Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Isaiæ 34


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Accedite, gentes, et audite ;
et populi, attendite :
audiat terra, et plenitudo ejus ;
orbis, et omne germen ejus.
1 Accostatevi, genti, e udite; e ascoltate voi, populi; oda la terra, e la sua plenitudine; lo mondo, e ogni suo germoglio.
2 Quia indignatio Domini super omnes gentes,
et furor super universam militiam eorum :
interfecit eos, et dedit eos in occisionem.
2 Però che la indignazione del Signore sì è sopra tutte le genti, e lo suo furore sì è sopra ogni loro milizia; egli uccise loro, e puosegli in uccisione.
3 Interfecti eorum projicientur,
et de cadaveribus eorum ascendet fœtor ;
tabescent montes a sanguine eorum.
3 Li loro morti saranno gettati via, e delli loro corpi sarà puzzo grande; e li monti staranno scaduti per lo loro sangue.
4 Et tabescet omnis militia cælorum,
et complicabuntur sicut liber cæli :
et omnis militia eorum defluet,
sicut defluit folium de vinea et de ficu.
4 E ogni milizia delli cieli mancherà, e li cieli si quaderneranno come libro; e ogni loro milizia cadrà, come la foglia della vigna ovvero del fico.
5 Quoniam inebriatus est in cælo gladius meus ;
ecce super Idumæam descendet,
et super populum interfectionis meæ, ad judicium.
5 Però che il mio coltello è inebriato in cielo; ecco ch' egli scenderà sopra Idumea, e sopra lo populo della mia uccisione al giudicio.
6 Gladius Domini repletus est sanguine,
incrassatus est adipe,
de sanguine agnorum et hircorum,
de sanguine medullatorum arietum :
victima enim Domini in Bosra,
et interfectio magna in terra Edom.
6 Lo coltello del Signore è ripieno di sangue, ingrassato è lo mangiare del sangue delli agnelli e delli becchi, e del sangue de' medollati montoni; lo macello delle bestie del Signore è in Bosra (cioè in una contrada), e la grande uccisione è in Edom.
7 Et descendent unicornes cum eis,
et tauri cum potentibus ;
inebriabitur terra eorum sanguine,
et humus eorum adipe pinguium.
7 E li unicorni scenderanno con loro, e li tori [con li] potenti; la terra sarà inebriata del loro sangue, e la loro terra dello mangiare delle bestie grasse.
8 Quia dies ultionis Domini,
annus retributionum judicii Sion.
8 Però ch' è lo di della vendetta del Signore, l'anno della retribuzione del giudicio di Sion.
9 Et convertentur torrentes ejus in picem,
et humus ejus in sulphur ;
et erit terra ejus in picem ardentem.
9 E (quando) li suoi fiumicelli si convertiranno in pece,. e la sua terra sarà pece ardente.
10 Nocte et die non extinguetur,
in sempiternum ascendet fumus ejus,
a generatione in generationem desolabitur,
in sæcula sæculorum non erit transiens per eam.
10 Di dì e di notte non si spegnerà; in sempiterno lo suo fumo salirà; da generazione in generazione sarà desolata; IN SECULA SECULORUM non sarà chi passi per quella.
11 Et possidebunt illam onocrotalus et ericius ;
ibis et corvus habitabunt in ea :
et extendetur super eam mensura, ut redigatur ad nihilum,
et perpendiculum in desolationem.
11 E possederanno quella l'onocratolo; (vi sono alcuni che dicono, che è lo pellicano, e intendesi per lo solitario; lo Papia dice ch' è simile al cecero, e sono di due generazioni); e ivi abiteranno anche lo riccio e lo corvo e la cicogna; e sarà distesa sopra quella la misura, acciò che sia arrecata a niente, e lo perpendicolo (cioè lo regulo del muratore) per desolazione.
12 Nobiles ejus non erunt ibi ; regem potius invocabunt,
et omnes principes ejus erunt in nihilum.
12 E le sue genti nobili non saranno ivi; ma molto maggiormente chiameranno lo re, e tutti li principi saranno in nulla.
13 Et orientur in domibus ejus spinæ et urticæ,
et paliurus in munitionibus ejus ;
et erit cubile draconum,
et pascua struthionum.
13 E nelle loro case nasceranno spine e ortiche, e cardi (ovvero quella erba, che noi chiamiamo orecchie di prete, nascerà in sulle mura (ovvero) nelle armadure; e sarà camera di dragoni, e pastura di struzzi.
14 Et occurrent dæmonia onocentauris,
et pilosus clamabit alter ad alterum ;
ibi cubavit lamia,
et invenit sibi requiem.
14 E verranno incontro li demonii [al]lo onocentauro; i pelosi chiameranno l'uno all' altro; (cioè uno animale il quale è mezzo asino e mezzo toro; ovvero per uomini salvatichi, ovvero per demonii, ovvero che s' intende per animali, che sono fatti a modo di uomo e stanno sopra due piedi, e difendonsi colle mani e con le pietre o con bastone contro alli cacciatori; le carni loro sono molto saporose, e però si chiamano cacciagioni regali); e quivi giacerà lamia, e troverà riposo a sè. (Lamia sì ha piedi di cavallo; con tutto da indi in suso sì è a modo della femina; della quale dice Isidoro, per modo di favola, ch' ella va di notte a divorare i fanciulli piccoli).
15 Ibi habuit foveam ericius, et enutrivit catulos,
et circumfodit, et fovit in umbra ejus ;
illuc congregati sunt milvi, alter ad alterum.
15 Qui ebbe la tana lo riccio, e nutricò li figliuoli, e carò intorno, e nutricossi alla sua ombra; quivi si radunarono li nibbi, l' uno all' altro.
16 Requirite diligenter in libro Domini, et legite :
Unum ex eis non defuit,
alter alterum non quæsivit ;
quia quod ex ore meo procedit, ille mandavit,
et spiritus ejus ipse congregavit ea.
16 Richiedete diligentemente nello libro del Signore, e leggete; l' uno di loro non vi mancò, l'uno all' altro non addomandò; però che quello che procede dalla mia bocca, egli lo mandò, e lo suo spirito esso congregarà quelli.
17 Et ipse misit eis sortem,
et manus ejus divisit eam illis in mensuram :
usque in æternum possidebunt eam ;
in generationem et generationem habitabunt in ea.
17 Ed egli lasciò loro la parte, e la sua mano divise quella a loro a misura; e possederanno quella in eterno, e abiteranno in quella di generazione in generazione.