Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 5


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1E loro vennero oltre il mare nella regione de' Geraseni.2E uscente egli della navicella, incontanente venneli incontro uno uomo, ch' era uscito fuori delli monumenti, avente il spirito immondo.3Il quale dimorava nelli monumenti, e già nol poteva alcuno legare con le catene.4Imperò che molte volte, legato con ceppi e catene, avea fracassato le catene e' ceppi, e nullo il poteva domare.5E sempre gridava giorno e notte nelli monumenti; e nelli monti guastavasi con le pietre.6Ed egli, vedendo Iesù dalla lunga, corse e adorollo.7E gridando con grande voce, disse: che è a me e a te, o figliuolo dell' altissimo Dio? Scongiuroti per Dio, che non mi tormenti.8Ed egli sì li diceva: esci fuori da questo uomo, o spirito immondo.9E domandavalo: qual è il nome tuo? Ed egli dice: chiàmomi Legione, imperò che siamo molti.10E molto con instanza pregavalo, che nol cacciasse fuori della regione.11Ed eravi quivi, accosto al monte, una grande moltitudine di porci, che si pascevano (ne' campi).12E li spiriti pregavanlo, dicendo: mandaci nelli porci, acciò entriamo in essi.13E incontanente Iesù sì gli concedette; e uscenti li spiriti immondi, entrorono ne' porci; e con grande impeto gittònsi nel mare due migliara di porci, e affogoronsi nel mare.14Ma quelli che li pascolavano, fuggittero, e raccontorono questo nella città e nelli campi. E quelli uscirono fuori a vedere come era stata la cosa.15E vennero a Iesù; e vedendo quello ch' era stato oppresso dal demonio, essere vestito, e sedere con la mente sana, temettero.16E quelli che avevano veduto raccontorono a loro, come era stato fatto a colui che aveva avuto il demonio, ed etiam delli porci.17E loro il cominciorono a pregare, che si partisse da' loro confini.18E salendo su la navicella, quello ch' era stato tormentato dal demonio, incominciandolo a pregare che gli piacesse accettarlo appresso di lui,19egli non gli consentitte, ma dissegli: vattene in casa tua alli tuoi, e raccontali quante cose il Signore a te ha fatto, e come egli ha avuto misericordia di te.20Ed egli (partissi, e) andossene, e cominciò a predicare nel capo di dieci città, quante cose Iesù aveagli fatto; e meravigliavansi tutti.21E un' altra fiata, salendo Iesù nella navicella, passò il mare; e venneli una molta turba, e stava appresso il mare.22Ed ecco che gli venne uno archisinagogo, chiamato Iairo; e quando l'ebbe veduto, gittossi a' suoi piedi.23E molto il pregava, dicendo: come la figliuola mia è in estremo di morte, vieni e imponi la mano tua sopra quella, acciò lei sia salva, e viva.24Ed egli andò con quello, e molta turba il seguitava, e spingevalo.25Eravi una femina, la quale dodici anni avea sostenuto il flusso di sangue.26E da molti medici era stata afflitta, e avea ispeso tutto il suo, e nulla gli avea giovato, anzi sentivasi molto peggio.27Udendo lei di Iesù, venne nella turba di dietro, e tocco'li il suo vestimento.28E lei diceva fra sè stessa: imperò che, se pur toccherò il suo vestimento, sarò salva.29E incontanente fu seccato il flusso del sangue suo; e sentì nel corpo, come era sanata della infermità.30E immantinente, conoscendo Iesù esser uscita la virtù da sè stesso, voltato alla turba, diceva: chi ha toccato le mia vestimenta?31Al quale dicevano gli suoi discepoli: tu vedi la turba che lei ti preme, e dici: chi mi ha toccato?32Ed egli guardavasi dintorno a vedere quella che fatto avea questo.33Onde la femina, sapendo quel che in sè fatto era, tutta temente e tremante venne, e gittata a terra dinanzi a lui, dissegli tutta la verità.34Ed egli le disse: figliuola, la tua fede ha' ti fatta salva; vattene in pace, e sei libera della tua infermità.35Ancora parlando lui, ecco che vengono (li nuncii) al principe della sinagoga, dicendo: ecco che la tua figliuola egli è morta, il perchè affatichi più il Maestro?36Ma Iesù, udito il parlare che si faceva, disse al principe della sinagoga: non volere temere, solamente credi.37Ed egli non permise ad alcuno, che il seguitasse, salvo Pietro e Iacobo e Ioanne suo fratello.38E vennero nella casa del principe della sinagoga; ed egli vide il rumore, e quelli che piagnevano e molto lamentavansi.39Ed entrato disse a quelli: il perchè vi turbate e piagnete? la fanciulla non è morta, ma lei dorme.40E loro il schernivano. Ma egli, mandato fuori tutti, tolse seco il padre e la madre della fanciulla, e quelli ch' erano con lui; ed entrorono dove giaceva la fanciulla.41E tenendo la mano della fanciulla, dissegli : TALITA CUMI, ch' è interpretato: fanciulla, a te dico, lèvati.42E incontanente levossi la fanciulla, e andava; e lei era di dodici anni; e meraviglioronsi di grande ammirazione.43E grandemente comandò a quelli, che nullo sapesse questa cosa; e comandò che gli fosse dato a manducare.