Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Ioanne 6


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 Dopo queste cose passò Iesù il mare di Galilea, il qual è (appresso alla città) di Tiberiade.1 Dopo questo Gesù se n'andò di là dal mare di Galilea, cioè di Tiberiade:
2 E seguitavalo molta gente, imperò che vedevano gli miracoli che faceva sopra coloro che erano infermi.2 E seguitavate una gran turba, perché vedeva i miracoli fatti da lui a prò de' malati.
3 E Iesù salì nel monte; e quivi sedeva con gli discepoli suoi.3 Salì pertanto Gesù sopra un monte: ed ivi si pose a sedere co' suoi discepoli.
4 Era appresso il giorno della pasca, che facevano festa gli Iudei.4 Ed era vicina la Pasqua, solennità de' Giudei.
5 E levando Iesù gli occhi, vide grande moltitudine di gente venire a lui. Disse Iesù a Filippo : onde compraremo noi il pane che costoro mangino?5 Avendo adunque Gesù alzati gli occhi, e veduto, come una gran turba veniva da lui, disse a Filippo: Dove compreremo pane per cibar questa gente?
6 Questo dicea tentandolo; imperò ch' egli sapeva bene quello ch' egli voleva fare.6 Lo che egli diceva per far prova di lui: imperocché egli sapeva quello, che era per fare.
7 Respose Filippo, e disse: ducento denari non bastarebbe a comperare tanto pane, che avesse ciascuno pure uno poco.7 Risposegli Filippo: Dugento denari di pane non bastano per costoro a darne un piccolo pezzo per uno.
8 Disse a Iesù uno delli discepoli suoi, Andrea fratello di Simone Pietro:8 Dissegli uno de' suoi discepoli, Andrea fratello di Simone Pietro:
9 egli è quivi uno fanciullo, il quale ha cinque pani di orzo e due pesci; ma questo (poco) che sarà fra tanti?9 Evvi un ragazzo, che ha cinque pani d'orzo, e due pesci: ma che è questo per tanta gente?
10 Disse Iesù fate assettare la gente. E in quello luogo era di molto fieno. E ponendosi la gente a sedere, erano gli uomini per numero quasi cinque milia.10 Ma Gesù disse: Fate, che costoro si mettano a sedere. Era quivi molta l'erba. Si misero pertanto a sedere in numero di circa cinque mila.
11 Allora prese Iesù il pane; e (benedisselo) dando a Dio grazie (e) distribuillo a quelli ch' erano per mangiare; e simigliantemente così fece de' pesci, quanti ne volevano (mangiare).11 Prese adunque Gesù i pani: e, rese le grazie, li distribuì a coloro, che sedevano: e il simile dei pesci, fin che ne vollero.
12 Ed essendo tutti sazii, disse alli suoi discepoli: ricogliete quello ch' è avanzato, che non si perda.12 E saziati che furono, disse a' suoi discepoli: Raccogliete gli avanzi, che non vadano a male.
13 Ricolsero (gli discepoli quello ch' era rimasto), ed empirono dodici cofini de' cinque pani d'orzo (e de' due pesci) ch' erano avanzati a quelli che aveano mangiato.13 Ed essi li raccolsero, ed empirono dodici canestri di frammenti dei cinque pani di orzo, che erano avanzati a coloro, che avevano mangiato.
14 E vedendo quelli uomini il miracolo che Iesù avea fatto, dicevano; questo è (certo) il vero profeta il qual è venuto nel mondo.14 Coloro pertanto veduto il miracolo fatto da Gesù, dissero: Questo è veramente quel Profeta, che dovea venire al mondo.
15 Conoscendo adunque Iesù, che loro dovevano venire a pigliarlo, e farlo re, un' altra volta fuggitte solo nel monte.15 Ma Gesù conoscendo, che erano per venire a prenderlo per forza per farlo loro re, si fuggì di bel nuovo da se solo sul monte.
16 E fatta la sera, discesero gli suoi discepoli al mare.16 Fattasi poi sera, i suoi discepoli scesero alla marina.
17 Ed essendo saliti sulla navicella, passorono il mare per venire in Cafarnao; e già era oscurato il giorno, e Iesù non era venuto a loro.17 Ed entrati in barca andavano tragittando il mare verso Cafarnaum: ed era già bujo: e Gesù non era andato da essi.
18 Ma il mare per il grande vento si gonfiava.18 E soffiando un gran vento, il mare si alzava.
19 Avendo adunque quelli navigato quasi per venticinque ovvero tenta stadii, videno Iesù andare sopra il mare, e accostossi alla navicella; li quali temettero.19 Spintisi adunque innanzi circa venticinque, o trenta stadi, vedono Gesù, che camminava sul mare, e avvicinavasi alla barca, e si impaurirono.
20 Onde egli li disse: io sono, non vogliate spaventarvi.20 Ma egli disse loro: Son io, non temete.
21 Volsero adunque quelli riceverlo nella navicella; e incontanente la navicella fu alla terra, alla quale loro andavano.21 Bramavano pertanto di riceverlo nella barca: e tosto la barca toccò la terra, dove erano incamminati.
22 Nell' altro giorno, la turba che stava oltre il mare vide come non v' era altra navicella quivi salvo una, e come Iesù non era entrato con gli suoi discepoli nella navicella, ma soli li suoi discepoli erano andati.22 Il dì seguente la turba, che era restata di là dal mare, aveva veduto, come altra barca non v'era fuori di una sola, e che Gesù non era entrato in quella co' suoi discepoli; ma i soli discepoli erano partiti:
23 Etiam sopravennero l' altre navi da Tiberiade, appresso il luogo dove aveano manducato il pane referendo grazie a Dio.23 (Sopraggiunsero però altre barche da Tiberiade presso al luogo, dove, poi ché il Signore ebbe rese le grazie, avevano mangiato quel pane.)
24 Vedendo adunque la turba, che Iesù non fusse quivi, nè etiam gli suoi discepoli, salirono nelle navicelle, e vennero in Cafarnao cercando Iesù.24 Avendo adunque visto la turba, che non era quivi più né Gesù, nè i suoi discepoli, entrarono anch'essi nelle barche, e andarono a Cafarnaum cercando Gesù
25 Li quali poscia che l'ebbero trovato oltre il mare, gli dissero: maestro, quando venisti in questo luogo?25 E avendolo trovato di là dal mare, gli dissero: Maestro, quando se' tu venuto qua?
26 Alli quali rispose Iesù in verità, in verità vi dico che voi mi chiedete, non già perchè avete veduti gli miracoli, ma sì bene perchè voi avete manducato il pane, e siete satolli.26 Rispose loro Gesù, e disse: In verità, in verità vi dico: voi cercate di me non pei miracoli, che avete veduti; ma perché avete mangiato di que' pani, e ve ne siete satollati.
27 Operate, non il cibo che perisce, ma quel che persevera in vita eterna, il quale daravvi il Figliuolo dell' uomo; imperò che il Padre ha segnato questo.27 Procacciatevi non quel cibo, che passa, ma quello, che dura sino alla vita eterna, il quale sarà a voi dato dal Figliuolo dell'uomo. Imperocché in lui impresse il suo sigillo il Padre Dio.
28 Quelli adunque gli dissero: che faremo a fare l'opere di Dio?28 Essi però gli dissero: Che faremo noi per praticare opere grate a Dio?
29 Resposegli Iesù: questa è l'opra di Dio, che voi crediate in quello ch' egli ha mandato.29 Rispose Gesù, e disse loro: Opera di Dio è questa, che crediate in colui, che egli ha mandato.
30 Quelli adunque gli dissero: quale adunque segno farai, acciò vediamo e crediamo a quello? che cosa operi?30 Ma quelli disser a lui: Che miracolo fai tu adunque, onde vediamo, e a te crediamo? Che fai tu?
31 Gli padri nostri nel deserto manucorono la manna, come egli è scritto: dètte a loro il pane dal cielo a manucare.31 I padri nostri mangiaron nel deserto la manna, come sta scritto: Diede loro a mangiare il pane del cielo.
32 Ai quali disse Iesù in verità, in verità vi dico, che Moisè non vi dètte il pane dal cielo, ma il Padre mio dà a voi il vero pane dal cielo.32 Disse adunque loro Gesù: In verità, in verità vi dico: Non diede Mosè a voi il pane del cielo, ma il Padre mio da a voi il vero pane del cielo.
33 Imperò ch' egli è il pane di Dio quello che è disceso dal cielo, ed egli dà la vita al mondo.33 Imperocché pane di Dio è quello, che dal cielo è disceso, e da al mondo la vita.
34 Quelli etiam li dissero: Signore, sempre dacci questo pane.34 Gli dissero adunque: Signore, da' sempre a noi un tal pane.
35 E disseli Iesù: io sono il pane della vita; quello che a me viene, già mai non sarà famelico; e quello che crede in me, già mai non arà sete.35 Gesù disse loro: Io sono il pane di vita: chi viene a me, non patirà fame: e chi crede in me, non avrà sete mai più.
36 Ma vi ho detto, come avete me veduto, e non avete creduto.36 Ma io ve l'ho detto, che e mi avete veduto, e non credete.
37 Verrà a me tutto quello che a me dà il Padre; e io non gitterò fuori quello che viene a me.37 Verrà a me tutto quello, che il Padre da a me: e io non caccierò fuora chi viene a me:
38 Imperò che discesi dal cielo, non per fare la volontà mia, ma la volontà di colui che mi ha mandato.38 Perché sono disceso dal cielo non a fare la mia volontà ma la volontà di lui, che mi ha mandato.
39 Questa è adunque la volontà di esso Padre che mi ha mandato, che tutto quello ch' egli mi ha dato, nulla perda di lui, ma che il resusciti nell' ultimo giorno.39 E la volontà del Padre, che mi ha mandato, si è, che di tutto quello, che egli ha dato a me, nulla io ne sperda, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.
40 Certo questa è la volontà del Padre mio, il quale mi ha mandato, che ogni uomo che vede il Figliuolo, e in lui crede, egli abbia vita eterna; e io resuscitarollo nell' ultimo giorno.40 E la volontà del Padre, che mi ha mandato, si è, che chiunque conosce il Figliuolo, e crede in me, abbia la vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
41 Adunque in quel giorno murmuravano gli giudei, imperò ch' egli avea detto: io sono il pane vivo, il quale son disceso dal cielo.41 Mormoravano perciò di lui i Giudei, perché aveva detto: Io sono quel pane vivo, che è sceso dal cielo,
42 E dicevano: or non è questo [Iesù] figliuolo di Iosef, il cui padre e madre conosciamo noi? Come egli dice: ch' io sono desceso dal cielo?42 E dicevano; Costui non è egli quel Gesù figliuolo di Giuseppe, del quale noti ci sono e il padre, e la madre? Come dunque dice costui: Sono sceso dal cielo?
43 Respuosegli Iesù, dicendo: non vogliate mormorare insieme.43 Rispose adunque Gesù, e disse loro: Non mormorate tra voi:
44 Nullo può venire a me, se il Padre, che mi ha mandato, non il traesse; e resuscitarollo io nel giorno ultimo.44 Non può alcuno venire da me, se nol tragga il Padre, che mi ha mandato: e questo io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
45 Egli è scritto ne' profeti, che tutti saranno discepoli di Dio. E ciascuno il quale ha udito il Padre, e hallo impreso, viene a me.45 Sta scritto ne' profeti: Saranno tutti ammaestrati da Dio. Chiunque pertanto ha udito, e imparato dal Padre, viene a me.
46 Non che niuno vedesse il Padre, altro che colui il quale è da Dio; e questo è quello che ha veduto il Padre.46 Non perché alcuno abbia veduto il Padre, eccetto colui, che è da Dio, questi ha veduto il Padre.
47 Onde io vi dico in verità, che chi crede in me, averà vita eterna.47 In verità, in verità vi dico: chi crede in me, ha la vita eterna.
48 (Imperò ch' ) io sono pane di vita.48 Io sono il pane di vita.
49 Gli padri vostri mangiorono la manna nel deserto, e morti sono.49 I padri vostri mangiarono nel deserto la manna, e morirono.
50 Quivi è il pane ch' è disceso dal cielo; e chiunque mangiarà di questo pane (viverà in eterno, e) non morirà.50 Questo è quel pane disceso dal cielo: affinchè chi ne mangerà, non muoia.
51 Io sono pane vivo, il quale discese dal cielo.51 Io sono il pane vivo, che son disceso dal cielo.
52 E chiunque mangerà di questo pane, viverà in eterno; e il pane ch' io vi darò, egli è la mia carne per la vita del mondo.52 Chi di un tal pane mangerà, viverà eternamente: e il pane, che io darò, ella è la carne mia per la salute del mondo.
53 Litigavano adunque gli giudei insieme, dicendo: come puote questo dare a noi a manucare la carne sua?53 Altercavano perciò tra loro i Giudei, dicendo: Come mai può costui darci a mangiare la sua carne?
54 Alli quali disse Iesù: in verità, in verità io vi dico, che se voi non mangiarete la carne del Figliuolo dell' uomo, e beverete il suo sangue, non averete vita eterna.54 Disse adunque loro Gesù: In verità, in verità vi dico: Se non mangerete la carne del Figliuolo dell'uomo, e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
55 Chi manuca la mia carne, e beve il mio sangue, egli ha vita eterna; e resuscitarollo nell' ultimo giorno.55 Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, ha la vita eterna: ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
56 Imperò che la carne mia veramente egli è cibo, e il sangue mio egli è veramente bere.56 Imperocché la mia carne è veramente cibo, e il sangue mio veramente bevanda.
57 Quello che manuca la mia carne, e beve il mio sangue, sta in me, e io in quello.57 Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, sta in me, e io in lui.
58 Come mi ha mandato il vivente Padre, e io vivo per il Padre; e chi mi manuca, egli viverà per me.58 Siccome mandò me quel Padre, che vive, ed io per il Padre vivo: così chi mangerà me, viverà anch' egli per me.
59 Questo è il pane ch' è disceso dal cielo; non a modo che li vostri padri manucorono la manna, e sono morti. Quello che manuca questo pane, voverà in eterno.59 Questo è quel pane, che è disceso dal cielo. Non (sarà) come de' padri vostri, i quali mangiarono la manna, e morirono. Chi di questo pane mangia, viverà eternamente.
60 Disse egli queste cose, ammaestrando nella sinagoga in Cafarnao.60 Tali cose egli disse, insegnando nella sinagoga di Cafarnaum.
61 Molti adunque delli suoi discepoli che udittero questo, dissero: egli è duro questo parlare, e chi il può udire?61 Molti perciò de' suoi discepoli, udite che le ebbero, dissero: Questo è un duro sermone, e chi può reggere ad ascoltarlo?
62 Onde sapendo Iesù appo di sè stesso (imperò) che gli suoi discepoli mormoravano di questo, dissegli: questo vi scandalizza?62 Conoscendo adunque Gesù da se stesso, che mormoravano per questo i suoi discepoli, disse loro: Vi scandalizzate voi di questo?
63 Imperò adunque vederete il Figliuolo dell' uomo ascendere dove prima era.63 Se adunque vedrete il Figliuolo dell'uomo salire, dove era prima?
64 Il spirito è quello che vivifica; la carne nulla giova; le parole ch' io vi ho parlato, sono spirito e vita.64 Lo spirito è quello, che dà la vita: la carne non giova niente: le parole, che io vi dico, sono spirito, e sono vita.
65 Ma sono alcuni di voi, che non credono. Imperò che [Iesù] sapea insino dal principio, quali fossero gli non credenti, e quello che [lo] dovea tradire.65 Ma sono tra voi alcuni, i quali non credono. Imperocché sapeva Gesù fin da principio, chi fossero quelli, che non credevano, e chi fosse per tradirlo.
66 E diceva: imperò ve l'ho detto, come nullo può venire a me, se se non gli sarà concesso dal Padre mio.66 E diceva: Per questo vi ho detto, che nissuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio.
67 Per questo molti de' suoi discepoli ritornorono in drieto, e più con quello non andavano.67 Da indi in poi molti de' suoi discepoli si ritirarono indietro: e non conversavano più con lui.
68 Disse adunque Iesù alli dodeci: adunque volètevene andare ancora voi?68 Disse perciò Gesù ai dodici: Volete forse andarvene anche voi;
69 Risposegli Simon Pietro: Signore, a qual andaremo? tu hai parlato di vita eterna.69 Ma Simone Pietro risposegli: Signore, a chi anderemo noi? Tu hai parole di vita eterna:
70 E noi abbiamo creduto, e conosciuto come tu sei Cristo Figliuolo di Dio.70 E noi abbiam creduto, e conosciuto, che tu se' il Cristo Figliuolo di Dio.
71 Rispose Iesù, e disse a loro: or io non vi ho eletti dodeci? ed egli è uno di voi il diavolo.71 Rispose loro Gesù: Non sono stato io, che ho eletti voi dodici: e uno di voi è un diavolo.
72 Ma egli diceva di Iuda di Simone Scariote; imperò ch' egli, essendo uno de' dodeci, era per doverlo tradire.72 Voleva dire di Giuda Iscariote figliuolo di Simone: Perché questi, che era uno dei dodici, era per tradirlo.