Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Geremia 17


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro,
è inciso con punta di diamante
sulla tavola del loro cuore
e sui corni dei loro altari.
1 Lo peccato di Giuda sì è scritto con istilo di ferro e in unghia di diamante; ed è scritto sopra la larghezza dello loro cuore, e nelli corni delli loro altari.
2 Così i loro figli ricorderanno
i loro altari e i loro pali sacri
presso gli alberi verdi, sui colli elevati,
2 E quando li loro figliuoli si ricorderanno delli loro altari e delli loro boschi e delli loro arbori fronduti nelli monti alti,
3 sui monti e in aperta campagna.
«I tuoi averi e tutti i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
come ricompensa per tutti i peccati
commessi in tutti i tuoi territori.
3 sacrificanti nel campo, la tua fortezza e li tuoi tesori e le tue alte cose e grandi darò in rubamento (imperò) per li peccati tuoi, per (tutti) li universi fini della terra.
4 Dovrai ritirare la mano
dall’eredità che ti avevo dato;
ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira,
che arderà sempre».
Così dice il Signore:
4 E sarai lasciata sola della tua ereditate la quale io ti diedi; e farò che tu servirai alli tuoi nimici nella terra la quale tu non sai; però che tu hai acceso lo fuoco nel mio furore, e arderà in eterno.
5 «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
5 Questo dice lo Signore Iddio: maledetto l' uomo il quale si confida nell' uomo, e pone la carne il braccio suo, e partesi col suo cuore da Dio.
6 Sarà come un tamerisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
6 E sarà come una erba sanza frutto nel deserto, e non vedrà quando sarà venuto lo bene; ma abiterà nel deserto in siccità, in terra di salsezza e sanza abitazione.
7 Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
7 Benedetto l' uomo il quale si confida in Dio, però che Iddio sarà sua fidanza.
8 È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti.
8 E sarà quasi come lo legno lo quale è trasplantato sopra l' acque, lo quale mette le sue radici (di fuori) allo umore; e non temerà quando verrà la state. E la sua foglia sarà verde, e nel tempo del secco non sarà sollecito, e di niuno tempo si rimarrà di fare frutto.
9 Niente è più infido del cuore
e difficilmente guarisce!
Chi lo può conoscere?
9 Lo cuore dell' uomo sì è reo, e non si puote cercare; e chi conoscerà quello?
10 Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori,
per dare a ciascuno secondo la sua condotta,
secondo il frutto delle sue azioni.
10 Lo Signore conosce li cuori, e prova le reni; il quale dae a ciascuno secondo la sua via, e secondo il frutto delle sue adinvenzioni.
11 È come una pernice che cova uova altrui,
chi accumula ricchezze in modo disonesto.
A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle
e alla fine apparirà uno stolto».
11 La pernice nutricò quello che non partorio; fece le ricchezze, ma non in giudicio; nel mezzo de' suoi dì abbandonerà quelle, e nel suo novissimo sarà sciocca.
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro santuario!
12 La sedia della gloria dell' altezza dal principio, lo luogo della nostra santificazion?;
13 O speranza d’Israele, Signore,
quanti ti abbandonano resteranno confusi;
quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,
perché hanno abbandonato
il Signore, fonte di acqua viva.
13 [espettazione] d' Israel, o Signore; tutti quelli che t'abbandonano (e che si partono da te) saranno confusi; e li partentisi da te, in terra saranno scritti; però che hanno lasciato lo Signore, il quale è vena d'acque a tutti li viventi.
14 Guariscimi, Signore, e guarirò,
salvami e sarò salvato,
poiché tu sei il mio vanto.
14 O Signore, sana me, e sarò sanato; e salva me, e sarò salvo; però che tu se' la mia gloria.
15 Essi mi dicono:
«Dov’è la parola del Signore?
Si compia finalmente!».
15 Ecco loro dicono a me: dov'è la parola di Dio? Vegna.
16 Io non ho insistito presso di te per la sventura
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai.
Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.
16 Ed io, seguitante te pastore, non mi sono turbato; e non desiderai lo di dell' uomo, tu sai. Quello ch' è uscito delle mie labbra (cioè della mia. bocca) sempre fu diritto nel tuo conspetto.
17 Non essere per me causa di spavento,
tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
17 Non mi sia tu in paura; tu se' mia speranza nel dì della afflizione.
18 Siano confusi i miei avversari, non io,
si spaventino loro, non io.
Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili due volte.
18 Sieno confusi quelli che persèguitano me, e non sia confuso io; temano egli, e non tema io; mena sopra loro lo dì della afflizione, e tritagli (e rompili) con duplice contrizione.
19 Il Signore mi disse: «Va’ a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme.19 Questo dice Iddio a me: va, e sta nella porta de' figliuoli del populo, per la quale entrano i figliuoli di Giuda ed escono, e in tutte le porte di Ierusalem.
20 Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte.20 E dirai a loro: o re di Giuda, udite le parole di Dio, e tutta la Giudea, e tutti quelli che àbitano in Ierusalem, e quelli che entrano per queste porte.
21 Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall’introdurlo per le porte di Gerusalemme.21 Questo dice lo Signore Iddio: guardate l'anime vostre, e non vogliate portare li pesi nel dì del sabbato, e non le metterete per le porte di lerusalem.
22 Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri.22 E non fate uscire i carichi delle vostre case nel dì del sabbato, e non farete ogni opera; santificate lo sabbato, sì come io comandai alli vostri padri.
23 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione.23 E non udirono, e non inchinarono i loro orecchi; ma indurarono i loro colli, acciò che non mi udissono, e acciò che non avessono la disciplina.
24 Se mi ascolterete sul serio – oracolo del Signore –, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro,24 E se voi udirete me, sarà così, dice Iddio, che voi non portiate li carichi per le porte di questa città nel dì del sabbato, che voi non facciate in quel di ogni opéra.
25 entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre.25 Per le porte di questa città entreranno re e principi, sedenti sopra la sedia di David e salenti sopra li carri e sulli cavalli, elli e li loro prìncipi, uomini di Giuda, e abitatori [di Ierusalem]; e questa città sarà abitata in sempiterno.
26 Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore.26 E verranno delle cittadi di Giuda e del circuito di Ierusalem e della terra di Beniamin, e dei campi e delli monti e [del mezzodi], portanti olocausti e sacrificii e bestie (di Nazaret) per sacrificio, e incenso; e daranno offerta nella casa di Dio.
27 Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».27 E se voi non udirete [me], che voi santifichiate il dì del sabbato, e non portiate il carico, e che voi non mettiate per le porte di Ierusalem il dì del sabbato, accenderò il fuoco nelle sue porte, e divorerà le case di Ierusalem, e non si spegnerà (mai in sempiterno).