Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Jeremiæ 22


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Hæc dicit Dominus : Descende in domum regis Juda, et loqueris ibi verbum hoc,1 Questo dice Iddio: iscendi nella casa dello re di Giuda, e parlerai ivi questa parola,
2 et dices : Audi verbum Domini, rex Juda,
qui sedes super solium David :
tu et servi tui, et populus tuus,
qui ingredimini per portas istas.
2 e dirai udite la parola di Dio, re di Giuda, il quale siedi sopra la sedia di David, tu e' tuoi servi e il tuo populo, li quali entrate per queste porte.
3 Hæc dicit Dominus :
Facite judicium et justitiam,
et liberate vi oppressum de manu calumniatoris :
et advenam, et pupillum, et viduam
nolite contristare, neque opprimatis inique,
et sanguinem innocentem ne effundatis in loco isto.
3 Questo dice Iddio: fate giudicio e giustizia, e liberate lo constretto per forza della mano del calunniatore; e lo forestiero e lo pupillo e la vedova non li contristate, e non li constrignete malvagiamente; e lo sangue innocente non ispargete in questo luogo.
4 Si enim facientes feceritis verbum istud,
ingredientur per portas domus hujus
reges sedentes de genere David super thronum ejus,
et ascendentes currus et equos,
ipsi, et servi, et populus eorum.
4 E se voi facendo farete (e osserverete) questa parola, sarete entrati per queste porte di questa casa sedenti della generazione di David sopra lo suo trono, e salirete li carri e li cavalli, elli e li servi e il populo loro.
5 Quod si non audieritis verba hæc :
in memetipso juravi, dicit Dominus,
quia in solitudinem erit domus hæc.
5 E se voi non udirete queste parole, io ho giurato in me medesimo, dice Iddio, che questa casa sarà in solitudine.
6 Quia hæc dicit Dominus super domum regis Juda :
Galaad, tu mihi caput Libani,
si non posuero te solitudinem, urbes inhabitabiles !
6 Però che questo dice Iddio sopra la casa dello re di Giuda: o Galaad, tu se' a me capo del Libano; se io non ti porrò in solitudine, le cittadi inabitabili.
7 Et sanctificabo super te, interficientem virum et arma ejus :
et succident electas cedros tuas,
et præcipitabunt in ignem.
7 E santificherò sopra te l' omicidiario e le sue armi; e succideranno lo tuo cedro eletto, e gitterannolo nel fuoco.
8 Et pertransibunt gentes multæ per civitatem hanc,
et dicet unusquisque proximo suo :
Quare fecit Dominus sic civitati huic grandi ?
8 E passeranno molte genti per questa città, e dirà ciascuno al prossimo suo: per che ha fatto lo Signore così a questa grande terra?
9 Et respondebunt :
Eo quod dereliquerint pactum Domini Dei sui,
et adoraverint deos alienos, et servierint eis.
9 E risponderanno: però che hanno abbandonato lo patto del suo Signore Iddio, e adorarono gli altri iddii, e a loro servirono.
10 Nolite flere mortuum,
neque lugeatis super eum fletu :
plangite eum qui egreditur,
quia non revertetur ultra,
nec videbit terram nativitatis suæ.
10 Non piagnete lo morto, e non piagnete sopra lui con pianto; piagnete quello lo quale esce, per che non tornerà più, nè vederà la terra della sua nativitade.
11 Quia hæc dicit Dominus ad Sellum,
filium Josiæ, regem Juda,
qui regnavit pro Josia patre suo,
qui egressus est de loco isto :
Non revertetur huc amplius,
11 Però che questo dice Iddio a Sello, figliuolo di Iosia, re di Giuda, lo quale regnò per Iosia suo padre, il quale è uscito di questo luogo: e' non tornerà più;
12 sed in loco ad quem transtuli eum, ibi morietur,
et terram istam non videbit amplius.
12 ma [nel]lo luogo al quale io lo menai, morrà ivi, e questa terra non vederà più.
13 Væ qui ædificat domum suam in injustitia,
et cœnacula sua non in judicio :
amicum suum opprimet frustra,
et mercedem ejus non reddet ei :
13 Guai a colui che edifica la casa sua nella ingiustizia, e li suoi cenacoli (cioè lo luogo da mangiare o da cenare) non in giudicio; constrigne lo suo suo amico indarno, e la sua mercede non li renderà.
14 qui dicit : Ædificabo mihi domum latam,
et cœnacula spatiosa :
qui aperit sibi fenestras et facit laquearia cedrina,
pingitque sinopide.
14 Quello che dice: io mi edificherò la casa lata, e li cenacoli spaziosi; il quale apre le fenestre a sè, e fa i lacciuoli di cedro, e dipigneli di cinabro.
15 Numquid regnabis quoniam confers te cedro ?
pater tuus numquid non comedit et bibit,
et fecit judicium et justitiam tunc cum bene erat ei ?
15 O regnerai, per ciò che ti adornì di cedro? lo tuo padre non mangiò elli, e bevve, e fece giudicio e giustizia, allora quando avea bene?
16 Judicavit causam pauperis et egeni in bonum suum :
numquid non ideo quia cognovit me ? dicit Dominus.
16 Visitò lo pianto del povero e del bisognoso in suo bene; or non per ciò che conobbe me? dice Iddio.
17 Tui vero oculi et cor ad avaritiam,
et ad sanguinem innocentem fundendum,
et ad calumniam, et ad cursum mali operis.
17 Lo tuo cuore e li tuoi occhii sempre intenti all' avarizia, e al sangue innocente a spargerlo, alla calunnia e al corso della mala operazione.
18 Propterea hæc dicit Dominus ad Joakim,
filium Josiæ, regem Juda :
Non plangent eum : Væ frater ! et væ soror !
non concrepabunt ei : Væ domine ! et væ inclyte !
18 Però questo dice Iddio a Ioachimo, figliuolo di Iosia, re di Giuda: non piagneranno lui oimè gentile!
19 Sepultura asini sepelietur,
putrefactus et projectus extra portas Jerusalem.
19 Sarà seppellito in sepoltura di asino, putrefatto e gittato fuori delle porte di Ierusalem.
20 Ascende Libanum, et clama,
et in Basan da vocem tuam :
et clama ad transeuntes,
quia contriti sunt omnes amatores tui.
20 Sali nel Libano, e grida; e dà voce a Basan (cioè una contrada), e grida alli (viandanti e) passanti, per ciò che contriti sono tutti li tuoi amatori.
21 Locutus sum ad te in abundantia tua,
et dixisti : Non audiam :
hæc est via tua ab adolescentia tua,
quia non audisti vocem meam.
21 Io hoe parlato a te nella tua abbondanza, e dicesti io non udirò; questa è la via tua della tua giovinezza, per che non udisti la mia voce.
22 Omnes pastores tuos pascet ventus,
et amatores tui in captivitatem ibunt :
et tunc confunderis,
et erubesces ab omni malitia tua.
22 Lo vento pascerà tutti li tuoi pastori, e li tuoi amatori anderanno in prigione; e allora sarai confusa e vergognera'ti di ogni malizia [tua].
23 Quæ sedes in Libano,
et nidificas in cedris,
quomodo congemuisti cum venissent tibi dolores,
quasi dolores parturientis ?
23 La quale siedi nel Libano, e fai nidi [nei cedri], come piagnesti, conciosia cosa che ti venissono li dolori, come li dolori di quella che partorisce?
24 Vivo ego, dicit Dominus,
quia si fuerit Jechonias filius Joakim regis Juda
annulus in manu dextera mea,
inde evellam eum,
24 Io vivo, dice Iddio; se Ieconia, figliuolo di Ioachimo, re di Giuda, è stato quasi come anello nella mia mano ritta, io lo torrò indi.
25 et dabo te in manu quærentium animam tuam,
et in manu quorum tu formidas faciem,
et in manu Nabuchodonosor regis Babylonis,
et in manu Chaldæorum :
25 E darò te nelle mani de' (Caldei) cercanti l'anima tua, e in mano di quelli la cui faccia tu temi, e in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, [e in mano de' Caldei].
26 et mittam te, et matrem tuam quæ genuit te,
in terram alienam, in qua nati non estis,
ibique moriemini.
26 E metterò te, e la tua madre la quale ingenerò te, nella terra altrui nella quale voi non siete nati, e ivi morirete.
27 Et in terram ad quam ipsi levant animam suam ut revertantur illuc,
non revertentur.
27 Nella terra, alla quale egli levano l'anima sua acciò che tornino là, e' non vi ritorneranno.
28 Numquid vas fictile atque contritum
vir iste Jechonias ?
numquid vas absque omni voluptate ?
quare abjecti sunt ipse et semen ejus,
et projecti in terram quam ignoraverunt ?
28 Questo Ieconia non è come vaso fittizio e sgretolato? or non è vaso sanza ogni voluttà? per che sono gittati, egli e lo suo seme, e gittati nella terra la quale egli ignorarono?
29 Terra, terra, terra, audi sermonem Domini.
29 O terra, terra, terra, odi la parola di Dio.
30 Hæc dicit Dominus :
Scribe virum istum sterilem,
virum qui in diebus suis non prosperabitur :
nec enim erit de semine ejus vir
qui sedeat super solium David,
et potestatem habeat ultra in Juda.
30 Questo dice Iddio: scrivi questo uomo sterile, il quale non averà ventura nella vita sua; e non sarà uomo del suo seme, il quale segga sopra la sedia di David, e non averà più signoria [in] Giuda.