Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Siracide 16


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Non desiderare molti figli buoni a nulla,
non rallegrarti dei figli che sono empi.
1 Non ti allegrare nelli figliuoli rei, s' egli multiplicheranno; non ti dilettare sopra loro, se il timore di Dio non è con loro.
2 Siano pur molti, non gioire
se sono privi del timore del Signore.
2 Non credere nella vita loro, e non guardare nelle loro fatiche.
3 Non contare sulla loro giovane età
e non confidare nel loro numero,
perché tu gemerai per un dolore prematuro
e d’improvviso conoscerai la loro fine;
poiché è preferibile uno a mille
e morire senza figli che averne di empi.
3 Migliore è uno che tema Iddio, che mille rei figliuoli.
4 La città sarà ripopolata per opera di un solo saggio,
mentre la stirpe degli iniqui verrà distrutta.
4 Più utile è morire sanza figliuoli, che lasciarli rei e malvagi.
5 Il mio occhio ha visto molte cose simili,
il mio orecchio ne ha sentite anche di più gravi.
5 La patria fia abitata da uno savio; e fia abbandonata da tre cattivi.
6 Nell’assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l’ira.
6 Molte altre cose vidde l'occhio mio, e più fatti di questi udie l'orecchio mio.
7 Egli non perdonò agli antichi giganti,
che si erano ribellati per la loro forza.
7 Il fuoco arderae nella sinagoga delli peccanti, e l'ira arderae nella gente incredibile.
8 Non risparmiò i concittadini di Lot,
che egli aveva in orrore per la loro superbia.
8 Li antichi giganti non adorarono per li peccati loro, i quali furono distrutti confidandosi nella loro forza.
9 Non ebbe pietà di un popolo maledetto,
che fu scacciato per i suoi peccati.
Tutto questo egli fece a nazioni dal cuore duro
e per il numero dei suoi santi non fu consolato.
9 E Dio non perdonò loro per che fussono in altrui terra; ma percosseli e maledisseli per la superbia del loro parlare.
10 Così trattò i seicentomila fanti
che avevano congiurato per la durezza del loro cuore.
Flagellando, avendo pietà, percuotendo, guarendo,
il Signore ha custodito nella pietà e nell’istruzione.
10 Non ebbe misericordia di loro, uccidendo tutta quella gente che si esaltava nelli loro peccati.
11 Ci fosse anche un solo uomo di dura cervice,
sarebbe inaudito se restasse impunito,
poiché in lui c’è misericordia e ira,
potente quando perdona e quando riversa la sua ira.
11 E sì come di secento milia pedoni, ch' essi radunarono nella durizia del cuore suo; e se uno solo ne fosse issuto superbo, maraviglia sarebbe stato s'elli fosse scampato (sanza essere punito).
12 Tanto grande è la sua misericordia, quanto grande il suo rimprovero;
egli giudicherà l’uomo secondo le sue opere.
12 Misericordia ed ira è con lui; potente è la biastemma e spandente l'ira.
13 Non sfuggirà il peccatore con la sua preda,
né la pazienza del giusto sarà delusa.
13 Secondo la misericordia sua, così fia lo castigamento; l' uomo è giudicato secondo le opere sue.
14 Egli riconoscerà ogni atto di misericordia,
ciascuno riceverà secondo le sue opere.
14 Lo peccatore non scamperà nella rapina, eziandio se la sofferenza indugerae coloro che fanno misericordia.
15 Il Signore ha indurito il faraone perché non lo riconoscesse,
perché fossero note le sue opere sotto il cielo.
15 Ogni misericordia farà luogo [a ciascuno] secondo li meriti delle opere sue, e secondo lo intendimento della peregrinazione sua.
16 A tutta la creazione la sua misericordia è manifesta,
ha dispensato la luce e le tenebre agli uomini.
16 Non dire: io mi nasconderoe da Dio, e chi Idi cielo si ricorderae di me?
17 Non dire: «Mi nasconderò al Signore!
Lassù chi si ricorderà di me?
Fra tanta gente non sarò riconosciuto,
chi sarò io in mezzo a una creazione immensa?».
17 Io non sarò conosciuto nel grande popolo; o che è l'anima mia in tante innumerabili creature?
18 Ecco il cielo e il cielo dei cieli,
l’abisso e la terra sussultano quando egli appare.
Tutto l’universo è stato creato ed esiste per la sua volontà.
18 Ecco il cielo [e i cieli] delli cieli, il mare e tutta la terra, e quelle cose che sono in essa si commoveranno nel conspetto suo.
19 Anche i monti e le fondamenta della terra
tremano di spavento quando egli li scruta.
19 Li monti e insiememente li colli e le fondamenta della terra, quando Iddio li guaterae, per la paura si dibatteranno.
20 Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi presta attenzione?
20 E in tutte queste cose è cuore sanza sentimento; e ogni cuore è inteso da colui.
21 Come un uragano che l’uomo non vede,
così molte sue opere sono nascoste.
21 Or chi intende le vie di Dio? Chi intende la tempesta, la quale non vede l'occhio dell' uomo?
22 «Chi annuncerà le sue opere di giustizia?
O chi aspetterà? L’alleanza infatti è ancora lontana,
e il rendiconto di tutto sarà solo alla fine».
22 Molte sue opere sono ascose a noi; ma chi annunzierà le opere della sua giustizia? Or chi lo sosterrà? Da lungi è il testamento d' alquanti; e la domanda delli uomini è in finire.
23 Queste cose pensa chi ha il cuore meschino;
lo stolto, che si lascia ingannare, pensa sciocchezze.
23 Colui che diminuisce nel suo cuore pensa cose vane; e l'uomo sciocco ed errante pensa le cose stolte.
24 Ascoltami, figlio, e impara la scienza,
e nel tuo cuore tieni conto delle mie parole.
24 Odimi, figliuolo, e appara la disciplina del senno; e nel cuore tuo attendi le mie parole.
25 Manifesterò con ponderazione la dottrina,
con cura annuncerò la scienza.
25 E parlerotti con ammaestramento e dirittura, e cercaroe di narrarti sapienza; e alle parole mie attendi col cuore tuo, e dicoti in dirittura li spiriti della virtude, che Iddio pose nelle opere sue dal cominciamento, e nella veritade dico la scienza sua.
26 Quando il Signore da principio creò le sue opere,
dopo averle fatte ne distinse le parti.
26 E nel giudicio di Dio furono le opere sue dal principio; dalla formazione degli uomini distinse la loro parte, e li cominciamenti disse nelle genti sue.
27 Ordinò per sempre le sue opere
e il loro dominio per le generazioni future.
Non soffrono né fame né stanchezza
e non interrompono il loro lavoro.
27 Adornò in eterno le opere di coloro; nè ebbono fame, nè lavorarono, e non cessarono delle opere sue.
28 Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno alla sua parola.
28 Ciascuno non angoscerae il prossimo suo infino nel secolo.
29 Dopo ciò il Signore guardò alla terra
e la riempì dei suoi beni.
29 Non essere incredibile alla parola sua.
30 Ne coprì la superficie con ogni specie di viventi
e questi ad essa faranno ritorno.
30 Dopo queste cose Iddio guardoe in terra, ed empiella de' suoi beni.
31 Ogni anima vitale denunzioe inanzi la faccia di colui, e ancora il ritornamento medesimo di coloro.