SCRUTATIO

Sabato, 21 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 7


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Non fare male, e il male non ti piglierae.1 Male non fare e male non t'incoglierà;
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.2 sta lontano dall'iniquo, e i mali s'allontaneranno da te.
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.3 Figliuolo, non seminare il male ne' solchi dell'ingiustizia, e non avrai da mieterne il settuplo.
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.4 Non cercar dal Signore un principato, nè dal re un seggio d'onore.
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.5 Non vantar la tua giustizia dinanzi al Signore, perch'egli conosce il cuore, e non fare il sapiente davanti al re.
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.6 Non cercar di diventare giudice, se non hai forza di sradicar le ingiustizie; perchè tu non abbia a temere in faccia al potente, e mettere inciampi alla tua equità.
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.7 Non peccar contro la cittadinanza, e non ti gettar sul popolo.
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.8 Non legare insieme due peccati; perchè neppur per un solo non resterai impunito.
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.9 Non esser pusillanime in cuor tuo,
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.10 e non trascurar di pregare e far limosina.
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.11 Non dire: «Iddio guarderà alla moltitudine delle mie offerte, e quand'io offro i miei doni al Dio altissimo, gli accoglierà».
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.12 Non deridere l'uomo nell'amarezza dell'anima [sua], perchè c'è chi umilia ed esalta, Dio che tutto vede.
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.13 Non coltivar menzogne contro il tuo fratello, nè fare altrettanto verso un amico.
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.14 Non voler mai dire nessuna bugia: perchè l'abitudine del mentire non porta bene,
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.15 Non esser ciarliero nella compagnia de' vecchi, e non ripeter le parole nelle tue preghiere.
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.16 Non odiare il lavoro faticoso, nè l'agricoltura creata dall'Altissimo.
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.17 Non ti metter nel branco de' peccatori;
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.18 ricordati che l'ira [divina] non tarderà.
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.19 Umilia profondamente l'anima tua, perchè castigo della carne dell'empio [sarà] il fuoco e il verme.
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.20 Non peccar contro l'amico che tarda [a darti] il danaro, nè disprezzar per l'oro un fratello carissimo.
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.21 Non ti separar da una donna savia e buona, che nel timor del Signore t'è toccata in sorte; perchè la pudica sua grazia [vai] più dell'oro.
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.22 Non maltrattare lo schiavo che con fedeltà lavora, nè il mercenario che ci mette l'anima sua.
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.23 Il servo assennato ti sia caro come l'anima tua; non lo fraudar della sua libertà, nè lo lasciar nell'indigenza.
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)24 Hai bestiami? prendine cura, e se ti son utili, restin presso di te.
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.25 Hai figliuoli? istruiscili, e piegali [al giogo] sin dalla loro infanzia.
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.26 Hai figliuole? custodisci il loro corpo, e non mostrare ad esse [troppo] ridente il tuo volto.
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.27 Marita la figliuola, e avrai fatto un grosso affare, ma dalla a un uomo sensato.
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.28 Hai una donna secondo il tuo cuore, non la mandar via; ma non ti affidare a una che ti sia odiosa.
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.29 Con tutto il tuo cuore onora tuo padre, e non dimenticar le doglie di tua madre.
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.30 Ricordati che senza di essi non saresti nato, e rendi loro a seconda di quanto t'han dato.
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.31 Con tutta l'anima tua temi il Signore, e venera i suoi sacerdoti.
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.32 Con tutte le tue forze ama il tuo crcntore, e non abbandonare i suoi ministri.
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.33 Venera Iddio con tutta l'anima tua e rispetta i sacerdoti, e purificati con le spalle [delle vittime].
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.34 E dà ad essi la parte [loro], come t'è stato comandato, le primizie e [la vittima] d'espiazione, e della tua negligenza mondati con poco;
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.35 l'offerta delle tue spalle, e il sacrifizio di santificazione offrirai al Signore, e le primizie dovute ai santi.
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.36 Anche al povero stendi la tua mano, perchè sia completa la tua espiazione e la tua benedizione.
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.37 Gradito è il dono a tutti i viventi; e [neppure] al morto non negar la [tua] grazia.
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.38 Non mancar di porger conforto a quei chè piangono, e va' con gli afflitti.
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.39 Non ti sia grave visitare il malato, perchè con tali cose t'assicurerai l'amore. In tutte le opere tue ricordati della tua fine, e non peccherai in eterno.
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.