Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Apocalissi 16


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E udii una grande voce dal cielo, che diceva alli sette angeli: andate, ed effundete le sette angristare della ira di Dio in terra.1 Ed io udii una gran voce dal tempio, che diceva a’ sette angeli; Andate, versate nella terra le coppe dell’ira di Dio.
2 E andò il primo angelo, ed effundè l' angristara sua in terra; e fu fatta una piaga crudele e pessima in tutti quelli li quali avevano il carattere della bestia, e in quelli li quali adorarono (la bestia e) la imagine sua.2 E il primo andò, e versò la sua coppa in su la terra; e venne un’ulcera maligna, e dolorosa, agli uomini che aveano il marchio della bestia, ed a quelli che adoravano la sua immagine.
3 E il secondo angelo effundè la angristara sua nel mare, e fu fatto sangue come di morti; e ogni anima vivente nel mare fu morta.3 Poi, il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue, come di corpo morto; ed ogni anima vivente morì nel mare.
4 E il terzo (angelo) effundè l' angristara sua sopra li fiumi, e sopra le fontane delle acque; e fatto è sangue.4 Poi, il terzo angelo versò la sua coppa ne’ fiumi, e nelle fonti dell’acque; e divennero sangue.
5 E udii l'angelo delle acque, dicente: giusto se', Signore, il quale se' ed eri santo, il quale questo giudicasti.5 Ed io udii l’angelo delle acque, che diceva: Tu sei giusto, o Signore, che sei, e che eri, che sei il Santo, d’aver fatti questi giudicii.
6 Però [che] il sangue de' santi e profeti effundettero, e il sangue tu hai dato da bere a quelli; chè sono degni.6 Poichè essi hanno sparso il sangue de’ santi, e de’ profeti, tu hai loro altresì dato a bere del sangue; perciocchè ben ne son degni.
7 E udi uno altro (angelo) dicente: etiam, Signore Iddio onnipotente, sono veri e giusti li tuoi gindicii.7 Ed io ne udii un altro, dal lato dell’altare, che diceva: Sì certo, Signore Iddio onnipotente, i tuoi giudicii son veraci, e giusti
8 E il quarto angelo effundè l' angristara sua nel sole; e dato fu a quello, caldo soperchio e fuoco per affliggere gli uomini.8 Poi, il quarto angelo versò la sua coppa sopra il sole; e gli fu dato d’ardere gli uomini con fuoco.
9 E sono arsi li uomini di grande ardore; e blasfemarono il nome di Dio che aveva potestà sopra queste piaghe; nè hanno fatto penitenza acciò che dessero gloria a Iddio.9 E gli uomini furono arsi di grande arsura; e bestemmiarono il nome di Dio, che ha la podestà sopra queste piaghe; e non si ravvidero, per dargli gloria.
10 E il quinto angelo effundè l' angristara sua sopra la sedia della bestia; e fu fatto il suo regno, tenebroso; e mangiarono loro lingue per grande dolore.10 Poi, il quinto angelo versò la sua coppa in sul trono della bestia; e il suo regno divenne tenebroso, e gli uomini si mordevano le lingue per l’affanno;
11 E blasfemarono Iddio de' cieli, per li dolori e vulnerazioni sue; e non facevano penitenza delle opere sue.11 e bestemmiarono l’Iddio del cielo, per i lor travagli, e per le loro ulcere; e non si ravvidero delle loro opere
12 E il sesto angelo effundè l' angristana sua in quello fiume grande Eufrate; e seccò l'acqua sua, acciò che lui apparecchiasse la via alli re di levante.12 Poi, il sesto angelo versò la sua coppa in sul gran fiume Eufrate, e l’acqua di esso fu asciutta; acciocchè fosse apparecchiata la via dei re, che vengono dal sol levante.
13 E vidi dalla bocca del dracone, e dalla bocca della bestia, e dalla bocca del falso profeta, uscire tre spiriti immondi a modo di rane.13 Ed io vidi uscir della bocca del dragone, e della bocca della bestia, e della bocca del falso profeta, tre spiriti immondi, a guisa di rane;
14 E sono spiriti de' demonii, che fanno miracoli, e vanno alli re di tutta la terra per congregarli alla battaglia al di grande di Dio onnipotente.14 perciocchè sono spiriti di demoni, i quali fan segni, ed escon fuori ai re di tutto il mondo, per raunarli alla battaglia di quel gran giorno dell’Iddio onnipotente.
15 Ecco ch' io vengo come ladro. Beato quello che vegghia, e conserva le vestimenta sue, acciò non vada nudo, chè non vedano la turpitudine sua.15 Ecco, io vengo come un ladrone; beato chi veglia, e guarda i suoi vestimenti, acciocchè non cammini nudo, e non si veggano le sue vergogne.
16 E congregolli in uno luogo il quale fu chiamato in ebreo Armagedon.16 Ed essi li raunarono in un luogo, detto in Ebreo Armagheddon
17 E il settimo angelo effundè la sua angristara nell' aria; e uscì dal tempio una voce grande del trono, dicente: egli è fatto.17 Poi, il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e una gran voce uscì dal tempio del cielo, dal trono, dicendo: È fatto.
18 E sono fatte corruscazioni e voci e tuoni; e terremoto fatto fu sì grande, quale non fu mai dopo che gli uomini sono sopra la terra; tale terremoto, così grande.18 E si fecero folgori, e tuoni, e suoni, e gran tremoto; tale che non ne fu giammai un simile, nè un così grande, da che gli uomini sono stati sopra la terra.
19 E fatta è la città grande in tre parti; e le città delle genti cascorono; e Babilonia grande venne in memoria avanti a Iddio, di darle il calice di sdegno della ira sua.19 E la gran città fu divisa in tre parti, e le città delle genti caddero; Dio si ricordò della gran Babilonia, per darle il calice dell’indegnazione della sua ira.
20 E ogni insula fuggitte, e li monti non sono trovati.20 Ed ogni isola fuggì, e i monti non furon trovati.
21 E tempesta grande come uno talento discendette dal cielo alli uomini; e blasfemarono li uomini Iddio per la piaga dalla tempesta, conciosia ch' ella è fatta grande fortemente.21 E cadde dal cielo, in su gli uomini, una gragnuola grossa come del peso d’un talento; e gli uomini bestemmiarono Iddio per la piaga della gragnuola; perciocchè la piaga d’essa era grandissima