Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 19


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando,1 Ed entrato, andò Iesù per Gerico.
2 quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,2 Ed ecco uno uomo, il quale avea nome Zaccheo, il quale era principe de' pubblicani, ed era ricco.
3 cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura.3 E cercava vedere Iesù, qual fosse; e non poteva per la molta turba, imperò ch' era piccolo di persona.
4 Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.4 E correndo inanzi, salì su uno arboro di moro salvatico, per vedere Iesù che doveva passare.
5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».5 E giungendo Iesù a quel luogo, guardò e videlo, e dissegli: Zaccheo, (affrèttati e) discendi presto, imperò che oggi [mi] è di bisogno rimanere nella casa tua.
6 Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia.6 E incontanente discese, e ricevette Iesù (in casa sua) con (gran festa e) allegrezza.
7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».7 E conciò fosse cosa che da tutti fosse veduto, mormoravano, dicendo che all' uomo peccatore fusse venuto.
8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».8 Ma stando Zaccheo, disse a Iesù: ecco, la metà de' miei beni, Signore, io do alli poveri; e se nulla a niuno ho defraudato, io rendoli in quattro doppii.
9 Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo.9 Allora disse a lui Iesù: questa casa è oggi fatta salva, conciosia che etiam esso è figliuolo di Abraam.
10 Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
10 Certo egli è venuto il Figliuolo dell' uomo a cercare e fare salvo quel ch' era perito.
11 Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, disse ancora una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.11 Udendo quelli queste cose, aggiungendo disse la parabola, conciosia ch' egli fusse appresso Ierusalem, e coloro pensavano che incontanente si manifestasse il regno di Dio.
12 Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare.12 Disse adunque (per similitudine) di uno uomo nobile, che andò in lontani paesi a pigliare uno reame, e tornare.
13 Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”.13 E (prima ch' egli andasse) chiamò dieci de' suoi servi, e dètte a loro dieci monete, e disse a loro: guadagnate con esse, tanto che ritorni.
14 Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”.14 Ma li suoi cittadini, avendolo in odio, mandorono ambasciatori dopo lui, dicendo: noi non volemo che questo regni (più sopra noi).
15 Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.15 E preso ch' egli ebbe il reame, e tornato che fu, chiamò a sè gli servi suoi alli quali avea data la pecunia, e volse sapere quanto egli aveano guadagnato.
16 Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”.16 E venne a lui il primo, e disse: signore, con la pecunia tua, che tu mi dèsti, io ho guadagnato diece.
17 Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”.17 Ed egli disse: allègrati, o servo buono; dopo che nel poco sei stato fedele, tu averai potestà sopra diece città.
18 Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”.18 E l'altro venne a lui, e disse: signore, con la moneta tua io ho guadagnato cinque.
19 Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”.19 E il signore disse a lui: e tu sarai sopra cinque città.
20 Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto;20 E l'altro venne, e disse: signore, la moneta tua, che tu mi dèsti, io l'ho riposta nel sudario.
21 avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”.21 Imperò ch' io temetti di te, che sei uomo anstero; imperò che tu togli quel che non ponesti, e mieti dove tu non seminasti.
22 Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:22 E il signore gli disse: colla bocca tua ti giudico, servo reo; sapevi tu, ch' io era uomo austero, e toglio dove non diedi, e mieto dove non seminai?
23 perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”.23 Adunque perchè non dèsti la pecunia mia a usura, sì che tornato ch' io fussi l' arei richiesta coll' usura?
24 Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”.24 E disse a quelli che gli stavano presenti : tollete da lui la pecunia, e datela a colui il qual n' ha diece.
25 Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”.25 Ed eglino dissero: signore, egli ne ha diece.
26 “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.26 (E poi disse): io dico a voi, che ciascuno che ha, gli sarà dato, e abbonderà; ma a colui che ha poco, quel tanto ch' egli ha sarà tolto a lui.
27 E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».
27 Ma arrecatemi quivi a me quelli miei inimici li quali non volsero ch' io regnassi sopra di sè, e dinanzi da me uccideteli.
28 Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.28 E dette queste cose, andava inanzi ascendendo in Ierosolima.
29 Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli29 E fatto è, che appressandosi a Betfage e a Betania, al monte chiamato Oliveto, mandò due dei suoi discepoli,
30 dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui.30 dicendo: andate nel castello ch' è contra di voi; nel qual entrati, troverete il poledro dell' asina alligato, sopra il quale già mai nullo uomo sedette; scioglietelo, e menatelo.
31 E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».31 E se alcuno vi dirà: il perchè il sciogliete a tal modo? dicerete come il Signore desidera di averlo in sua opera.
32 Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto.32 E quelli ch' erano stati mandati, andorono, e trovorono stante il poledro a modo ch' egli gli avea detto.
33 Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?».33 Onde sciogliendo quelli il poledro, dissero a loro gli signori di quello: il perchè sciogliete il poledro?
34 Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».34 E quelli dissero: imperò che il Signore ne ha bisogno.
35 Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù.35 E loro il menorono a Iesù; e gittando loro vestimenta sopra il poledro, posero Iesù di sopra.
36 Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.
36 Ed egli andante, estendevano le sue vestimenta nella via.
37 Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto,37 E già appressandosi al discendere del monte Oliveto, incominciarono tutte le turbe de' discepoli con grande voce (lietamente) e con allegrezza a lodare Dio sopra tutte le virtù che loro aveano vedute,
38 dicendo:
«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
38 dicendo: egli è benedetto il re che viene nel nome del Signore; egli è la pace in cielo, e ne' luoghi eccelsi egli è la gloria.
39 Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli».39 E alcuni de' Farisei della turba dicevano a quello: maestro, riprendi li tuoi discepoli.
40 Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
40 Alli quali lui disse: dico a voi, perchè se quelli tacessero, gridarebbono le pietre.
41 Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa41 E appropinquandosi, vide la città; ed egli pianse sopra lei, e disse:
42 dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.42 se tu conoscessi, piangeresti; imperò che tu hai in questi giorni quelle cose che ti sono alla pace; ma egli è nascoso dagli occhi tuoi
43 Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte;43 li giorni ne' quali verranno gli inimici tuoi, e circonderannoti intorno intorno, (e struggeranno te e' tuoi figliuoli);
44 distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
44 e gitteranno te per terra, e' tuoi figliuoli li quali sono in te, e non lasciaranno in te pietra sopra pietra; imperò che non conoscesti il tempo della tua visitazione.
45 Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano,45 Ed entrando nel tempio, incominciò a cacciare coloro che vendevano e comperavano.
46 dicendo loro: «Sta scritto:
La mia casa sarà casa di preghiera.
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
46 E disse a loro: scritto è, che la mia casa sì è casa di orazione; e voi l' avete fatta spelonca di ladroni.
47 Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo;47 E stava continuamente nel tempio, e ammaestrava. Onde gli principi de' sacerdoti e gli Scribi e gli principi del popolo cercavano di ucciderlo.
48 ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.48 Ma non trovavano cosa alcuna, per la qual a lui potessero opponere meritamente; imperò che, udendolo, tutto il popolo stava ammirativo.