Scrutatio

Lunedi, 17 giugno 2024 - San Marciano ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 24


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Sapientia laudabit animam suam,
et in Deo honorabitur,
et in medio populi sui gloriabitur,
1 La sapienza loderae l'anima sua, e in Dio fia onorata, e glorificata nel mezzo del popolo suo.
2 et in ecclesiis Altissimi aperiet os suum,
et in conspectu virtutis illius gloriabitur,
2 E nelle chiese dello Altissimo aprirae la bocca sua, e nel conspetto della di lui virtude sarae gloriata.
3 et in medio populi sui exaltabitur,
et in plenitudine sancta admirabitur,
3 E nel mezzo del popolo sarà esaltata, e nella plenitudine santa sarà maravigliata.
4 et in multitudine electorum habebit laudem,
et inter benedictos benedicetur, dicens :
4 E nella moltitudine degli eletti averà laude, e tra li benedetti sarà benedetta, dicendo:
5 Ego ex ore Altissimi prodivi,
primogenita ante omnem creaturam.
5 io dalla bocca dello Altissimo son prodotta la primogenita inanzi ad ogni creatura.
6 Ego feci in cælis ut oriretur lumen indeficiens,
et sicut nebula texi omnem terram.
6 Io feci in cielo, che si levasse lume che non mancasse, e sì come nuvolo copersi tutta la terra.
7 Ego in altissimis habitavi,
et thronus meus in columna nubis.
7 Io abitai nelli altissimi, e la sedia mia nella colonna del nuvolo.
8 Gyrum cæli circuivi sola,
et profundum abyssi penetravi :
in fluctibus maris ambulavi.
8 Io sola accerchiai il circuito del cielo, e passai il profondo dello abisso, e andai nelle tempestose onde del mare.
9 Et in omni terra steti :
et in omni populo,
9 E in ogni terra stetti, e in ogni popolo.
10 et in omni gente primatum habui :
10 E in ogni gente ebbi signoria.
11 et omnium excellentium et humilium corda virtute calcavi.
Et in his omnibus requiem quæsivi,
et in hæreditate Domini morabor.
11 E con la mia forza calcai li cuori di tutti li eccelsi e di tutti li umili; e in tutte queste cose cercai riposo, e dimoreroe nella ereditade sua.
12 Tunc præcepit, et dixit mihi Creator omnium :
et qui creavit me, requievit in tabernaculo meo.
12 Allora comandoe, e disse [a me] il Creatore di tutte le cose; e colui che mi creoe riposoe nel tabernacolo mio.
13 Et dixit mihi : In Jacob inhabita,
et in Israël hæreditare,
et in electis meis mitte radices.
13 E disse a me: abita in Iacob, ed eredita(mi) in Israel, e metti le radici nelli eletti miei.
14 Ab initio et ante sæcula creata sum,
et usque ad futurum sæculum non desinam :
et in habitatione sancta coram ipso ministravi.
14 Io sono creata dal principio inanzi alli secoli, e di qui in futuro non verroe meno, e amministrai dinanzi da lui nella santa abitazione.
15 Et sic in Sion firmata sum,
et in civitate sanctificata similiter requievi,
et in Jerusalem potestas mea.
15 E così sono confermata in Sion; e santificata nella cittade, così somigliantemente mi riposai, e in Ierusalem la mia signoria.
16 Et radicavi in populo honorificato,
et in parte Dei mei hæreditas illius,
et in plenitudine sanctorum detentio mea.
16 E misi le radici nel popolo onorificato, e la sua eredità nelle parti di Dio mio, e il sostenimento mio nella plenitudine de' santi.
17 Quasi cedrus exaltata sum in Libano,
et quasi cypressus in monte Sion :
17 Io sono esaltata sì come è il cedro nel monte Libano, e sì come lo cipresso nel monte Sion;
18 quasi palma exaltata sum in Cades,
et quasi plantatio rosæ in Jericho :
18 e sì come la palma in Cades, e sì come il piantamento della rosa in Gerico;
19 quasi oliva speciosa in campis,
et quasi platanus exaltata sum juxta aquam in plateis.
19 e sì come il bellissimo ulivo nelli campi, e sì come il platano appresso le acque nelle piazze.
20 Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi ;
quasi myrrha electa dedi suavitatem odoris :
20 Diedi odore, sì come cinnamomo, e sì come balzamo odorificante; sì come mirra eletta, diedi soavitade di odore.
21 et quasi storax, et galbanus, et ungula, et gutta,
et quasi Libanus non incisus vaporavi habitationem meam,
et quasi balsamum non mistum odor meus.
21 E sì come storace e galbano e ungola e gutta e sì come libano non tagliato, vaporai nella abitazione mia; e sì come balsamo non mescolato è l'odore mio.
22 Ego quasi terebinthus extendi ramos meos,
et rami mei honoris et gratiæ.
22 Io stesi li rami miei sì come fa il terebinto, e li rami miei sono di onore e di grazia.
23 Ego quasi vitis fructificavi suavitatem odoris :
et flores mei fructus honoris et honestatis.
23 Io, sì come fa la vite, fruttificai soavitade d'odore; e li frutti miei sono di onore e di onestade.
24 Ego mater pulchræ dilectionis, et timoris,
et agnitionis, et sanctæ spei.
24 Io sono madre di bella dilezione e di timore e di cognizione e di santa speranza.
25 In me gratia omnis viæ et veritatis :
in me omnis spes vitæ et virtutis.
25 In me sì è ogni grazia di via e di veritade; è in me ogni speranza di vita e di virtude.
26 Transite ad me, omnes qui concupiscitis me,
et a generationibus meis implemini :
26 Passate a me voi tutti che mi desiderate, ed empietevi de' figliuoli miei:
27 spiritus enim meus super mel dulcis,
et hæreditas mea super mel et favum.
27 Lo spirito mio è più dolce che miele, e la ereditade mia sì come miele e favo di miele.
28 Memoria mea in generationes sæculorum.
28 La memoria mia sarà nella generazione de' secoli.
29 Qui edunt me, adhuc esurient,
et qui bibunt me, adhuc sitient.
29 Coloro che mi mangiono, ancora affameranno di me; e coloro che mi bevono, ancora averanno sete di me.
30 Qui audit me non confundetur,
et qui operantur in me non peccabunt :
30 Coloro che udiranno me, non saranno confusi; e coloro che opereranno in me, non peccheranno.
31 qui elucidant me, vitam æternam habebunt.
31 Coloro che dischiarano me, averanno vita eterna.
32 Hæc omnia liber vitæ,
et testamentum Altissimi, et agnitio veritatis.
32 Queste parole tutte sono nel libro della vita; il testamento dello Altissimo è conoscimento di veritade.
33 Legem mandavit Moyses in præceptis justitiarum,
et hæreditatem domui Jacob,
et Israël promissiones.
33 Egli comandò a Moisè la legge nelli comandamenti di giustizie, e la ereditade di Dio di Iacob, e (del) la promissione di Moisè.
34 Posuit David, puero suo,
excitare regem ex ipso fortissimum,
et in throno honoris sedentem in sempiternum.
34 Puose a David, suo servo, producere re fortissimo, sedente in sempiterno nella sedia dello onore.
35 Qui implet quasi Phison sapientiam,
et sicut Tigris in diebus novorum :
35 Il quale empie di sapienza sì come Fison, e sì come Tigri nelli dì deputati.
36 qui adimplet quasi Euphrates sensum,
qui multiplicat quasi Jordanis in tempore messis :
36 Il quale adempie di senno, sì come Eufrate; il quale moltiplica, sì come il (fiume) Giordano nel tempo della biada.
37 qui mittit disciplinam sicut lucem,
et assistens quasi Gehon in die vindemiæ.
37 Il quale mette la disciplina (sua) sì come luce, e sta presente sì come Geon nel tempo della vendemmia.
38 Qui perficit primus scire ipsam,
et infirmior non investigabit eam.
38 Che primo compie di sapere quella; colui che fia debile, non la cercherae.
39 A mari enim abundavit cogitatio ejus,
et consilium illius ab abysso magna.
39 Dal mare abondoe il pensiero di essa; il consiglio suo è in molta profonditade.
40 Ego sapientia effudi flumina :
40 Io, sapienza, sparsi li fiumi.
41 ego quasi trames aquæ immensæ de fluvio :
ego quasi fluvii dioryx,
et sicut aquæductus exivi de paradiso.
41 Io, via d'acqua smisurata de' fiumi, io sì come fiume diorix, e sì come condotto d'acqua uscii di paradiso.
42 Dixi : Rigabo hortum meum plantationum,
et inebriabo prati mei fructum.
42 Io dissi: io inacquerò l' orto mio di piantagione; inebrieroe li frutti de' miei prati.
43 Et ecce factus est mihi trames abundans,
et fluvius meus appropinquavit ad mare :
43 Ed ecco ch' è fatta a me via abbondante, e il fiume mio s' approssimò al mare.
44 quoniam doctrinam quasi antelucanum illumino omnibus,
et enarrabo illam usque ad longinquum.
44 Per che la dottrina, sì come il tempo mattutino, illuminoe tutti, e parloe quella infino [a] lungo paese.
45 Penetrabo omnes inferiores partes terræ,
et inspiciam omnes dormientes,
et illuminabo omnes sperantes in Domino.
45 Passeroe le parti di sotto della terra, e guarderoe tutti quelli che dormono, e allumineroe tutti quelli che sperano in Dio.
46 Adhuc doctrinam quasi prophetiam effundam,
et relinquam illam quærentibus sapientiam,
et non desinam in progenies illorum usque in ævum sanctum.
46 Ancora spanderoe dottrina, sì come profezia. e lascerolla a coloro che cercano sapienza, e non abbandoneroe la schiatta loro infino nel secolo santo.
47 Videte quoniam non soli mihi laboravi,
sed omnibus exquirentibus veritatem.
47 Vedete ch' io non lavorai pur per me, ma a voto di tutti coloro che cercono veritade.