Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Joel 2


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Canite tuba in Sion,
ululate in monte sancto meo,
conturbentur omnes habitatores terræ :
quia venit dies Domini, quia prope est.
1 Cantate colla tromba in Sion, e urlate nel mio santo monte; e tutti li abitatori della terra si turbino, però che viene lo dì del Signore, però quello dì si è presso.
2 Dies tenebrarum et caliginis,
dies nubis et turbinis ;
quasi mane expansum super montes
populus multus et fortis :
similis ei non fuit a principio,
et post eum non erit
usque in annos generationis et generationis.
2 E questo è die di tenebre e di scuritade, e di nuvolo (e di nebbia) e di tempesta; lo popolo fue tanto, che pareva una rete che fusse sparta sopra li monti, ed era forte; e non fu chi li fosse simile dal principio del mondo, e dopo lui non sarà alcuno simile infino ad anni di generazioni alcuni.
3 Ante faciem ejus ignis vorans,
et post eum exurens flamma.
Quasi hortus voluptatis terra coram eo,
et post eum solitudo deserti,
neque est qui effugiat eum.
3 Dinanzi da lui è lo fuoco ardente, e dopo lui una fiamma che divora; quasi orto di diletto era la terra inanzi a lui, e dopo lui la oscuritade del deserto; non è chi lo possa fuggire.
4 Quasi aspectus equorum, aspectus eorum ;
et quasi equites, sic current.
4 E lo loro aspetto era come di cavalli; e correano come uomini a cavallo.
5 Sicut sonitus quadrigarum super capita montium exilient,
sicut sonitus flammæ ignis devorantis stipulam,
velut populus fortis præparatus ad prælium.
5 E come lo suono de' carri di quattro ruote sopra li capi de' monti, così andranno sbandendo, come lo suono della fiamma del fuoco quando (arde e) divora le cannelle, e come popolo forte apparecchiato a battaglia.
6 A facie ejus cruciabuntur populi ;
omnes vultus redigentur in ollam.
6 Dallo aspetto di questo (popolo) saranno cruciati molti popoli; e le faccio loro saranno ridotte come una pentola.
7 Sicut fortes current ;
quasi viri bellatores ascendent murum :
viri in viis suis gradientur,
et non declinabunt a semitis suis.
7 E correranno come forti; e come uomini combattitori saliranno in sul muro; l'uomo anderà per le vie sue, e non si torcerà dalli suoi sentieri.
8 Unusquisque fratrem suum non coarctabit,
singuli in calle suo ambulabunt ;
sed et per fenestras cadent, et non demolientur.
8 Niuno strignerà lo suo fratello; ciascuno andrà per lo suo viottolo; ma ancora più che cadranno delle loro finestre, e non si guasteranno.
9 Urbem ingredientur, in muro current,
domos conscendent, per fenestras intrabunt quasi fur.
9 Ed entreranno nella cittade, e correranno nel muro; e saliranno nelle case, ed entreranno per le finestre a modo di ladroni.
10 A facie ejus contremuit terra,
moti sunt cæli,
sol et luna obtenebrati sunt,
et stellæ retraxerunt splendorem suum.
10 La terra tremò per paura della sua faccia, e li cieli si moverono; e lo sole e la luna oscurarono, e le stelle ritrassono a sè lo proprio splendore.
11 Et Dominus dedit vocem suam ante faciem exercitus sui,
quia multa sunt nimis castra ejus,
quia fortia et facientia verbum ejus :
magnus enim dies Domini, et terribilis valde,
et quis sustinebit eum ?
11 E lo Signore diede la voce sua dinanzi alla faccia dello suo esercito: però che le sue castella sono molte, e sono forti, e ubbidiscono la sua parola; e lo dì del Signore è grande, e troppo terribile; e chi lo potrà sostenere?
12 Nunc ergo, dicit Dominus,
convertimini ad me in toto corde vestro,
in jejunio, et in fletu, et in planctu.
12 Per la qual cosa ora dice questo lo Signore Iddio convertitevi a me con tutto il vostro cuore, con digiuno e con pianto.
13 Et scindite corda vestra, et non vestimenta vestra ;
et convertimini ad Dominum Deum vestrum,
quia benignus et misericors est,
patiens et multæ misericordiæ,
et præstabilis super malitia.
13 E spezzate lo vostro cuore, e non le vostre vestimenta; e convertitevi al vostro Signore Iddio, però ch' è benigno e pieno di misericordia, e paziente e di molte misericordie, e molto largo a perdonare la malizia.
14 Quis scit si convertatur, et ignoscat,
et relinquat post se benedictionem, sacrificium et libamen Domino Deo vestro ?
14 Chi sa com' egli si volga, e perdoni, e lasci dopo sè la benedizione? date sacrificio e offerta al vostro Signore Iddio.
15 Canite tuba in Sion,
sanctificate jejunium, vocate cœtum :
15 Cantate colla tromba in Sion, santiflcate lo digiuno, chiamate la moltitudine.
16 congregate populum, sanctificate ecclesiam,
coadunate senes, congregate parvulos, et sugentes ubera ;
egrediatur sponsus de cubili suo,
et sponsa de thalamo suo.
16 E radunate lo popolo in santificare la chiesa; radunate li vecchi e' piccoli e quelli che continuo poppano; esca lo sposo del suo letto, e la sposa esca fuori della sua camera.
17 Inter vestibulum et altare plorabunt sacerdotes, ministri Domini,
et dicent : Parce, Domine, parce populo tuo ;
et ne des hæreditatem tuam in opprobrium,
ut dominentur eis nationes.
Quare dicunt in populis : Ubi est Deus eorum ?
17 Li sacerdoti piagneranno (e staranno) tra lo altare e lo luogo dove si mettono le vestimenta; li ministri del Signore diranno: o Signore, perdona al popolo tuo, e non permettere che la tua eredità sia data in disonore (e in vituperio della nazione), e le nazioni (delle genti) ne siano signore; però che dicono ne' popoli: dov'è lo loro Iddio?
18 Zelatus est Dominus terram suam,
et pepercit populo suo.
18 Lo Signore amò la sua terra, e perdonò allo popolo suo.
19 Et respondit Dominus, et dixit populo suo :
Ecce ego mittam vobis frumentum, et vinum, et oleum,
et replebimini eis ;
et non dabo vos ultra opprobrium in gentibus.
19 E lo Signore rispuose, e disse al popolo suo: ecco, io vi manderò grano e vino e olio, e riempieretevi di quelli; e non vi farò più essere in vituperio tra le genti.
20 Et eum qui ab aquilone est procul faciam a vobis,
et expellam eum in terram inviam et desertam :
faciem ejus contra mare orientale,
et extremum ejus ad mare novissimum :
et ascendet fœtor ejus,
et ascendet putredo ejus,
quia superbe egit.
20 E colui, ch' è dalla parte d' aquilone, io farò dalla lunga da voi, e scaccerollo nella terra sviata e diserta; e la faccia sua porrò verso lo mare d'oriente, e la sua stremitade porrò verso l' ultimo mare; e lo suo fetore salirà, e la sua puzza ascenderà, però che sempre adoperò per superbia.
21 Noli timere, terra :
exsulta, et lætare,
quoniam magnificavit Dominus ut faceret.
21 Niente non temere, terra; ma allègrati, però che lo Signore ha magnificato per fatti.
22 Nolite timere, animalia regionis,
quia germinaverunt speciosa deserti ;
quia lignum attulit fructum suum,
ficus et vinea dederunt virtutem suam.
22 Non temete, animali della contrada; però che germinarono le bellezze del deserto, però che lo legno rapportò lo suo frutto, e lo fico e la vigna renderono lo loro frutto.
23 Et, filii Sion, exsultate,
et lætamini in Domino Deo vestro,
quia dedit vobis doctorem justitiæ,
et descendere faciet ad vos imbrem matutinum et serotinum,
sicut in principio.
23 E voi, figliuoli di Sion, rallegratevi e fate festa nel vostro Signore Iddio; però ch' egli vi diè lo ammaestratore della giustizia, e farà venire a voi io gentile vento acquaio, e lo primaticcio e lo serotino, come faceva dal principio.
24 Et implebuntur areæ frumento,
et redundabunt torcularia vino et oleo.
24 E le aie si riempieranno di grano, e li canali abbonderanno di vino e d' olio.
25 Et reddam vobis annos, quos comedit locusta,
bruchus, et rubigo, et eruca :
fortitudo mea magna quam misi in vos.
25 E ristorerò a voi li anni che mangiarono li grilli e la ruggine (cioè una bestiola) e lo bruco e la ruga (cioè quella ch' è a modo di bruco, e mangia volentieri li pampani delle vigne); la mia fortezza è grande, la quale io mandai in voi.
26 Et comedetis vescentes, et saturabimini ;
et laudabitis nomen Domini Dei vestri,
qui fecit mirabilia vobiscum ;
et non confundetur populus meus in sempiternum.
26 E manicherete, e saturaretevi; e loderete lo nome del vostro Signore Iddio, il quale fece con voi cose maravigliose; e lo mio popolo non sarà confuso in eterno.
27 Et scietis quia in medio Israël ego sum,
et ego Dominus Deus vester, et non est amplius ;
et non confundetur populus meus in æternum.
27 E saperete ch' io sono nel mezzo di voi; io sono lo vostro Signore Iddio, e non è più; e lo mio popolo non sarà confuso in sempiterno.
28 Et erit post hæc :
effundam spiritum meum super omnem carnem,
et prophetabunt filii vestri et filiæ vestræ :
senes vestri somnia somniabunt,
et juvenes vestri visiones videbunt.
28 E dopo queste cose sarà ch' io spargerò lo mio spirito sopra ogni generazione; e li vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno; li vostri antichi sogneranno sogni, e tutti li altri vostri vederanno le visioni.
29 Sed et super servos meos et ancillas
in diebus illis effundam spiritum meum.
29 E io ancora spargerò lo mio spirito in quello tempo sopra li miei servi, e sopra le mie serve, (e profeteranno).
30 Et dabo prodigia in cælo et in terra,
sanguinem, et ignem, et vaporem fumi.
30 E farò maraviglie in cielo (di sopra) e nella terra (di sotto), cioè sangue, fuoco e vapore di fumo.
31 Sol convertetur in tenebras,
et luna in sanguinem,
antequam veniat dies Domini magnus et horribilis.
31 Lo sole si muterà in tenebre, e la luna in sangue, inanzi che vegna lo dì del Signore, grande e terribile.
32 Et erit : omnis qui invocaverit nomen Domini, salvus erit :
quia in monte Sion et in Jerusalem
erit salvatio, sicut dixit Dominus,
et in residuis quos Dominus vocaverit.
32 E chiunque averà chiamato lo nome di Dio, sarà salvo, (cioè che averà fatto l'opere secondo. Iddio); però che la salvazione sarà nel monte di Sion. e in Ierusalem, sì come egli disse, e nello rimanente. di coloro i quali egli averà chiamati.