Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Levitico 13


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:1 Parlò Iddio a Moisè e ad Aaron, e disse loro: ·
2 «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.2 L'uomo a cui nascerà nella carne e nella cotica diversi colori, ovvero apostema, ovver qualche cosa lucente, cioè di specie di lepra, sarà menato ad Aaron, ovver ad uno de' suoi figliuoli.
3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo: se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare come incavata rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell’uomo impuro.3 Ed egli, quando vedrà la lepra nella pelle, o peli mutati in bianco, e che siano la pelle e la carne in quella parte più umili, specie è di lepra; e all'arbitrio suo lo faccia separare.
4 Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare incavata rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga.4 Ma se nella pelle fosse alcuno lucente colore, e di ciò non fosse più umile la carne in quella parte che nell'altra, e i peli nel colore consueto, lo sacerdote lo richiuderà per sette di.
5 Al settimo giorno il sacerdote l’esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri sette giorni.5 E poi considererà se è peggiorato; e se la lepra non cresce, e non passerà nella cotica i primi termini, richiuderallo altri sette dì.
6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo: se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell’uomo puro; è una pustola. Quello si laverà le vesti e sarà puro.6 E lo settimo dì lo guarderà; e se (non peggiora e starà pure a quello modo, e se) la lepra sarà più oscura, e non crescerà nella cotica, il sacerdote lo libererà, però che è rogna; e quello uomo laverà le vestimenta sue, e sarà mondo.
7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote:7 E poscia che lo sacerdote l'avrà liberato, se la lepra cresce, sarà menato allo sacerdote,
8 il sacerdote l’esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è lebbra.
8 e sarà messo fra li leprosi.
9 Se qualcuno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto dal sacerdote,9 E se manifesto sarà l'uomo esser leproso, sarà menato al sacerdote.
10 ed egli lo esaminerà: se vedrà che sulla pelle c’è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,10 E vedrà lui. E se nella pelle vedrà imbiancato, e lo pelo mutato, e quella carne apparirà viva,
11 è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non c’è bisogno che lo tenga ancora isolato, perché certo è impuro.11 sarà giudicata antichissima lepra, e (sarà) in nata nella pelle. E lo sacerdote lo condannerà (perciò che lepra è), e non lo recluderà, però che chia ramente si vede che è immondizia.
12 Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi,12 Ma se l'uomo avesse quello colore in tutta la persona, che nella faccia, dal capo insino ai piedi, tutto quello che si vede,
13 questi lo esaminerà e, se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro l’individuo affetto dal morbo: essendo tutto bianco, è puro.13 considererà lo sacerdote; e non sarà reputata lepra, perciò quello colore è naturale cosa; ed imperciò sarà liberato.
14 Ma quando apparirà in lui carne viva, allora sarà impuro.14 Quando apparisce in lui la carne viva,
15 Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà impuro: la carne viva è impura; è lebbra.15 lo sacerdote lo giudicherà fra li immondi, e fra li immondi sarà reputato. Vero è che se avesse la carne viva, e fosse di lepra maculata, sarà messo fra li leprosi.
16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà:16 E se tornasse in bianco, e avrà coperto tutto l'uomo,
17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga; è puro.
17 lo sacerdote porrà mente (dal capo a' piedi; e se sarà così), sarà giudicato per mondo.
18 Se qualcuno ha avuto sulla pelle del corpo un’ulcera che sia guarita18 La carne e la pelle, nella quale sarà nata piaga e sanata,
19 e poi, sul luogo dell’ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianco-rossastra, quel tale si mostrerà al sacerdote,19 e nel luogo della piaga la cicatrice apparerà bianca ovver rosseggiante, sarà l'uomo menato al prete.
20 il quale l’esaminerà e se vedrà che la macchia è infossata rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra che è scoppiata nell’ulcera.20 E s'egli vede in quello luogo la carne più molle, e li peli mutati in bianchezza, giudicherallo contaminato, perciò che lepra è.
21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non appare infossata rispetto alla pelle, ma che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.21 Ma se il pelo non è mutato, e la carne della cicatrice è scura, e fosse siccome è quella da lato, lo sacerdote lo rinchiuderà per sette dì.
22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.22 E se quelle bolle crescono, giudicherallo leproso.
23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà puro.
23 Ma se vi stesse la margine come prima, sarà liberato.
24 Oppure, se qualcuno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca,24 La carne e la cotica, che fosse arsa dal fuoco, e la margine rimanesse bianca o rossa,
25 il sacerdote l’esaminerà: se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare incavata rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.25 lo sacerdote lo debba guardare: s'ell ' è voltata in bianchezza, e se quello luogo sarà più umile (cioè molle) che altro, giudicherallo contaminato; perciò che nella margine sì è nata la lepra.
26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c’è pelo bianco nella macchia e che essa non è infossata rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.26 Ma se li peli non sono mutati, e la carne non è più molle che altrove, sarà occultamente specie di lepra; e lo sacerdote lo rinchiuderà sette dì.
27 Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.27 E se lo settimo dì vedrà che la lepra sia uscita nella pelle, sarà giudicato leproso.
28 Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un gonfiore dovuto a bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.
28 E se la carne si starà nel suo luogo non troppo rossa, sarà per l'arditura dinnanzi; e perciò sarà liberato, però che è proceduto dal fuoco.
29 Se un uomo o una donna ha una piaga sul capo o sul mento,29 L'uomo o la donna a cui nascerà nel capo o nella barba la lepra, sarà menato al prete.
30 il sacerdote esaminerà la piaga: se riscontra che essa è incavata rispetto alla pelle e che vi è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è tigna, lebbra del capo o del mento.30 E se la carne è in quello luogo più molle che altro, e il pelo sarà biondo e più sottile che non suole essere, sì sarà specie di lepra; però ch' el l'è lepra di capo o di barba.
31 Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è incavata rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni la persona affetta da tigna.31 E s'egli vederae la carne fatta come l'altra carne, e lo capello nero, (il prete) lo richiuderà sette dì.
32 Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non vi è pelo gialliccio e che la tigna non appare incavata rispetto alla pelle,32 E lo settimo dì lo guarderà. E se la carne e lo pelo istà in quello medesimo modo, e il luogo della piaga sarà eguale all'altra carne,
33 quella persona si raderà, ma non raderà il luogo dove è la tigna; il sacerdote la terrà isolata per altri sette giorni.33 sarà raso l'uomo, senza il luogo della macula; e rinchiuderallo il prete altri sette dì.
34 Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna: se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare incavata rispetto alla pelle, il sacerdote la dichiarerà pura; quella persona si laverà le vesti e sarà pura.
34 E se ancora non si muta, e la carne non sarà più molle dell' altra, mondato sarà; e laverà le vestimenta sua, e sarà mondo.
35 Ma se, dopo che sarà stata dichiarata pura, la tigna si allargherà sulla pelle,35 E se dopo a questa mondazione la macula cresce nella pelle,
36 il sacerdote l’esaminerà: se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non starà a cercare se vi è il pelo giallo; quella persona è impura.36 non cerchi più, se lo capello sii fatto biondo; però che apertamente egli è immondo (cioè macolato).
37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quella persona è pura e il sacerdote la dichiarerà tale.
37 Ma se sta in quello modo la macola, e lo capillo nero sarà, sappi che l'uomo è sanato; e sicuramente lo pronunci mondo.
38 Se un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche,38 E all'uomo e alla donna, che apparirà nella pelle rossore,
39 il sacerdote le esaminerà: se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un’eruzione cutanea; quella persona è pura.
39 ragguardilo lo prete; e s'egli vedrà una bianchezza oscura e lucida nella pelle, sappi non esser lepra, ma macula di color bianco, e l'uomo esser mondo.
40 Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è puro.40 L'uomo a cui caderanno i capelli, cioè calvo, sano sarà.
41 Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è puro.41 E se nella fronte caderanno i peli, calvo di dietro e mondo sarà.
42 Ma se sulla parte calva del cranio o della fronte appare una piaga bianco-rossastra, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte;42 Ma se nella calvizia sua dinnanzi o di dietro nascerà bianco o rosso,
43 il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco-rossastro, simile alla lebbra della pelle del corpo,43 e il prete il vederà, giudicherallo; chè senza dubbio quella sì è lepra, la quale sì è nata nella calvizia.
44 quel tale è un lebbroso; è impuro e lo dovrà dichiarare impuro: il male lo ha colpito al capo.
44 Chiunque sarà macolato di lepra, e sarà se parato dal comandamento del sacerdote,
45 Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”.45 avrà vestimenta dai lati aperte (sotto le braccia), lo capo ignudo e la bocca coperta; e chiame rassi contaminato (e immondo).
46 Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento.
46 Ogni tempo che sarà leproso e immondo, solo abiterà fuori delle castella.
47 Quando apparirà una macchia di lebbra su una veste di lana o di lino,47 Lo vestimento di lino o di lana, lo quale avrà avuta la lepra
48 nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di cuoio,48 nell'ordimento del panno e nella trama, ovver di qualunque altra pelle sia fatto,
49 se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al sacerdote.49 se sarà lo vestimento infetto di macula bianca ovver rossa, sarà reputata lepra; e sia dimostrato allo sacerdote;
50 Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni l’oggetto che ha la macchia.50 lo qual, considerata, lo recluderà sette dì.
51 Al settimo giorno esaminerà la macchia: se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull’oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa impura.51 E lo dì settimo un' altra volta lo guardi; se troverà ch' ella sia cresciuta, sarà lepra perseverante; e giudicherà lo vestimento contaminato, e tutto quello dove tal macula si troverà.
52 Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle sul quale è la macchia; poiché è lebbra maligna, saranno bruciati nel fuoco.52 E però s'abbruci al fuoco.
53 Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio,53 E se vedrà non essere cresciuta,
54 il sacerdote ordinerà che si lavi l’oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per altri sette giorni.54 comanderà; e laveranno quella parte dello vestimento dove era la lepra; e racchiuderallo anco sette altri dì.
55 Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata lavata: se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto impuro; lo brucerai nel fuoco: vi è corrosione, sia sul diritto sia sul rovescio dell’oggetto.55 E se dopo questo vederà la faccia sua prima non esser ritornata, e non esser cresciuta la lepra, lo giudicherà immondo, e (lo vestimento) abbrucerà; però che la lepra è infusa sopra la superficie dello vestimento, ovver per tutto.
56 Se il sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, si è attenuata, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto.56 Ma se lo luogo della lepra sarà dubbio, dopo che lo vestimento è lavato, rompa quella parte macolata, e lievila dallo sodo.
57 Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull’oggetto di cuoio, è un’eruzione in atto; brucerai nel fuoco l’oggetto su cui è la macchia.57 E se dopo questo apparirà in quelli luoghi che prima erano immaculati, la è lepra volatile e instabile, e debbesi abbruciare al fuoco.
58 La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà puro.58 S'ella cesserà, laverà quelle che sono nette la seconda volta, e saranno monde.
59 Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli puri o impuri».
59 Questa è la legge [ della lepra ] dello vestimento di lana ovver di lino ordito e tramato, e di ogni veste di pelle, per che modo si de' mondare, ovver contaminare.