Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Genesi 47


font
DIODATIEL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOS
1 GIUSEPPE adunque venne, e rapportò e disse a Faraone: Mio padre, e i miei fratelli, con le lor gregge, e co’ loro armenti, e con tutto ciò che hanno, son venuti dal paese di Canaan; ed ecco, sono nella contrada di Gosen.1 Luego José fue a informar al Faraón, diciendo: «Mi padre y mis hermanos vinieron de Canaán con sus ovejas, sus vacas y todo lo que poseen, y ahora están en la región de Gosen».
2 Prese eziandio una parte de’ suoi fratelli, cioè cinque, e li presentò davanti a Faraone.2 Además, él se había hecho acompañar por algunos de sus hermanos y se los presentó al Faraón.
3 E Faraone disse a’ fratelli di Giuseppe: Qual’è il vostro mestiere? Ed essi dissero a Faraone: I tuoi servitori son pastori di gregge, come anche furono i nostri padri.3 Este les preguntó: «Y ustedes, ¿de qué se ocupan?». «Somos pastores, como también lo fueron nuestros antepasados», respondieron ellos.
4 Poi dissero a Faraone: Noi siam venuti per dimorare in questo paese; perciocchè non vi è pastura per le gregge de’ tuoi servitori nel paese di Canaan, conciossiachè la fame vi sia grave; deh! permetti ora che i tuoi servitori dimorino nella contrada di Gosen.4 Y añadieron: «Hemos venido a residir en este país, porque en Canaán no hay pastos para nuestros rebaños, ya que el país está asolado por el hambre. Por eso te rogamos que nos dejes permanecer en la región de Gosen».
5 E Faraone disse a Giuseppe: Poichè tuo padre, e i tuoi fratelli, son venuti a te;5 El Faraón dijo a José:
6 il paese di Egitto è al tuo comando; fa’ abitar tuo padre, e i tuoi fratelli, nel meglio del paese; dimorino pur nella contrada di Gosen, e se tu conosci che fra loro vi sieno degli uomini di valore, costituiscili governatori del mio bestiame.6 «Pueden establecerse en la región de Gosen. Y si te consta que entre ellos hay gente capaz, encomiéndales el cuidado de mis propios rebaños».
7 Poi Giuseppe menò Giacobbe, suo padre, a Faraone, e gliel presentò. E Giacobbe benedisse Faraone.7 José hizo venir a su padre Jacob y se lo presentó al Faraón. Jacob saludó respetuosamente al Faraón,
8 E Faraone disse a Giacobbe: Quanti anni hai?8 y este le preguntó: «¿Cuántos años tienes?».
9 E Giacobbe rispose a Faraone: Il tempo degli anni de’ miei pellegrinaggi è centrent’anni; il tempo degli anni della mia vita è stato corto, e malvagio, e non è giunto al tempo degli anni della vita de’ miei padri, ne’ quali andarono peregrinando.9 Jacob respondió al Faraón: «Los años que se me han concedido suman ya ciento treinta. Pocos y desdichados han sido estos años de mi vida, y ni siquiera se acercan a los que fueron concedidos a mis padres».
10 Poi Giacobbe, salutato Faraone, se ne uscì fuori dal suo cospetto.10 Luego Jacob volvió a saludar al Faraón y salió de allí.
11 E Giuseppe diede a suo padre, e ai suoi fratelli, stanza e possessione nel paese di Egitto, nel meglio del paese, nella contrada di Rameses, come Faraone avea comandato.11 José instaló a su padre y a sus hermanos, dándoles una propiedad en Egipto, en las mejores tierras –en la región de Ramsés– como el Faraón lo había dispuesto.
12 E Giuseppe sostentò suo padre, e i suoi fratelli, e tutta la casa di suo padre, provvedendo loro di pane, secondo le bocche delle lor famiglie12 Y también proveyó al sostenimiento de su padre, de sus hermanos, y de toda la familia de su padre, según las necesidades de cada uno.
13 OR in tutta la terra non vi era pane; perciocchè la fame era gravissima; e il paese di Egitto, e di Canaan, si veniva meno per la fame.13 Como la escasez era muy grande, en ningún país había alimentos, y tanto Egipto como Canaán estaban exhaustos por el hambre.
14 E Giuseppe raccolse tutti i danari che si ritrovarono nel paese di Egitto, e nel paese di Canaan, per lo grano che la gente di que’ paesi comperava; e Giuseppe portò que’ danari in casa di Faraone.14 Así José pudo recaudar todo el dinero que circulaba en Egipto y en Canaán, como pago por los víveres que compraban, y guardó ese dinero en el palacio del Faraón.
15 E, quando i danari furono mancati nel paese di Egitto, e nel paese di Canaan, tutti gli Egizj vennero a Giuseppe, dicendo: Dacci del pane, perchè morremmo noi davanti agli occhi tuoi per mancamento di danari?15 Y cuando ya no hubo más dinero ni en Egipto ni en Canaán, los egipcios acudieron en masa a José para decirle: «Danos de comer. ¿Por qué tendremos que morir ante tus propios ojos, por falta de dinero?».
16 E Giuseppe disse: Datemi il vostro bestiame, ed io vi darò del pane per lo vostro bestiame, se pure i danari son mancati.16 José respondió: «Si ya no hay más dinero, entreguen su ganado y yo les daré pan a cambio de él».
17 Ed essi menarono il lor bestiame a Giuseppe; e Giuseppe diede loro del pane per cavalli, e per gregge di pecore, e per armenti di buoi, e per asini. Così li sostentò di pane quell’anno per tutto il lor bestiame.17 Ellos trajeron sus animales a José, y él les dio pan a cambio de caballos, ovejas, vacas y asnos. Y durante aquel año los abasteció de víveres a cambio de todos sus animales.
18 E, passato quell’anno, ritornarono l’anno seguente a lui, e gli dissero: Noi non possiamo celare il nostro bisogno al mio signore; ma i danari son mancati, e i nostri bestiami son pervenuti al mio signore; e’ non ci resta nulla che il mio signore possa pigliare, salvo i nostri corpi, e le nostre terre.18 Pero pasó ese año, y al año siguiente vinieron otra vez y dijeron a José: «Ya se ha terminado todo el dinero y los animales te pertenecen. No podemos ocultarte que no queda nada a tu disposición, fuera de nuestras personas y nuestras tierras.
19 Perchè periremmo, e noi, e le nostre terre, davanti agli occhi tuoi? compera noi, e le nostre terre, per del pane; e noi, e le nostre terre, saremo servi a Faraone; e dacci della semenza, acciocchè viviamo, e non muoiamo, e che la terra non sia desolata.19 Pero ¿por qué tendremos que morir ante tus propios ojos, nosotros y nuestras tierras: Aduéñate de nosotros y de nuestras tierras a cambio de pan. Así el Faraón será dueño de nosotros y de nuestras tierras. Danos solamente semilla para que podamos sobrevivir. De lo contrario, nosotros moriremos, y el suelo se convertirá en un desierto».
20 Giuseppe adunque acquistò a Faraone tutte le terre di Egitto; perciocchè gli Egizj venderono ciascun la sua possessione; conciossiachè la fame si fosse aggravata sopra loro; e così le terre furono acquistate a Faraone.20 De esa manera, José adquirió para el Faraón todas las tierras de Egipto, porque los egipcios, acosados por el hambre, vendieron cada uno su campo. La tierra pasó a ser propiedad del Faraón,
21 E Giuseppe trasportò il popolo nelle città, da un capo de’ confini di Egitto infino all’altro.21 y el pueblo quedó sometido a servidumbre de un extremo al otro del territorio egipcio.
22 Sol non acquistò le terre de’ sacerdoti; perciocchè vi era una provvisione assegnata da Faraone a’ sacerdoti; onde essi mangiarono la provvisione che Faraone dava loro, e perciò non venderono le lor terre.22 Los únicos terrenos que José no compró fueron los que pertenecían a los sacerdotes, porque a ellos el Faraón le había asignado una ración fija de alimentos; como vivían de la ración que les daba el Faraón, no tuvieron que vender sus tierras.
23 E Giuseppe disse al popolo: Ecco io ho oggi acquistati a Faraone e voi e le vostre terre; eccovi della semenza: seminate la terra.23 Entonces José dijo al pueblo: «Ahora ustedes y sus tierras pertenecen al Faraón, porque yo los he comprado. Aquí tienen semilla para sembrar esas tierras.
24 E al tempo della ricolta, voi darete il quinto di essa a Faraone, e le altre quattro parti saranno vostre, per la sementa de’ campi, e per lo mangiar di voi, e di coloro che son nelle vostre case, e per lo mangiar delle vostre famiglie.24 Pero cuando llegue la cosecha, ustedes deberán entregar al Faraón una quinta parte de los productos, y conservarán las cuatro partes restantes para sembrar la tierra, para alimentarse ustedes y sus familias, y para dar de comer a los niños».
25 Ed essi dissero: Tu ci hai scampata la vita; troviamo pur grazia appo il mio signore, e siamo servi a Faraone.25 Ellos exclamaron: «Tú nos salvaste la vida. Te agradecemos que nos hayas puesto al servicio del Faraón».
26 E Giuseppe, per istatuto che dura infino ad oggi, fece una imposta sopra le terre di Egitto, del quinto della rendita, per Faraone; sol le terre de’ sacerdoti non furono di Faraone26 Entonces José promulgó una ley agraria en Egipto –que todavía hoy está en vigencia– por la cual una quinta parte de las cosechas corresponde al Faraón. Sólo las tierras de los sacerdotes no pasaron a ser propiedad del Faraón.
27 Così gl’Israeliti abitarono nel paese di Egitto, nella contrada di Gosen, e ne furono fatti possessori, e moltiplicarono, e crebbero grandemente.27 Los israelitas se establecieron en Egipto, en la región de Gosen, y allí adquirieron propiedades, tuvieron muchos hijos y llegaron a ser muy numerosos.
28 E Giacobbe visse nel paese di Egitto diciassette anni; e gli anni della vita di Giacobbe furono cenquarantasette.28 Jacob vivió diecisiete años en Egipto, y en total vivió ciento cuarenta y siete años.
29 Or avvicinandosi il tempo della morte di Israele, egli chiamò il suo figliuolo Giuseppe, e gli disse: Deh! se io ho trovato grazia appo te, metti ora la tua mano sotto la mia coscia, promettendomi che tu userai inverso me benignità e lealtà; deh! non seppellirmi in Egitto.29 Cuando estaba a punto de morir, llamó a su hijo José y le dijo: «Si realmente me tienes afecto, coloca tu mano debajo de mi muslo, como prueba de tu constante lealtad hacia mí, y no me entierres en Egipto.
30 Anzi, quando io giacerò co’ miei padri, portami fuor di Egitto, e seppelliscimi nella lor sepoltura. E Giuseppe disse: Io farò secondo la tua parola.30 Cuando vaya a descansar junto con mis padres, sácame de Egipto y entiérrame en su sepulcro». José respondió: «Haré lo que dices».
31 E Israele disse: Giuramelo. Ed egli gliel giurò. E Israele, inchinatosi verso il capo del letto, adorò31 Pero su padre insistió: «Júramelo». El se lo juró, e Israel se reclinó sobre la cabecera de su lecho.