SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Iudici 15


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 Dopo alquanto tempo, quando s' appressava (ed era in su il fare) la ricolta del grano, venne Sansone per volersi colla moglie sua visitarsi, e sì le portò uno capretto (del suo armento) delle capre sue. E volendo entrare dentro nel letto con lei, siccome era usato di fare l'altre volte, non lasciò il padre della fanciulla, ma disse:1 Dopo un po' di tempo, essendo vicini i giorni della messe del grano, Sansone andò a veder sua moglie e le portò un capretto; ma non potè entrare secondo il solito nella camera di lei, perchè il padre di essa glielo impedì, dicendo:
2 io mi pensai che tu l'avessi avuta in odio, e perciò io la diedi per moglie ad uno tuo amico: ma ella ha una sorella, la quale è più giovane e più bella di lei; sia tua moglie in suo iscambio.2 « Pensando che tu non le volessi bene, l'ho data al tuo amico; ma c'è la sua sorella, più giovane e più bella di lei, puoi sposar questa invece della prima ».
3 Al quale sì rispuose Sansone (e disse): da questo dì innanzi [non] sarà la colpa mia di ciò ch' io farò contro ai Filistei; imperciò ch' io farò loro molto male.3 Sansone gli rispose: « Fin da questo giorno non ci avrò colpa io se farò del male ai Filistei ».
4 E incontanente andò Sansone, e prese CCC volpi, e legò le code insieme l' una all' altra; e facelline legò nel mezzo delle code;4 E, andatosene, prese trecento volpi, e, legatele a due a due per le code,
5 nelle quali facelline mettendo fuoco, sì lasciò (andare e) che andassero iscorrendo quà e là. Le quali volpi (così legate e acconcie) incontanente sì andarono nelle biade de' Filistei. Le quali arseno; e fu sì grande il fuoco, che ancora le vigne e li oliveti furono tutte arse da questo grande fuoco.5 fra le quali incastrò delle torce accese, diede loro la via, perchè si sbandassero in ogni parte. Queste, entrate subito tra le biade dei Filistei, appiccarono il fuoco tanto ai grani già ammassati quanto a quelli non segati, e cosi grandi furono le fiamme, che furon distrutte anche le vigne e gli uliveti.
6 E dissono i Filistei: chi ha fatta questa cosa? Ai quali si fu detto, ch' era stato Sansone genero di Tamnateo; imperciò che Tamnateo sì gli tolse la moglie sua, e sì la diede ad uno altro. E andarono suso i Filistei (a Tamnateo), e sì arsono insieme il padre e la figliuola.6 Dissero allora i Filistei: « Chi ha fatto questa cosa? » Fu loro risposto: « Sansone, genero del Tamnateo; e l'ha fatta, perchè gli ha tolta la moglie per darla a un altro ». Allora i Filistei andarono e bruciarono tanto la donna come il padre di lei.
7 Ai quali sì disse Sansone: avvegna Iddio che voi abbiate fatto questo, tuttavia ancora ne farò vendetta di voi; e (fatta la vendetta) allora mi starò.7 Ma Sansone disse loro: « Non ostante quello che avete fatto, ho ancora da prendere contro di voi delle vendetti?, avanti di darmi pace »
8 E (fatta la vendetta) sì gli percosse (e uccise) d' una crudele piaga e grande, in tanto che, maravigliandosene, e' convenne ch' egli si ponessono i piedi al pettignone. E dopo questo andossene giuso, e sì abitò nella spelonca della pietra di Etam.8 E li battè con tale sconfitta che essi stupiti mettevan la gamba sopra la coscia. Sceso di poi a dimorare nella caverna del masso di Etam.
9 E andarono i Filistei suso nella terra di Giuda, e puosono (l'oste e) il campo in uno luogo che poi fu chiamato LECHI, cioè mascella, dove sparsero (e puosero le trabacche e) il campo.9 Allora i Filistei invasero la terra di Giuda, e si accamparono in un luogo che poi fu detto Lechi, cioè Mascella, e lì si sparse il loro esercito.
10 E dissono alli Filistei alquanti della schiatta di Giuda perchè siete voi venuti giuso contro a noi? A quali sì respuoseno: noi siamo venuti, accid che leghiamo Sansone, e che gli rendiamo quello ch' hae fatto a noi.10 E quelli della tribù di Giuda dissero loro: « Perchè venite ad assalirci? » Risposero: « Siam venuti per legar Sansone, per trattarlo come ha trattato noi ».
11 E andarono giuso da tre milia uomini della schiatta di Giuda alla spelonca della pietra di Etam, e dissono a Sansone: non sai tu che i Filistei ci hanno signoreggiato? perchè tu facesti questo che hai fatto contro di loro? Ai quali disse Sansone: come feciono a me, così io ho fatto a loro.11 Discesero allora tre mila uomini di Giuda alla spelonca del masso d'Etam, e dissero a Sansone: « Non sai che siamo sotto i Filistei? Perchè hai voluto far queste cose? » Egli rispose loro: « Ho fatto ad essi quel che han fatto a me ».
12 E dissono costoro : noi siamo venuti per legarti e metterti nelle mani de' Filistei. Ai quali respuose Sansone: giuratemi e promettetemi, che voi non mi ucciderete.12 « Siam venuti, gli dissero, a legarti per consegnarti ai Filistei ». E Sansone: « Promettetemi con giuramento di non uccidermi ».
13 E dissono costoro: noi non ti uccideremo, ma daremti loro legato. E sì lo legarono con due funi (grosse e) nuove, e trasserlo della spelonca della pietra di Etam.13 Risposero: « Non ti ammazzeremo, ti consegneremo soltanto legato ». E legatolo con due funi nuove lo portarono via dal masso di Etam.
14 Il quale vegnendo al luogo il quale si chiama MASCELLA, e venisseno incontro a lui i Filistei gridando ad alta voce, venne lo Spirito di Dio sopra Sansone (e tutto l' accese e infiammò); e come si sogliono consumare le legna quando sentono il fuoco, così le funi, con le quali era legato Sansone, tutte furono rotte e ispezzate.14 Quando Sansone giunse al luogo della Mascella, siccome i Filistei gli venivano incontro gridando, lo Spirito del Signore lo investì, e come il lino suol consumarsi all'odore del fuoco, furono strappate e disciolte le funi con cui egli era legato.
15 E trovata una mascella d'asino la quale istava in terra, pigliandola in mano (percosse adosso i Filistei e sconfissegli, e) uccise con questa mascella d'asino mille uomini.15 E trovata per terra una mascella, una mandibola d'asino, la prese e con essa uccise mille uomini.
16 E disse; con la mascella d' uno poledro di asine, (spensi e) isconfissi i Filistei, e uccisine di loro mille uomini.16 E disse: « Con una mascella d'asino li ho maciullati, colla mandibola di un asinello ho ucciso mille uomini ».
17 E cantando (e giubilando questa canzone), finite queste parole, sì gittò di mano via la mascella; e chiamò quello luogo per nome RAMATLECHI, che tanto viene a dire, quanto che levare di mascella.17 Finito che ebbe di cantare queste parole, gettò via la mascella e diede a quel posto il nome di Ramat-Lechi, cioè Altura della Mascella.
18 E avendo grandissima sete, sì gridò a Dio e disse: (Signore Iddio) tu hai dato nelle mie mani, cioè del servo tuo, questa grande vittoria; ed ecco ch' io mi muoio ora di sete, e in questo modo verrò alle mani di questi incirconcisi (Filistei).18 Avendo poi gran sete, gridò al Signore, dicendo: « Tu hai operato per mezzo del tuo servo questa grande liberazione, questa vittoria, ma ecco io muoio di sete e così cadrò nelle mani degli incirconcisi ».
19 E trasse Iddio uno degli denti mascellari della mascella dell' asino, e uscirono acque (abbondantemente); delle quali acque assaggiate e bevute, tutto quanto lo spirito confortoe (e i sentimenti), e ritornò la forza. E però fu chiamato il nome di quello luoco (qui) LA FONTE DI COLUI CHE CHIAMÒ DELLA MASCELLA, d' insino al presente dì d' oggi.19 Allora il Signore da una cavità della Mascella d'asino fece scaturire delle acque, alle quali, avendo bevuto, Sansone ristorò lo spirito e riprese forza. Per questo quel luogo fu chiamato Fontana dell'Invocante dalla mascella: essa si trova alla Mascella fino al presente.
20 E giudicò (e resse) in quello tempo Israel XX anni.20 Sansone giudicò Israele per vent'anni, al tempo dei Filistei.