Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Siracide 18


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.
1 Qui vivet in æternum creavit omnia simul.
Deus solus justificabitur,
et manet invictus rex in æternum.
2 Il Signore soltanto è riconosciuto giusto
e non c’è altri al di fuori di lui.
2 Quis sufficit enarrare opera illius ?
3 Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
3 quis enim investigabit magnalia ejus ?
4 A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può esplorare le sue grandezze?
4 virtutem autem magnitudinis ejus quis enuntiabit ?
aut quis adjiciet enarrare misericordiam ejus ?
5 La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
5 Non est minuere neque adjicere,
nec est invenire magnalia Dei.
6 Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
6 Cum consummaverit homo, tunc incipiet :
et cum quieverit, aporiabitur.
7 Quando l’uomo ha finito, allora comincia,
quando si ferma, allora rimane perplesso.
7 Quid est homo ? et quæ est gratia illius ?
et quid bonum aut quid nequam illius ?
8 Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
8 Numerus dierum hominum, ut multum centum anni,
quasi gutta aquæ maris deputati sunt :
et sicut calculus arenæ, sic exigui anni in die ævi.
9 Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti,
ma il sonno eterno di ognuno è imprevedibile a tutti.
9 Propter hoc patiens est Deus in illis,
et effundit super eos misericordiam suam.
10 Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia,
così questi pochi anni in un giorno dell’eternità.
10 Vidit præsumptionem cordis eorum, quoniam mala est :
et cognovit subversionem illorum, quoniam nequam est.
11 Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
11 Ideo adimplevit propitiationem suam in illis,
et ostendit eis viam æquitatis.
12 Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.
12 Miseratio hominis circa proximum suum :
misericordia autem Dei super omnem carnem.
13 La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
13 Qui misericordiam habet, docet et erudit
quasi pastor gregem suum.
14 Ha pietà di chi si lascia istruire
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.
14 Miseretur excipientis doctrinam miserationis,
et qui festinat in judiciis ejus.
15 Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri
e a ogni dono parole amare.
15 Fili, in bonis non des querelam,
et in omni dato non des tristitiam verbi mali.
16 La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è migliore del dono.
16 Nonne ardorem refrigerabit ros ?
sic et verbum melius quam datum.
17 Ecco, una parola non vale più di un dono ricco?
Ambedue si trovano nell’uomo caritatevole.
17 Nonne ecce verbum super datum bonum ?
sed utraque cum homine justificato.
18 Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell’invidioso fa lacrimare gli occhi.
18 Stultus acriter improperabit :
et datus indisciplinati tabescere facit oculos.
19 Prima di parlare, infórmati,
cùrati ancor prima di ammalarti.
19 Ante judicium para justitiam tibi,
et antequam loquaris, disce.
20 Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
20 Ante languorem adhibe medicinam :
et ante judicium interroga teipsum,
et in conspectu Dei invenies propitiationem.
21 Umìliati, prima di cadere malato,
e quando hai peccato, mostra pentimento.
21 Ante languorem humilia te,
et in tempore infirmitatis ostende conversationem tuam.
22 Nulla ti impedisca di soddisfare un voto al tempo giusto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
22 Non impediaris orare semper,
et ne verearis usque ad mortem justificari,
quoniam merces Dei manet in æternum.
23 Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
23 Ante orationem præpara animam tuam,
et noli esse quasi homo qui tentat Deum.
24 Ricòrdati della collera nei giorni della fine,
del tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te.
24 Memento iræ in die consummationis,
et tempus retributionis in conversatione faciei.
25 Ricòrdati della carestia nel tempo dell’abbondanza,
della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza.
25 Memento paupertatis in tempore abundantiæ,
et necessitatum paupertatis in die divitiarum.
26 Dal mattino alla sera il tempo cambia,
tutto è effimero davanti al Signore.
26 A mane usque ad vesperam immutabitur tempus,
et hæc omnia citata in oculis Dei.
27 Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa,
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
27 Homo sapiens in omnibus metuet,
et in diebus delictorum attendet ab inertia.
28 Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e rende omaggio a colui che la trova.
28 Omnis astutus agnoscit sapientiam,
et invenienti eam dabit confessionem.
29 Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.
29 Sensati in verbis et ipsi sapienter egerunt,
et intellexerunt veritatem et justitiam,
et impluerunt proverbia et judicia.
30 Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
30 Post concupiscentias tuas non eas,
et a voluntate tua avertere.
31 Se ti concedi lo sfogo della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.
31 Si præstes animæ tuæ concupiscentias ejus,
faciat te in gaudium inimicis tuis.
32 Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
32 Ne oblecteris in turbis nec in modicis :
assidua enim est commissio illorum.
33 Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti,
quando non hai nulla nella borsa,
perché sarà un’insidia alla tua propria vita.
33 Ne fueris mediocris in contentione ex f?nore,
et est tibi nihil in sacculo :
eris enim invidus vitæ tuæ.