Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Levitico 6


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1Il Signore parlò a Mosè e disse:2«Da’ quest’ordine ad Aronne e ai suoi figli: “Questa è la legge per l’olocausto. L’olocausto rimarrà acceso sul braciere sopra l’altare tutta la notte, fino al mattino; il fuoco dell’altare sarà tenuto acceso.3Il sacerdote, indossata la tunica di lino e vestiti i calzoni di lino sul suo corpo, toglierà la cenere, dopo che il fuoco avrà consumato l’olocausto sopra l’altare, e la deporrà al fianco dell’altare.4Poi, spogliatosi delle vesti e indossatene altre, porterà la cenere fuori dell’accampamento, in un luogo puro.5Il fuoco sarà tenuto acceso sull’altare e non lo si lascerà spegnere; il sacerdote vi brucerà legna ogni mattina, vi disporrà sopra l’olocausto e vi brucerà sopra il grasso dei sacrifici di comunione.6Il fuoco deve essere sempre tenuto acceso sull’altare, senza lasciarlo spegnere.
7Questa è la legge dell’oblazione. I figli di Aronne la presenteranno al Signore, dinanzi all’altare.8Il sacerdote preleverà una manciata di fior di farina, con il suo olio e con tutto l’incenso che è sopra l’oblazione, e la farà bruciare sull’altare come profumo gradito, in suo memoriale in onore del Signore.9Aronne e i suoi figli mangeranno quello che rimarrà dell’oblazione; lo si mangerà senza lievito, in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno.10Non si cuocerà con lievito; è la parte che ho loro assegnata delle offerte a me bruciate con il fuoco. È cosa santissima, come il sacrificio per il peccato e il sacrificio di riparazione.11Ogni maschio tra i figli di Aronne potrà mangiarne. È un diritto perenne delle vostre generazioni sui sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Tutto ciò che verrà a contatto con queste cose sarà santo”».
12Il Signore parlò a Mosè e disse:13«Questa è l’offerta che Aronne e i suoi figli presenteranno al Signore il giorno in cui riceveranno l’unzione: un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera.14Essa sarà preparata con olio, nella teglia: la porterai ben stemperata; la presenterai a pezzi, come profumo gradito in onore del Signore.15Il sacerdote che, tra i figli di Aronne, sarà stato consacrato per succedergli, farà questa offerta; è una prescrizione perenne: sarà bruciata tutta in onore del Signore.16Ogni oblazione del sacerdote sarà bruciata tutta; non se ne potrà mangiare».
17Il Signore parlò a Mosè e disse:18«Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Questa è la legge del sacrificio per il peccato. Nel luogo dove si scanna l’olocausto sarà scannata davanti al Signore la vittima per il peccato. È cosa santissima.19Il sacerdote che l’avrà offerta come sacrificio per il peccato, potrà mangiarla; dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno.20Tutto ciò che verrà a contatto con la sua carne sarà santo; se parte del suo sangue schizza sopra una veste, laverai il lembo macchiato di sangue in luogo santo.21Ma il vaso di terra, che sarà servito a cuocerla, sarà spezzato; se è stata cotta in un recipiente di bronzo, questo sarà strofinato bene e sciacquato con acqua.22Tra i sacerdoti ogni maschio ne potrà mangiare. È cosa santissima.23Ma ogni offerta per il peccato, il cui sangue verrà portato nella tenda del convegno, per il rito espiatorio nel santuario, non dovrà essere mangiata; essa sarà bruciata nel fuoco.

Note:

Lv 6:I cc 1-5 trattavano i sacrifici dal punto di vista della materia del sacrificio. I cc 6-7 lo fanno dal punto di vista delle funzioni e dei diritti del sacerdozio.

Lv 6,2:Secondo Ez 46,13-15 , l'olocausto perpetuo comporta solo un sacrificio quotidiano, il mattino; ciò è conforme all'uso dell'epoca monarchica. Cf. 2Re 16,15 , che distingue l'olocausto del mattino dalla semplice oblazione della sera (cf. 1Re 18,29). Secondo Es 29,38-42 e Nm 28,3-8 , deve esserci un olocausto al mattino e un altro alla sera. Qui l'olocausto del mattino è prescritto nel v 5: quello della sera è implicato dal v 2b, ma questa frase maldestra sembra essere un'aggiunta. Il fuoco perpetuo dell'altare significa la continuità del culto; confrontare il luminare perpetuo (Lv 24,2-4).

Lv 6,12:I vv. 12-16, assenti dal codice alessandrino, si riferiscono ai riti di investitura (cf. Lv 8,26; Lv 9,4) e interrompono il rituale comune.

Lv 6,16:Il sacerdote non può fare un'offerta e riceverla: L'idea è più di un debito verso Dio che di una partecipazione alla vita divina come per il sacrificio di comunione (Lv 3,1s; Lv 7,10s ; cf. Lv 7,28-34).

Lv 6,22:Il sacrificio per il peccato di un uomo del popolo non può essere consumato da colui che lo offre, la cui colpevolezza non è ancora espiata (cf. Lv 4,12+), ma i sacerdoti possono mangiarne. La regola è la stessa per il sacrificio di riparazione (Lv 7,6; Lv 7,8-10).