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Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 6


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.1 E fatto è uno giorno del sabbato, passando egli per biade, gli suoi discepoli cavavano le spiche; e fricandole con le mani, manucavano.
2 Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».2 Onde alcuni de' Farisei dicevanli: il perchè facete quel che non è lecito nelli giorni del sabbato?
3 Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame?3 E rispondendo Iesù a loro, disse: etiam non avete leggiuto quel che fece David, avendo egli fame, ed etiam coloro ch' erano con lni?
4 Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».4 Come entrò nella casa di Dio, e tolse del pane della proposizione, e mangiò, e dettene a quelli ch' erano con lui; alli quali non era lecito a manucare, salvo a' soli sacerdoti?
5 E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
5 E a loro diceva, come il Figliuolo dell' uomo egli è etiam signore del sabbato
6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.6 E fatto fu nell' altro sabbato, ch' entrò nella sinagoga, e insegnava. E quivi era uno uomo, la cui mano dritta era secca.
7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.7 Eli Scribi e li Farisei ponevano mente, se egli sanasse nel sabbato, acciò trovassero la cagione ad accusarlo.
8 Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.8 Ma egli sapeva loro pensieri; e disse all' uomo che avea la man secca: lèvati, e sta nel mezzo. Ed egli levato sì stette.
9 Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».9 Onde Iesù disse a loro: addimandovi, s' egli è lecito nel sabbato a fare bene, ovvero male, a fare salva la sua anima, ovvero a ucciderla?
10 E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.10 E guardando tutti dintorno, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la istese, e fu restituita la sua mano alla sanità.
11 Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
11 Ma quelli furono empiuti di insipienza; e parlavano insieme quello che potessero fare a Iesù.
12 In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio.12 E fatto è in quelli giorni, ch' egli uscitte a orare nel monte; ed egli dispensò tutta la notte in orazione.
13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:13 Ed essendo fatto il giorno, chiamò li suoi discepoli, e di essi eleggette dodici, li quali etiam nominò apostoli;
14 Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo,14 (li quali furono questi): Simone nominato Pietro, e Andrea suo fratello, Iacobo e Ioanne, Filippo e Bartolomeo,
15 Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota;15 e Matteo e Tomaso, Iacobo figliuolo di Alfeo, e Simone che si chiama Zelote,
16 Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
16 e Iuda di Iacobo, e Iuda Scariote, il quale fu traditore.
17 Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone,17 E discendendo con quelli, ristette in uno luogo campestre con la turba e con gli suoi discepoli, e molte grande turba del popolo di Iudea e di Ierusalem e di molte parti, i quali passorono il mare di Tiro e di Sidone;
18 che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti.18 li quali erano venuti per udir Iesù, e per esser sanati di loro infermità. E quelli, ch' erano vessati dalli demonii, erano da lui curati.
19 Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
19 E tutta la turba cercava di toccarlo; imperò che virtù usciva di lui, che sanava tutti.
20 Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
20 Ed egli levando gli occhi inverso gli discepoli suoi, disse: beati gli poveri (di spirito), imperò ch' egli è loro il regno del cielo.
21 Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
21 Beati quelli che piangono ora, imperò che si rallegreranno. Beati coloro che hanno fame, imperò che saranno saturati.
22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.22 Beati sarete, quando gli uomini vi aranno in odio, e separerannovi e vergognarannovi e cacciarannovi e disprezzeranno li nomi vostri, sì come rei (e cattivi), per lo Figliuolo dell' uomo.
23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
23 Godete in quel giorno, e rallegratevi; imperò che la vostra mercede è copiosa in cielo; imperò che loro padri facevano alli profeti secondo queste cose.
24 Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
24 Nientedimeno, guai a voi, ricchi, li quali avete la vostra consolazione.
25 Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
25 Guai a voi che viete satolli, imperò che sarete affamati! Guai a voi che al presente ridete, imperò che lacrimarete e piagnerete!
26 Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.
26 Guai a voi, quando tutti li uomini diranno bene di voi! Imperò che i loro padri facevano alli [falsi] profeti secondo tutte queste cose.
27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano,27 Ma a voi che udite dico: amate li vostri inimici, ben fate a coloro che vi hanno avuto in odio.
28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.
28 Benedicete alli vostri maldicenti; orate per coloro che vi calunniano.
29 A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica.29 E cui ti percote nella guancia, porgili l'altra; e a colui che ti tolle il mantello, non li voler vietare etiam la vestimenta.
30 Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
30 Ma a ognuno che ti dimanda, donali; e cui ti tolle quel ch' è tuo, non ripetere.
31 E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.31 A modo che volete che gli uomini a voi facciano, similmente fate a loro.
32 Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano.32 E se voi amate coloro che vi amano, a voi che grazia è? onde etiam li peccatori amano coloro che amano loro.
33 E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso.33 E se voi farete bene a quelli che vi fanno bene, che grazia sarà a voi? onde certo etiam li peccatori fanno questo.
34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.34 E se imprestate a quelli, da' quali sperate di ricevere, che grazia egli è a voi? onde e li peccatori imprestano alli peccatori, perchè ricevano le cose eguali.
35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
35 Ma dicovi: amate li vostri inimici, fate bene, e imprestate, non sperando conseguire alcuna cosa; e molta sarà la vostra mercede, e voi sarete figliuoli dell' Altissimo; imperò ch' egli è benigno sopra li ingrati e mali uomini.
36 Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
36 Siate adunque misericordiosi, a modo che il vostro padre è misericordioso.
37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.37 Non vogliate giudicare, e non sarete giudicati; non vogliate condannare, e non sarete condannati; perdonate, e saravvi perdonato.
38 Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
38 Date, e a voi sarà dato; loro daranno nel vostro seno la misura buona ed empiuta, e bene fondata e soprabbondante; ma con quella medesima. misura con la quale misurate, a voi sarà misurato.
39 Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?39 E a loro diceva la similitudine: or può il cieco guidar l' altro cieco? or ambidue non caderanno nella fossa?
40 Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
40 E non v'è alcuno discepolo sopra il maestro; certo ogni uomo sarà perfetto, se egli è come il maestro suo.
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?41 E tu il perchè vedi la festuca nell'occhio del tuo fratello, ma non consideri lo trabe ch' è nel tuo occhio?
42 Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
42 Ovvero come puoi dicere al tuo fratello : fratello, lascia ch' io cavi la festuca del tuo occhio; e tu stesso non vedi lo trabe nell' occhio tuo? O ipocrita, leva prima lo trabe dall' occhie tuo, e allora vederai a togliere via la festuca dall' occhio del tuo fratello.
43 Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono.43 Certo quel non è buono arboro, che fa mali frutti; e non è arboro malo, che facci buoni frutti.
44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.44 Egli è conosciuto ogni arboro per il frutto suo. Certo non ricogliono li fichi dalli spini; e non vendemmiano l'uva dalla rovere.
45 L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
45 Il buono uomo proferisce il bene dal buono tesauro del suo cuore; e il mal uomo proferisce il male dal malo tesauro. Imperò che per l' abbondanza del cuore parla la bocca.
46 Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?46 Ma il perchè mi chiamate: Signore, Signore, e non fate quel ch' io vi dico?
47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile:47 Io vi mostrerò a cui sia simile ogni uomo, che a me viene, e ode li parlari miei, e opera quelli.
48 è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.48 Egli è simile all' uomo edificante la casa, il quale cavò in profondo, e pose il fondamento sopra la pietra; ma fatto il crescere d'acqua, con impeto corse (e alzossi) il fiume (correndo) a quella casa, e non la possette movere; imperò che lei era fondata. sopra la (ferma) pietra.
49 Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».49 Ma cui ode, e non fa, egli è simile all' uomo edificante la sua casa sopra la terra senza fondamento; nella qual corse impetuosamente il fiume, e incontanente quella cascò; e fu fatta una grande ruina nella casa di colui.