Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Iouse 14


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Hoc est quod possederunt filii Israël in terra Chanaan, quam dederunt eis Eleazar sacerdos, et Josue filius Nun, et principes familiarum per tribus Israël :1 Questo è quello che possedettono i figliuoli d'Israel nella terra di Canaan, la quale avea dato loro Eleazaro prete e Iosuè figliuolo di Nun e i principi delle famiglie, secondo le schiatte (de' figliuoli) d' Israel;
2 sorte omnia dividentes, sicut præceperat Dominus in manu Moysi, novem tribubus, et dimidiæ tribui.2 dividendo ogni cosa per sorte, siccome avea comandato Iddio Signore nella mano di Moisè, alle nove ischiatte e ad una metà della schiatta.
3 Duabus enim tribubus, et dimidiæ, dederat Moyses trans Jordanem possessionem : absque Levitis, qui nihil terræ acceperunt inter fratres suos :3 Imperò che alle due schiatte, e ad una metà della schiatta, avea dato possessione Moisè di là dal (fiume) Giordano, senza i Leviti i quali non presono nulla parte della terra (acquistata) tra' loro fratelli.
4 sed in eorum successerunt locum filii Joseph in duas divisi tribus, Manasse et Ephraim : nec acceperunt Levitæ aliam in terra partem, nisi urbes ad habitandum, et suburbana earum ad alenda jumenta et pecora sua.4 Ma in loro luogo succedettero (in eredità) i figliuoli di Iosef divisi in due tribù, Manasse ed Efraim; non pigliarono (nè ebbero) i Leviti (cioè i preti della schiatta di Levi) altra parte in terra, se non se cittadi ad abitare, e' borghi loro, per pascere i bestiami e le pecore loro.
5 Sicut præceperat Dominus Moysi, ita fecerunt filii Israël, et diviserunt terram.
5 Sì come avea comandato Iddio a Moisè, così fecero i figliuoli d' Israel, e divisono la terra.
6 Accesserunt itaque filii Juda ad Josue in Galgala, locutusque est ad eum Caleb filius Jephone Cenezæus : Nosti quid locutus sit Dominus ad Moysen hominem Dei de me et te in Cadesbarne.6 E andarono i figliuoli di Giuda a Iosuè in Galgala, e favellogli Caleb figliuolo di Iefone Cenezeo, e sì gli disse: tu sai quello che Iddio favellò (e disse) a Moisè, uomo di Dio, di me e di te in Cadesbarne.
7 Quadraginta annorum eram quando misit me Moyses famulus Domini de Cadesbarne, ut considerarem terram, nuntiavique ei quod mihi verum videbatur.7 Io avea (ed era di) XL anni, quando mi mandò Moisè, servo di Dio, di Cadesbarne, acciò ch' io considerassi (e riguardassi) la terra (di possessione), e io sì gli nunziai quello che mi pareva vero.
8 Fratres autem mei, qui ascenderant mecum, dissolverunt cor populi : et nihilominus ego secutus sum Dominum Deum meum.8 Ma i miei fratelli (e compagni) che vennero meco (sbigottirono ed) isciolsero il cuore (de' figliuoli d'Israel e) del popolo; e con tutto questo io seguitai Iddio Signore mio.
9 Juravitque Moyses in die illo, dicens : Terra, quam calcavit pes tuus, erit possessio tua, et filiorum tuorum in æternum : quia secutus es Dominum Deum meum.9 E giuroe Moisè in quel dì, dicendo: la terra, la quale calcò il tuo piede, sarà tua possessione e de' tuoi figliuoli in sempiterno; chè tu hai seguitato Iddio Signore mio.
10 Concessit ergo Dominus vitam mihi, sicut pollicitus est, usque in præsentem diem. Quadraginta et quinque anni sunt, ex quo locutus est Dominus verbum istud ad Moysen, quando ambulabat Israël per solitudinem : hodie octoginta quinque annorum sum,10 Ecco che Iddio m' hae concesso (e donata) vita, sì come mi promise, insino al dì d'oggi; e sono XLV anni, che Iddio disse (e favellò) cotesta parola a Moisè, quando Israel andava per la solitudine; e io sono oggi d' ottantacinque anni.
11 sic valens ut eo valebam tempore quando ad explorandum missus sum : illius in me temporis fortitudo usque hodie perseverat, tam ad bellandum quam ad gradiendum.11 E così mi sento, come io mi sentìa in quel tempo quando fui mandato a spiare (la terra di promessione); quella fortezza è in me, la quale era in quel tempo (insino ad oggi è meco), così a combattere come a salire.
12 Da ergo mihi montem istum, quem pollicitus est Dominus, te quoque audiente, in quo Enacim sunt, et urbes magnæ atque munitæ : si forte sit Dominus mecum, et potuero delere eos, sicut promisit mihi.12 Dàmmi adunque questo monte, il quale m' impromise Iddio Signore, udendo tu, e nel quale monte sono i giganti e le cittadi grandi e armate (e acconcie); se per avventura Iddio sì è meco, e sì le potrò ispegnere, sì come (Iddio) mi promise.
13 Benedixitque ei Josue, et tradidit ei Hebron in possessionem :13 E benedissegli Iosuè, e sì gli diede Ebron in possessione.
14 atque ex eo fuit Hebron Caleb filio Jephone Cenezæo usque in præsentem diem, quia secutus est Dominum Deum Israël.14 E poi dopo quello tempo fue Ebron di Caleb, figliuolo di Iefone Cenezeo (sempre) insino al dì d'oggi; imperò che andò dietro a Dio Signore d' Israel.
15 Nomen Hebron ante vocabatur Cariath Arbe : Adam maximus ibi inter Enacim situs est : et terra cessavit a præliis.15 E chiamavasi il nome d'Ebron in prima Cariat Arbe; il grande Adam (cioè il primo uomo) sì fu posto nella terra de' giganti; e poi si posò la terra delle battaglie.