Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 33


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1Non addiverrà male a colui che teme Iddio; e Iddio lo difenderà nella tentazione, e libererallo dalli mali.2Il savio non odia li comandamenti e le giustizie, e non fia percosso sì come è percossa la nave nella tempesta.3L'uomo che ha senno crede alla legge di Dio, e la legge sì è a lui fedele.4Chi apre la sua domanda, apparecchierà (a sè) risposta; e se egli pregherae, sarà esaudito, e conserverà la disciplina, e allora risponderae.5L'animo del pazzo, sì come la ruota del carro; il pensiero suo sì come legno dove si voltano le ruote.6Sì come il cavallo stallone, così l'amico schernitore, che dileggia sotto ciascuno che siede sopra a lui.7Per che avanza l'uno dì 'l' altro, e la luce avanza la luce, e l'anno l'anno, e il sole il sole?8Elli sono partiti per la scienza di Dio; il sole è fatto, e osserva il comandamento.9Per la sapienza di Dio si (dividono e) mutono li tempi; li dì delle feste di quelli cèlebrano gli uomini all'ora.10In essi Iddio esaltoe e magnificoe quelli, ed elli puose in numero di dì (e d'anni); e tutti gli uomini sono di terra, donde fue creato Adamo.11E nella moltitudine della disciplina [il Signore] li partie, e mutoe le vie loro.12Di loro benedisse ed esaltoe, e di loro santificoe, e a sè giunse; di loro maledisse e abbassoe e convertì loro alla divisione loro.13Sì come la terra in mano del pentolaio, a far come vuole e ordinarla;14(così nella mano di Dio farae l'uomo quello). Tutte le vie secondo la disposizione sua; così l'uomo nella mano di colui che il fece, e renderae a colui secondo la scienza sua.15Così come contro al male è il bene, e contro alla morte è la vita, così contra l'uomo giusto è il pecatore; così vedera' in tutte l'opere dello Altissimo; due contro a due, e uno contro a uno.16E io ultimo veggiai, sì come colui che coglie li grappi dietro allo vendemmiatore.17Nella benedizione di Dio sperai; e riempiei. lo canale, sì come colui che vendemmioe.18Guardate che io non lavorai a me solo, ma a tutti coloro che cercano disciplina.19Uditemi, grandi e tutti li popoli; e, rettori della chiesa, apprendete colli orecchi.20Non dare signoria sopra te, in tua vita, a figliuolo o a moglie, o a fratello o ad amico; e non dare ad altrui le tue possessioni, acciò che per avventura tu non te ne penti, e prieghi poi ch' elle ti sieno rendute.21Nullo uomo ti muti di questo proponimento, infino che tu vivi.22Egli è meglio che i figliuoli ti prieghino, che tu caggi alle mani loro.23Sii eccellente in tutte l' opere tue.24E non maculare la fama tua. Distribuisci la ereditade tua nel dì della fine de' di della vita tua, e nel tempo della tua morte.25Cibi e verga e peso all' asino; pane e disciplina e opera al servo.26Opera nella disciplina, e cerca di riposarsi; isnodagli le mani, egli cercherà d'essere libero.27Il giogo e freno piegano il duro collo, e le continue operazioni piegano il servo.28Al servo malevolo si conviene tormento e ceppi; mettilo in opera, che non si stia.29La oziositade insegnoe molta malizia.30E mettilo in opera, però che si conviene a colui. E se egli non ubbidisce, ponilo co' piedi nelli ceppi, e non gli dare larghezza sopra ogni uomo; ma sanza deliberazione non fare alcuna cosa grave.31Se tu hai servo fedele, siati quasi l'anima tua; e trattalo come fratello, per che tu l' hai comperato nel sangue dell' anima.32Se tu gli farai male a torto, egli si volterae a fuggire.33E se insuperbiendo se n'anderà, di cui cercherai tu, e in quale via, nollo sai.