SCRUTATIO

Lunedi, 30 giugno 2025 - SS. Primi Martiri della Chiesa di Roma ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 27


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Ma fatto che fu giorno, li principi de' sacerdoti e li antiqui del popolo feceno il consiglio contra di Iesù, per darli morte.1 Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire.
2 E legoronlo per menarlo a Ponzio Pilato, rettore.2 Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato.
3 Allora avvedendosi Iuda, che l' avea tradito e ch' era dannato, vedendo il male che aveva fatto, riportò li trenta denari d'argento alli principi dei sacerdoti e alli antiqui del popolo.3 Allora Giuda – colui che lo tradì –, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani,
4 E disse a loro: io ho peccato, tradendo il sangue giusto. E loro dissero che v'abbiamo a fare noi? Tu te 'l vederai.4 dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «A noi che importa? Pensaci tu!».
5 Ed egli allora gittò li denari nel tempio; e partissi, e impiccossi con uno capestro.5 Egli allora, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.
6 Allora li principi de' sacerdoti preseno quelli denari, e dissero: non è lecito a noi di ponergli nella cassa, imperò ch' è prezzo di sangue.6 I capi dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero: «Non è lecito metterle nel tesoro, perché sono prezzo di sangue».
7 Ma fecero il consiglio, e comprorono di quelli denari uno campo di terra, per sepoltura de' peregrini.7 Tenuto consiglio, comprarono con esse il «Campo del vasaio» per la sepoltura degli stranieri.
8 E per questo è chiamato quello campo ACELDAMA, cioè campo di sangue, insino al giorno d'oggi.8 Perciò quel campo fu chiamato «Campo di sangue» fino al giorno d’oggi.
9 E allora si adempì quello che avea detto il profeta Ieremia: egli preseno li trenta denari d'argento, prezzo dell' apprezzato, il qual a sè apprezzarono li figliuoli d'Israel;9 Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: E presero trenta monete d’argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d’Israele,
10 e dettero quel prezzo in campo della terra, sì come ordinò a me il Signore.10 e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore.
11 E Iesù stava dinanzi al rettore; e addomandando Pilato, li disse: se' tu re de' Iudei? Disse a lui Iesù tu l' hai detto.11 Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici».
12 Ed essendo accusato dagli antiqui del popepolo, e da' principi de' sacerdoti, nulla rispose.12 E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.
13 Allora disse Pilato: non odi tu, quanti testimonii dicono contra di te?13 Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?».
14 E Iesù non rispose parola; onde molto si maravigliò Pilato.14 Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito.
15 Era usanza per lo giorno solenne (della pasqua), che soleva la signoria donare al popolo uno prigione, qualunque volevano.15 A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta.
16 Era allora in prigione uno uomo che avea nome Barabba, il quale era omicida e ladro.16 In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba.
17 E radunati che furono li Judei, disse a loro Pilato qual volete voi ch' io vi lasci? o Barabba, o Jesù ch' è chiamato Cristo?17 Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?».
18 Perchè Pilato sapeva che per invidia l' avevano tradito.18 Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
19 Sedendo Pilato per il tribunale (in sedia), mandogli a dire la moglie: tu non hai a fare nulla di questo uomo giusto; e io ho sostenuto in visione per lui molta pena.19 Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua».
20 Allora li principi de' sacerdoti e li antiqui mandorono a dire al popolo, che chiamasseno Barabba, e uccidesseno Cristo.20 Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù.
21 Rispose allora Pilato, e disse: quale volete ch' io vi lasci di questi due? Ed egli dissero: Barabba.21 Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!».
22 Disse allora Pilato: che farò io di Jesù che è chiamato Cristo?22 Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!».
23 Dissero tutti: sia crocifisso. Disse a loro Pilato: che male ha egli fatto? Ma quegli pure gridavano: sia crocifisso.23 Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».
24 Vedendo Pilato, che non giovava nulla il suo dire, anzi più rumore facevano, fecesi dare l'acqua alle mani, e lavossi dinanzi al popolo, e disse: io sono innocente del sangue di questo giusto, e voi il vedete.24 Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!».
25 Rispose l'università del popolo, e disse: il sangue suo sia sopra di noi, e sopra li figliuoli nostri.25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».
26 Allora Pilato lasciò a loro Barabba; e detteli Jesù, tutto flagellato, acciò che (egli stessi) il crucifigessero.26 Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
27 Allora li cavalieri di Pilato presero Jesù, e menoronlo nel luogo dove si davano le sentenze, e con loro radunorono tutta la famiglia.27 Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa.
28 E spoglioronlo della sua vestimenta, e puosenli indosso una vestimenta di porpora.28 Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto,
29 E puosongli in capo una corona di spini, e una canna nella mano diritta; e inginocchiavansi dinanzi a lui, e dicevano schernendolo: Dio ti salvi, re de' Judei.29 intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!».
30 E sputavangli adosso, e percotevangli con la canna nel suo capo.30 Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo.
31 E poi che l'ebbeno schernito, li trasseno quello vestimento; e remisongli le vestimenta sue, e menoronlo a crucifigerlo.31 Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.
32 E menandolo, trovorono uno uomo che aveva nome Simone, Cireneo, (il quale veniva dalla villa); il quale egli preseno, e puosongli adosso la croce che portava adosso Jesù,32 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce.
33 insino che giungessero a quel luogo che si dice Golgota, il qual è nel monte Calvario.33 Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio»,
34 E dettonli bevere vino mescolato con fiele; e gustandolo, non volse bevere.34 gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere.
35 E poi che l' ebbero crucifisso, divisero le sue vestimenta, mettendo le sorti, acciò che si adempisse quello che avea detto il profeta: (allora) divisero le mie vestimenta, e sopra di esse posero le sorti.35 Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte.
36 Sedevano, e guardavanlo.36 Poi, seduti, gli facevano la guardia.
37 E poseno sopra il suo capo la cagione perchè l'avevano crucifisso, dicendo: QUESTO È JESU NAZARENO RE DE' Iudei.37 Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».
38 E crucifissero con lui due ladroni, l'uno dal lato manco, e l'altro dal lato diritto.38 Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
39 E molti che passavano innanzi a lui, il biastemavano, e menavano il capo.39 Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo
40 E dicevano: va, tu che dicevi di distruggere il tempio di Dio, e in tre giorni lo dovevi rifare, salva te medesimo; e se tu sei figliuolo di Dio, discendi della croce.40 e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!».
41 E simigliantemente li principi de' sacerdoti, e li Scribi con li antiqui del popolo, lo schernivano dicendo:41 Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano:
42 Gli altri ha fatto salvi, e sè medesimo non può salvare; e se è re d' Israel, discenda della croce, e crederemogli.42 «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui.
43 S'egli ha confidanza in Dio, liberilo Iddio s'egli vuole; imperò che disse, ch' era figliuolo di Dio.43 Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!».
44 E quel medesimo, il ladrone ch' era allato lui, l'improbava.44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
45 E in su l'ora di sesta tutto l'universo diventò tenebroso, e durò insino all'ora di nona.45 A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
46 E circa l'ora di nona mandò Jesù una grande voce, e disse: ELI, ELI, LAMMA SABACTANI? cioè: Dio mio, Dio mio, perchè m' hai abbandonato?46 Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
47 E molti che erano lì, dicevano: questo chiama Elia. (Stiamo a vedere, se viene per liberarlo).47 Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia».
48 E incontinente corse uno, e prese una spugna sopra una canna, e detteli con essa bevere [aceto].48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere.
49 E anche alquanti dicevano: lasciate stare, ora vediamo se Elia verrà per liberarlo.49 Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!».
50 E Jesù un' altra volta gridò ad alta voce, e (disse: Padre nelle tue mani raccomando lo spirito mio, e cosî dicendo) spirò fuori lo spirito.50 Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
51 Allora il velo del tempio si divise in due parti, dal capo insino al piede, e tutta la terra si commosse, e le pietre si aperseno.51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono,
52 E aperti sono li monumenti; e molti corpi di santi, ch' erano morti, suscitorono,52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono.
53 e uscirono de' monumenti; li quali dopo la sua resurrezione vennero nella città santa, e apparirono a molti.53 Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
54 Ma Centurione, e quelli ch' erano con lui, che guardavano Jesù, veduto il terremoto e quelle altre cose, dubitorono molto, e dissero: veramente questo era figliuolo di Dio.54 Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
55 Erano ivi molte femine, che stavano dalla lunga, le quali avevano seguitato Jesù insino da Galilea, servendolo.55 Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.
56 Infra quelle era Maria Maddalena, e Maria di Jacobo e di Josef madre, e la madre delli figliuoli di Zebedeo.56 Tra queste c’erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
57 Ed essendo fatto sera, uno uomo ricco da Arimatea, il quale avea nome Josef, il quale era discepolo di Jesù,57 Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù.
58 andò a Pilato, e domando'li il corpo di Jesù. Allora Pilato comandò gli fosse dato.58 Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato.
59 E preso ch' ebbe Josef il corpo di Jesù, involtollo in uno lenzuolo nuovo.59 Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito
60 E puoselo in uno monumento nuovo, il quale era stato tagliato in una pietra; e di sopra la porta del monumento gli puose uno grande sasso, e partissi.60 e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò.
61 Era ivi Maria Maddalena, e l'altra Maria, che sedevano a lato al sepolcro.61 Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria.
62 E l'altro giorno radunoronsi insieme li prìncipi de' sacerdoti e Farisei, e andorono da Pilato.62 Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei,
63 E dissero: signore, noi ci siamo ricordati che quell' ingannatore, quando egli viveva, disse che dopo tre giorni egli resusciterebbe.63 dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore, mentre era vivo, disse: “Dopo tre giorni risorgerò”.
64 Comanda adunque che il sepolcro sia guardato insino al terzo giorno, acciò che non vengano li discepoli suoi, e l'involasseno, e poi dicessero al popolo, ch' egli è resuscitato da morte; imperò che sarebbe l'ultimo errore peggiore che il primo.64 Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: “È risorto dai morti”. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!».
65 Disse Pilato: tollete le guardie, e guardatelo.65 Pilato disse loro: «Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete».
66 Ed egli andorono (con le guardie) al sepolcro, e sigilloronlo, e li puosero le guardie.66 Essi andarono e, per rendere sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.