Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Matthæum 25


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Tunc simile erit regnum cælorum decem virginibus : quæ accipientes lampades suas exierunt obviam sponso et sponsæ.1 Allora sarà simile il regno de' cieli a dieci vergini, le quali accenseno le loro lampade, e uscirono contro al sposo e alla sposa.
2 Quinque autem ex eis erant fatuæ, et quinque prudentes :2 Ma le cinque di loro erano stolte, e le altre cinque erano (savie e) prudenti.
3 sed quinque fatuæ, acceptis lampadibus, non sumpserunt oleum secum :3 E quelle cinque stolte tolsero le loro cinque lampade, e non tolsero seco l'olio (nelle loro lampade).
4 prudentes vero acceperunt oleum in vasis suis cum lampadibus.4 Ma le savie portaro l' olio nelle vasa sue colle lampade.
5 Moram autem faciente sponso, dormitaverunt omnes et dormierunt.5 Ma aspettando a venire il sposo, queste (cinque) vergini si addormentorono.
6 Media autem nocte clamor factus est : Ecce sponsus venit, exite obviam ei.6 E (dormendo) levossi uno grido in su la mezza notte, dicendo: ecco che il sposo viene, (state suso e) andategli incontra.
7 Tunc surrexerunt omnes virgines illæ, et ornaverunt lampades suas.7 Allora levoronsi quelle (cinque) vergini (prudenti) e adornorono le loro lampade.
8 Fatuæ autem sapientibus dixerunt : Date nobis de oleo vestro, quia lampades nostræ extinguuntur.8 E quelle stolte dissero alle prudenti: dateci dell' olio vostro, imperò che le nostre lampade sono spente.
9 Responderunt prudentes, dicentes : Ne forte non sufficiat nobis, et vobis, ite potius ad vendentes, et emite vobis.9 Risposero quelle prudenti, e dissero andate a coloro che ne vendono, e compratene; imperò che il nostro non basterebbe a noi e a voi.
10 Dum autem irent emere, venit sponsus : et quæ paratæ erant, intraverunt cum eo ad nuptias, et clausa est janua.10 E intanto che andorono a comprare (dell' olio), venne il sposo; e quelle ch' erano apparecchiate (andorono ed) entrorono con lui alle nozze, e fu serrata la porta.
11 Novissime vero veniunt et reliquæ virgines, dicentes : Domine, domine, aperi nobis.11 E giungendo poi quelle cinque vergini stolte, (trovorono chiusa la porta), e dicevano: Signore, àprici.
12 At ille respondens, ait : Amen dico vobis, nescio vos.12 Ed egli rispose e disse a loro: in verità vi dico che io non vi conosco (e non so chi voi siate).
13 Vigilate itaque, quia nescitis diem, neque horam.
13 E imperò (vi dico:) vigilate, chè voi non sapete nè il giorno nè l'ora.
14 Sicut enim homo peregre proficiscens, vocavit servos suos, et tradidit illis bona sua.14 Così fu etiam uno uomo, il quale volendo andare in peregrinaggio alla lunga, chiamò li servi suoi, e dètte a loro de' suoi beni.
15 Et uni dedit quinque talenta, alii autem duo, alii vero unum, unicuique secundum propriam virtutem : et profectus est statim.15 E a uno dètte cinque talenti; e all' altro due, e all' altro uno, e a ciascheduno secondo la sua propria virtù (e disse a loro: accrescete); e andò al suo cammino.
16 Abiit autem qui quinque talenta acceperat, et operatus est in eis, et lucratus est alia quinque.16 Quel ch' ebbe cinque talenti, andò e guadagnò con quelli, altri cinque talenti.
17 Similiter et qui duo acceperat, lucratus est alia duo.17 Similmente quel ch' ebbe due, guadagnò altri due.
18 Qui autem unum acceperat, abiens fodit in terram, et abscondit pecuniam domini sui.18 Ma quel che prese uno, andò e sotterrollo (sotto terra), e nascose la moneta che gli avea data il suo signore.
19 Post multum vero temporis venit dominus servorum illorum, et posuit rationem cum eis.19 E dopo alcuno tempo tornò il signore di quelli servi, e fece la ragione con loro.
20 Et accedens qui quinque talenta acceperat, obtulit alia quinque talenta, dicens : Domine, quinque talenta tradidisti mihi, ecce alia quinque superlucratus sum.20 E cominciò innanzi a quel che aveva avuto cinque talenti. Allora quello servo gli rendè [altri] cinque talenti, e disse: signore tu mi dèsti cinque talenti, eccone altri cinque che io ho guadagnato con loro.
21 Ait illi dominus ejus : Euge serve bone, et fidelis : quia super pauca fuisti fidelis, super multa te constituam ; intra in gaudium domini tui.21 Disse allora il signore suo a lui: godi, servo buono e fedele; imperò che sopra poche cose tu sei stato fedele, sopra molte ti constituirò; entra nell'allegrezza del signore tuo.
22 Accessit autem et qui duo talenta acceperat, et ait : Domine, duo talenta tradidisti mihi, ecce alia duo lucratus sum.22 Etiam andò quel che aveva avuto due talenti, e disse: signore, tu mi dèsti due talenti, ecco ch' io ne ho guadagnato due altri.
23 Ait illi dominus ejus : Euge serve bone, et fidelis : quia super pauca fuisti fidelis, super multa te constituam ; intra in gaudium domini tui.23 E disseli il suo signore: godi, servo buono e fedele; imperò che sopra poche cose se' stato fedele, sopra molte ti ordinerò; entra nel gaudio del tuo signore.
24 Accedens autem et qui unum talentum acceperat, ait : Domine, scio quia homo durus es ; metis ubi non seminasti, et congregas ubi non sparsisti :24 Ma quello che aveva avuto uno talento andò, e disse: signore, io so che sei uomo crudele, che mieti dove non seminasti, e rauni dove non hai sparso.
25 et timens abii, et abscondi talentum tuum in terra : ecce habes quod tuum est.25 E temendo andai, e ho nascosto il tuo talento in terra; ecco che hai quel ch' è tuo.
26 Respondens autem dominus ejus, dixit ei : Serve male, et piger, sciebas quia meto ubi non semino, et congrego ubi non sparsi :26 E rispose il suo signore, e li disse: servo iniquo e pigro, tu sapevi ch' io mieto dove non seminai, e rauno dove non ho sparso.
27 oportuit ergo te committere pecuniam meam numulariis, et veniens ego recepissem utique quod meum est cum usura.27 Bisognò adunque che tu ponesti la mia pecunia alli usurarii; e io venendo arei certo ricevuto quel ch' è mio, con le usure.
28 Tollite itaque ab eo talentum, et date ei qui habet decem talenta :28 Di che togliete il talento da lui, e datelo a colui che ha dieci talenti.
29 omni enim habenti dabitur, et abundabit : ei autem qui non habet, et quod videtur habere, auferetur ab eo.29 Imperò che sarà dato a ognuno che ha, e abbonderà; ma a colui che non ha, etiam sara?li tolto quel che appare lui abbia.
30 Et inutilem servum ejicite in tenebras exteriores : illic erit fletus, et stridor dentium.
30 E gittate il disutile servo nelle tenebre inferiori; ivi sarà pianto e stridore di denti.
31 Cum autem venerit Filius hominis in majestate sua, et omnes angeli cum eo, tunc sedebit super sedem majestatis suæ :31 Ma quando verrà il Figliuolo dell' uomo nella sua maestà, e tutti gli angioli con lui, allora sederà sopra la sedia della sua maestà.
32 et congregabuntur ante eum omnes gentes, et separabit eos ab invicem, sicut pastor segregat oves ab hædis :32 E raduneransi dinanzi a lui tutte le genti; ed egli partirà l'uno dall' altro, come il pastore parte le pecore da' becchi.
33 et statuet oves quidem a dextris suis, hædos autem a sinistris.33 E ponerà le pecore dal lato diritto, e li becchi dal lato sinistro.
34 Tunc dicet rex his qui a dextris ejus erunt : Venite benedicti Patris mei, possidete paratum vobis regnum a constitutione mundi :34 E allora dirà il re a coloro che fieno dal lato diritto: venite, benedetti dal Padre mio, a possedere il regno che v'è stato apparecchiato insino [dal tempo] che il mondo fu fatto.
35 esurivi enim, et dedistis mihi manducare : sitivi, et dedistis mihi bibere : hospes eram, et collegistis me :35 Imperò ch' io ebbi fame, e destimi a mangiare; ebbi sete, e destimi a bevere; fui peregrino, e voi mi albergaste.
36 nudus, et cooperuistis me : infirmus, et visitastis me : in carcere eram, et venistis ad me.36 Era nudo, e voi vestistemi, fui in prigione e visitaste me.
37 Tunc respondebunt ei justi, dicentes : Domine, quando te vidimus esurientem, et pavimus te : sitientem, et dedimus tibi potum ?37 Allora risponderanno li giusti, e diranno: Signore, quando ti vedemmo avere fame, e demmoti da mangiare; e quando ti vedemmo assetato, e demmoti da bevere?
38 quando autem te vidimus hospitem, et collegimus te : aut nudum, et cooperuimus te ?38 E quando fosti forestiero, e (peregrino) albergammoti; e quando ti vedemmo nudo, e vestimmoti?
39 aut quando te vidimus infirmum, aut in carcere, et venimus ad te ?39 O quando ti vedemmo infermo, o in prigione, e visitammoti?
40 Et respondens rex, dicet illis : Amen dico vobis, quamdiu fecistis uni ex his fratribus meis minimis, mihi fecistis.40 Allora risponderà il re, e dirà a loro: in verità vi dico, che quando voi lo faceste a uno di questi miei minimi fratelli, voi il faceste a me.
41 Tunc dicet et his qui a sinistris erunt : Discedite a me maledicti in ignem æternum, qui paratus est diabolo, et angelis ejus :41 E poi dirà a quelli che sono dal lato manco: andate, maledetti, nel fuoco eternale, il qual è preparato al diavolo e alli suoi angioli.
42 esurivi enim, et non dedistis mihi manducare : sitivi, et non dedistis mihi potum :42 Imperò ch' io ebbi fame, e non mi dèste da mangiare; ebbi sete, e non mi dèste bevere.
43 hospes eram, et non collegistis me : nudus, et non cooperuistis me : infirmus, et in carcere, et non visitastis me.43 Fui peregrino, e non mi albergaste; era nudo, e non mi vestiste; infermo, e in prigione, e non mi visitaste.
44 Tunc respondebunt ei et ipsi, dicentes : Domine, quando te vidimus esurientem, aut sitientem, aut hospitem, aut nudum, aut infirmum, aut in carcere, et non ministravimus tibi ?44 Allora loro risponderanno, dicendo: Signore, quando ti abbiamo veduto o avere fame, ovvero sete, ovvero peregrino, o nudo, o infermo, ovvero in prigione, e non ti abbiamo ministrato?
45 Tunc respondebit illis, dicens : Amen dico vobis : Quamdiu non fecistis uni de minoribus his, nec mihi fecistis.45 Allora risponderagli, dicendo: in verità vi dico che quando non l'abbiate fatto a uno di questi miei minimi, e a me non avete fatto.
46 Et ibunt hi in supplicium æternum : justi autem in vitam æternam.46 Onde questi anderanno nel supplizio eterno; ma li giusti anderanno in vita eterna.