Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Matthæum 6


font
VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Attendite ne justitiam vestram faciatis coram hominibus, ut videamini ab eis : alioquin mercedem non habebitis apud Patrem vestrum qui in cælis est.1 E attendete che il bene che voi fate, che non lo facciate dinanzi dagli uomini, per esser da loro veduti; imperò che non avreste niuna mercede dinanzi dal padre vostro che è in cielo.
2 Cum ergo facis eleemosynam, noli tuba canere ante te, sicut hypocritæ faciunt in synagogis, et in vicis, ut honorificentur ab hominibus. Amen dico vobis, receperunt mercedem suam.2 E quando adunque fai la elemosina, non voler sonare la tuba dinanzi a te, come fanno gl'ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, acciò siano onorati dalli uomini; in verità vi dico che questi hanno ricevuta la loro mercede.
3 Te autem faciente eleemosynam, nesciat sinistra tua quid faciat dextera tua :3 Ma quando fai la elemosina, fa che non sappia la tua man manca quel che fa la diritta,
4 ut sit eleemosyna tua in abscondito, et Pater tuus, qui videt in abscondito, reddet tibi.
4 acciò che la tua elemosina sia occulta; e il padre tuo, che ti vede in nascosto, tel meriterà.
5 Et cum oratis, non eritis sicut hypocritæ qui amant in synagogis et in angulis platearum stantes orare, ut videantur ab hominibus : amen dico vobis, receperunt mercedem suam.5 E quando orate, non sarete come li ipocriti li quali amano di esser veduti nelle sinagoghe e nei cantoni delle piazze dalli uomini; in verità vi dico ch' egli hanno ricevuta loro mercede.
6 Tu autem cum oraveris, intra in cubiculum tuum, et clauso ostio, ora Patrem tuum in abscondito : et Pater tuus, qui videt in abscondito, reddet tibi.6 Ma quando tu orerai, entra nella tua camera, e chiudi l'uscio, ed ôra al padre tuo secretamente; ed egli, che vede il secreto del tuo cuore, renderallo a te.
7 Orantes autem, nolite multum loqui, sicut ethnici, putant enim quod in multiloquio suo exaudiantur.7 E mentre che voi orate, non vogliate troppo parlare, come fanno li etnici (che sono Gentili); però. che pensano esser esauditi per il suo molto parlare.
8 Nolite ergo assimilari eis : scit enim Pater vester, quid opus sit vobis, antequam petatis eum.8 Non vogliate adunque assimigliarvi a loro; imperò che il padre vostro sa quel che vi bisogna prima che addimandate.
9 Sic ergo vos orabitis : Pater noster, qui es in cælis,
sanctificetur nomen tuum.
9 Adunque a tal modo voi orarete: Padre nostro, il qual sei in cielo, sia santificato il nome tuo.
10 Adveniat regnum tuum ;
fiat voluntas tua, sicut in cælo et in terra.
10 Venga il tuo regno; sia fatta la volontà tua, come in cielo, e in terra.
11 Panem nostrum supersubstantialem da nobis hodie,
11 A noi dà oggi il pane nostro sostanziale.
12 et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris.
12 E perdonaci li nostri debiti, come etiam noi perdoniamo ai debitori nostri.
13 Et ne nos inducas in tentationem,
sed libera nos a malo. Amen.
13 E non ci inducere nella tentazione, ma liberaci dal male.
14 Si enim dimiseritis hominibus peccata eorum : dimittet et vobis Pater vester cælestis delicta vestra.14 Se certo perdonerai agli uomini [i] loro peccato, etiam il vostro padre celeste vi perdonerà li vostri peccati.
15 Si autem non dimiseritis hominibus : nec Pater vester dimittet vobis peccata vestra.
15 Ma se voi non perdonerete agli uomini, e il vostro padre non vi perdonerà li vostri peccati.
16 Cum autem jejunatis, nolite fieri sicut hypocritæ, tristes. Exterminant enim facies suas, ut appareant hominibus jejunantes. Amen dico vobis, quia receperunt mercedem suam.16 Quando voi digiunate, non vogliate fare come li ipocriti tristi, li quali si contrafanno la faccia, per parere agli uomini, digiunatori; in verità vi dico ch' egli hanno ricevuta la loro mercede.
17 Tu autem, cum jejunas, unge caput tuum, et faciem tuam lava,17 E imperò, quando tu digiuni, ungi il capo tuo, e lava la faccia,
18 ne videaris hominibus jejunans, sed Patri tuo, qui est in abscondito : et Pater tuus, qui videt in abscondito, reddet tibi.
18 acciò che non appaia agli uomini digiunante, ma appaia al tuo padre il qual sta (in cielo) nascoso; e il padre tuo, che ti vede di nascoso, a te ne retribuirà.
19 Nolite thesaurizare vobis thesauros in terra : ubi ærugo, et tinea demolitur : et ubi fures effodiunt, et furantur.19 Non vogliate radunar tesoro in terra, dove sono ruchi e tarme che distruggono, e dove li ladroni il rubano e involano.
20 Thesaurizate autem vobis thesauros in cælo, ubi neque ærugo, neque tinea demolitur, et ubi fures non effodiunt, nec furantur.20 Ma tesorizzate e radunate il vostro tesoro in cielo, dove non è ruggine e tarme che distrugga e guasti, nè ladroni che rubano nè involano.
21 Ubi enim est thesaurus tuus, ibi est et cor tuum.21 Imperò [che] dove è il tesoro tuo, quivi è il cuore tuo.
22 Lucerna corporis tui est oculus tuus. Si oculus tuus fuerit simplex, totum corpus tuum lucidum erit.22 La lucerna del tuo corpo è l'occhio tuo; se il tuo occhio sarà semplice, tutto il tuo corpo sarà lucido.
23 Si autem oculus tuus fuerit nequam, totum corpus tuum tenebrosum erit. Si ergo lumen, quod in te est, tenebræ sunt : ipsæ tenebræ quantæ erunt ?23 Ma se l'occhio tuo sarà iniquo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se adunque il lume ch' è in te sono le tenebre, quante le tenebre vi saranno?
24 Nemo potest duobus dominis servire : aut enim unum odio habebit, et alterum diliget : aut unum sustinebit, et alterum contemnet. Non potestis Deo servire et mammonæ.24 Niuno puote servire a duoi signori; imperò che egli o averà l'uno in odio, e l'altro amerà; o l'uno defenderà, e l'altro dispregerà. E imperò voi non potete servire a Dio e alle ricchezze.
25 Ideo dico vobis, ne solliciti sitis animæ vestræ quid manducetis, neque corpori vestro quid induamini. Nonne anima plus est quam esca, et corpus plus quam vestimentum ?25 E imperò vi dico: non siate solleciti alla. vita vostra, che mangerete (nè che beverete) nè al corpo vostro di che il vestirete. Or non è l'anima vostra da più che il cibo, e il corpo vostro da più che il vestimento?
26 Respicite volatilia cæli, quoniam non serunt, neque metunt, neque congregant in horrea : et Pater vester cælestis pascit illa. Nonne vos magis pluris estis illis ?26 Guardate li uccelli del cielo, i quali non sèminano, e non mietono, e non radunano nel granaro; e non di meno il padre vostro celestiale li pasce. Or non sete voi maggior di loro, e di più valore?
27 Quis autem vestrum cogitans potest adjicere ad staturam suam cubitum unum ?27 Ma quale di voi è, che pensatamente puote aggiungere alla statura sua un cubito?
28 Et de vestimento quid solliciti estis ? Considerate lilia agri quomodo crescunt : non laborant, neque nent.28 Adunque de' vestimenti perchè sete così solliciti? Guardate li gigli del campo, come crescono; e' non lavorano, e non filano.
29 Dico autem vobis, quoniam nec Salomon in omni gloria sua coopertus est sicut unum ex istis.29 E imperò vi dico, che Salomone con tutta la sua gloria (e con tutta la sua possanza) non fu vestito così bene come il giglio.
30 Si autem fœnum agri, quod hodie est, et cras in clibanum mittitur, Deus sic vestit, quanto magis vos modicæ fidei ?30 Ma se il fieno del campo, il qual è oggi, e domani (si miete e) mettesi nel forno, Iddio lo veste, quanto maggiormente vestirà voi, gente di poca fede?
31 Nolite ergo solliciti esse, dicentes : Quid manducabimus, aut quid bibemus, aut quo operiemur ?31 E imperò non vogliate esser solliciti, dicendo: che mangeremo, o che beveremo, o di che vestiremo?
32 hæc enim omnia gentes inquirunt. Scit enim Pater vester, quia his omnibus indigetis.32 E imperò le genti cercano tutte queste cose; e il padre vostro sa bene che tutte queste cose vi sono di bisogno.
33 Quærite ergo primum regnum Dei, et justitiam ejus : et hæc omnia adjicientur vobis.33 Adunque in prima addomandate il regno di Dio e la giustizia; e tutte queste cose vi saranno aggiunte.
34 Nolite ergo solliciti esse in crastinum. Crastinus enim dies sollicitus erit sibi ipsi : sufficit diei malitia sua.34 Non vogliate adunque esser solliciti del giorno di domani; imperò che il giorno di domani a sè sarà sollicito; [basta] al giorno dalla sua malizia.