Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 7


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Noli facere mala, et non te apprehendent :
1 Non fare male, e il male non ti piglierae.
2 discede ab iniquo, et deficient mala abs te.
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.
3 Fili, non semines mala in sulcis injustitiæ,
et non metes ea in septuplum.
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.
4 Noli quærere a Domino ducatum,
neque a rege cathedram honoris.
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.
5 Non te justifices ante Deum,
quoniam agnitor cordis ipse est :
et penes regem noli velle videri sapiens.
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.
6 Noli quærere fieri judex,
nisi valeas virtute irrumpere iniquitates :
ne forte extimescas faciem potentis,
et ponas scandalum in æquitate tua.
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.
7 Non pecces in multitudinem civitatis,
nec te immittas in populum :
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.
8 neque alliges duplicia peccata,
nec enim in uno eris immunis.
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.
9 Noli esse pusillanimis in animo tuo :
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.
10 exorare et facere eleemosynam ne despicias.
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.
11 Ne dicas : In multitudine munerum meorum respiciet Deus,
et offerente me Deo altissimo, munera mea suscipiet.
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.
12 Non irrideas hominem in amaritudine animæ :
est enim qui humiliat et exaltat circumspector Deus.
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.
13 Noli amare mendacium adversus fratrem tuum,
neque in amicum similiter facias.
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.
14 Noli velle mentiri omne mendacium :
assiduitas enim illius non est bona.
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.
15 Noli verbosus esse in multitudine presbyterorum,
et non iteres verbum in oratione tua.
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.
16 Non oderis laboriosa opera,
et rusticationem creatam ab Altissimo.
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.
17 Non te reputes in multitudine indisciplinatorum.
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.
18 Memento iræ, quoniam non tardabit.
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.
19 Humilia valde spiritum tuum,
quoniam vindicta carnis impii ignis et vermis.
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.
20 Noli prævaricari in amicum pecuniam differentem,
neque fratrem carissimum auro spreveris.
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.
21 Noli discedere a muliere sensata et bona,
quam sortitus es in timore Domini :
gratia enim verecundiæ illius super aurum.
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.
22 Non lædas servum in veritate operantem,
neque mercenarium dantem animam suam.
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.
23 Servus sensatus sit tibi dilectus quasi anima tua :
non defraudes illum libertate,
neque inopem derelinquas illum.
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.
24 Pecora tibi sunt, attende illis :
et si sunt utilia, perseverent apud te.
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)
25 Filii tibi sunt ? erudi illos,
et curva illos a pueritia illorum.
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.
26 Filiæ tibi sunt ? serva corpus illarum,
et non ostendas hilarem faciem tuam ad illas.
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.
27 Trade filiam, et grande opus feceris :
et homini sensato da illam.
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.
28 Mulier si est tibi secundum animam tuam, non projicias illam :
et odibili non credas te.
In toto corde tuo
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.
29 honora patrem tuum,
et gemitus matris tuæ ne obliviscaris :
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.
30 memento quoniam nisi per illos natus non fuisses :
et retribue illis, quomodo et illi tibi.
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.
31 In tota anima tua time Dominum,
et sacerdotes illius sanctifica.
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.
32 In omni virtute tua dilige eum qui te fecit,
et ministros ejus ne derelinquas.
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.
33 Honora Deum ex tota anima tua,
et honorifica sacerdotes,
et propurga te cum brachiis.
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.
34 Da illis partem, sicut mandatum est tibi, primitiarum et purgationis,
et de negligentia tua purga te cum paucis.
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.
35 Datum brachiorum tuorum,
et sacrificium sanctificationis offeres Domino,
et initia sanctorum.
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.
36 Et pauperi porrige manum tuam,
ut perficiatur propitiatio et benedictio tua.
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.
37 Gratia dati in conspectu omnis viventis,
et mortuo non prohibeas gratiam.
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.
38 Non desis plorantibus in consolatione,
et cum lugentibus ambula.
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.
39 Non te pigeat visitare infirmum :
ex his enim in dilectione firmaberis.
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.
40 In omnibus operibus tuis memorare novissima tua,
et in æternum non peccabis.
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.