Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Isaiæ 58


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Clama, ne cesses,
quasi tuba exalta vocem tuam,
et annuntia populo meo scelera eorum,
et domui Jacob peccata eorum.
1 Grida, e non ristare; ed esalta la tua voce quasi come fosse una tromba, e annuncia al popolo mio le loro fellonie, e alla casa di Iacob lo loro peccato.
2 Me etenim de die in diem quærunt,
et scire vias meas volunt,
quasi gens quæ justitiam fecerit,
et judicium Dei sui non dereliquerit.
Rogant me judicia justitiæ ;
appropinquare Deo volunt.
2 Però che loro (addomandano e) cercano me tutto dì, e vogliono sapere le mie vie, quasi come gente la quale abbia fatto giustizia, e che non abbia abbandonato lo giudicio del suo Iddio; però che li giudicii e le giustizie fanno preghiera a me, e voglionsi appressare a Dio.
3 Quare jejunavimus, et non aspexisti ;
humiliavimus animas nostras, et nescisti ?
Ecce in die jejunii vestri invenitur voluntas vestra,
et omnes debitores vestros repetitis.
3 Or perchè fu questo, che noi digiunammo, e tu non riguardasti; e adumiliammo le nostre anime, e tu non sapesti? Ecco che nel dì del vostro digiuno si trova la vostra volontade, e voi richiedete tutti li vostri debitori.
4 Ecce ad lites et contentiones jejunatis,
et percutitis pugno impie.
Nolite jejunare sicut usque ad hanc diem,
ut audiatur in excelso clamor vester.
4 Ecco che voi digiunate per fare lite e contenzione, e percotete colla mano malvagiamente. Adunque non vogliate digiunare più come voi avete digiunato insino a questo dì (cioè insino a questo tempo), sì che lo vostro rumore (non) sia udito nell'altezza del cielo.
5 Numquid tale est jejunium quod elegi,
per diem affligere hominem animam suam ?
numquid contorquere quasi circulum caput suum,
et saccum et cinerem sternere ?
numquid istud vocabis jejunium,
et diem acceptabilem Domino ?
5 Or così fatto è lo digiuno il quale io hoe eletto, cioè che l'uomo affligga per tutto lo dì l'anima sua? or (non) si vuole torcere lo suo capo come una coreggia, e vestirsi di sacco, e mettersi in capo la cenere? or (non) chiamerai tu questo, digiuno e dì (molto) accettabile a Dio?
6 Nonne hoc est magis jejunium quod elegi ?
Dissolve colligationes impietatis,
solve fasciculos deprimentes,
dimitte eos qui confracti sunt liberos,
et omne onus dirumpe ;
6 Or non è questo, che io hoe eletto, maggior digiuno? Sciogli li legami della (tua) malvagitade, e sciogli li fascicoli i quali abbattono (te); lascia coloro liberi i quali sono tutti rotti, e rompi ogni (tuo) carico.
7 frange esurienti panem tuum,
et egenos vagosque induc in domum tuam ;
cum videris nudum, operi eum,
et carnem tuam ne despexeris.
7 Rompi lo pane allo affamato, e mena nella tua casa i bisognosi e li sviati; quando vedi lo ignudo, ricoprilo, e non spregiare la tua carne.
8 Tunc erumpet quasi mane lumen tuum ;
et sanitas tua citius orietur,
et anteibit faciem tuam justitia tua,
et gloria Domini colliget te.
8 Allora uscirà fuori lo tuo lume, come è bella la mattina, e la tua sanitade nascerà più tosto, e la tua giustizia andrà innanzi alla tua faccia, e la gloria di Dio raccoglierà te.
9 Tunc invocabis, et Dominus exaudiet ;
clamabis, et dicet : Ecce adsum.
Si abstuleris de medio tui catenam,
et desieris extendere digitum et loqui quod non prodest ;
9 Allora tu chiamerai, e lo Signore esaudirà te; allora tu griderai, ed egli dirae: io sono presente, (però ch' io sono tuo misericordioso Iddio), se tu averai tolto del mezzo di te la catena, e rimarra'ti di distendere lo dito, e parlare quello che non giova.
10 cum effuderis esurienti animam tuam,
et animam afflictam repleveris,
orietur in tenebris lux tua,
et tenebræ tuæ erunt sicut meridies.
10 Conciosia cosa che tu abbia data l'anima al povero affamato, e averai riempiuta l'anima afflitta, la tua luce nascerà nelle tenebre, e le tue tenebre saranno come nello mezzo dì.
11 Et requiem tibi dabit Dominus semper,
et implebit splendoribus animam tuam,
et ossa tua liberabit ;
et eris quasi hortus irriguus,
et sicut fons aquarum
cujus non deficient aquæ.
11 E lo Signore (Iddio tuo) darà lo riposo a te sempre, ed empierà di splendore la tua anima, libererà le tue ossa; e sarai quasi come un orto adacquato, e come fonte d' acque, le cui acque non vengono meno.
12 Et ædificabuntur in te deserta sæculorum,
fundamenta generationis et generationis suscitabis ;
et vocaberis ædificator sepium,
avertens semitas in quietem.
12 E in te saranno edificati li deserti de' populi; e risusciterai li fondamenti delle generazioni; e sarai chiamato edificatore delle siepi, e rivolgente le vie (delle malvagitadi) in quiete.
13 Si averteris a sabbato pedem tuum
facere voluntatem tuam in die sancto meo,
et vocaveris sabbatum delicatum,
et sanctum Domini gloriosum,
et glorificaveris eum dum non facis vias tuas,
et non invenitur voluntas tua, ut loquaris sermonem :
13 Se tu rivolgerai lo tuo piede dal sabbato, e che tu facci la tua volontade nello mio santo dì, e averai chiamato lo sabbato delicato, e lo santo di Dio glorioso, e che tu abbi dato gloria a lui, mentre che tu non fai le tue vie, e non si trova la tua volontà (nel dì mio santo), che tu parli pure una parola;
14 tunc delectaberis super Domino,
et sustollam te super altitudines terræ,
et cibabo te hæreditate Jacob patris tui :
os enim Domini locutum est.
14 allora tu averai diletto in Dio, e leverotti in alto sopra l'altezza della terra, e darò per cibo a te la ereditade di Iacob tuo padre; e questo parlò (e disse) la bocca di Dio.