopo lui, e torrò alcuna cosa da lui.
21 Ghehazi dunque corse dietro a Naaman; e come Naaman vide ch’egli gli correva dietro, si gittò giù dal carro incontro a lui, e disse: Va ogni cosa bene?21 E andò Giezi dopo Naaman; il quale veggendo correre dopo sè, discese dal carro, e vennegli ricontro, e disse: sono tutte le cose diritte?
22 Ed egli disse: Bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: Ecco, pure ora son venuti a me dal monte di Efraim due giovani, de’ figliuoli de’ profeti; deh! da’ loro un talento d’argento, e due mute di vestimenti.22 E quegli respuose: tutte le cose sono diritte; e il mio signore mi manda, e dice: ora sono venuti a me due giovani, figliuoli di profeti, del monte d'Efraim, manda loro uno talento d'ariento e doppie vestimenta da mutare.
23 E Naaman disse: Prendi pur due talenti; e gliene fece forza; e fece legare due talenti di argento in due sacchetti, e piegar due mute di vestimenti; e diede queste cose a due suoi servitori, che le portassero davanti a lui.23 E disse Naaman: meglio è che tu togli due talenti (d' ariento). E sforzollo, e legò due talenti d'ariento in due sacca, e doppie vestimenta, e puosele su due suoi fanti; e quegli li portavano dinanzi a lui.
24 E quando egli fu giunto alla rocca, tolse quelle cose di man di coloro, e le ripose in una casa; poi rimandò quegli uomini, ed essi se ne andarono.24 E venuto egli già a ora di vespero, tolse queste cose, e ripuosele in casa; e lasciò quegli uomini, e andàronsene.
25 Ed egli venne, e si presentò al suo signore. Ed Eliseo gli disse: Onde vieni, Ghehazi? Ed egli rispose: Il tuo servitore non è andato nè qua nè là.25 Ed egli entrando istette dinanzi al suo signore. E disse Eliseo: onde vieni tu, Giezi? Ed egli respuose: il servo tuo non è stato in luoco alcuno.
26 Ma egli gli disse: Il cuor mio non era egli andato là, quando quell’uomo ti si voltò incontro d’in sul suo carro? È egli tempo di prender danari, e vestimenti, e ulivi, e vigne, e pecore, e buoi, e servi, e serve?26 E lui disse: non era il cor mio presente, quando tornò Naaman del carro contra a te? E tu togliesti l'ariento e le vestimenta, a ciò che comperi vigne e uliveti [e pecore] e buoi e servi e serve.
27 Perciò, la lebbra di Naaman si attaccherà a te, e alla tua progenie, in perpetuo. Ed egli se ne uscì dalla presenza di esso, tutto lebbroso, bianco come neve27 Ma la lepra di Naaman sarà in te, e nel tuo seme in sempiterno. E uscì da lui leproso e bianco come neve.