SCRUTATIO

Domenica, 29 giugno 2025 - Santi Pietro e Paolo ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 29


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1 Quello che fae misericordia, prèsta al prossimo suo; e chi è largo e splendido, osserva li comandamenti.1 Chi è compassionevole presta al suo prossimo, e se lo sostiene per mano osserva i comandamenti.
2 Prèsta al prossimo tuo nel tempo della sua necessitade, e ancora rendi al prossimo nel tempo suo.2 Presta al prossimo quando ha bisogno, d'altra parte sii puntuale nella restituzione.
3 Conferma la parola tua, e fa fedelmente con lui; e in ogni tempo troverai quello che t'è necessario.3 Mantieni la parola per meritarti la fiducia, e sempre troverai quanto t'occorre.
4 Molti stimarono lo prèsto sì come uno trovamento, e prestarono gravezza a coloro che li aiutarono.4 Molti considerano il prestito una cosa trovata, perciò poi stancano quanti li aiutano.
5 Infino ch' elli ricevono, basciano le mani di colui che dà, e umiliano la loro voce nella promissione.5 Prima di prendere gli bacia le mani e parla sommesso del suo denaro; ma per restituire ritarda sempre, dicendo parole piene di negligenza e scusandosi che il tempo non è adatto.
6 E nel tempo dello rimeritare domanderanno. Enel tempo, e parleranno parole increscevoli, e causerassi il tempo del mormoramento.6 Se riesce a pagare, a stento il creditore otterrà la metà, e può considerarla come trovata; se non può, froda il creditore del suo denaro e poi lo tratta da nemico; gli restituirà maledizioni e ingiurie, invece d'onore gli darà disprezzo.
7 E s'elli potrae rendere, si li sarà contrario, e appena del soldo renderà il mezzo; e computarae quello, come se tu l'avessi trovato.7 Molti, per questo danno, non vogliono far prestiti, perché temono una perdita senza loro colpa.
8 Ma se lui non potrà (ritenere che non la restituisca), cercherà di defraudarti, e diventerà tuo nimico per sua propria voglia.8 Tu, però, largheggia con l'indigente, non temporeggiare per fargli l'elemosina.
9 Villania e mali detti ti renderae, e per lo onore e per lo beneficio ti renderà villanie.9 A causa della legge cùrati del povero, non mandarlo a mani vuote quando ha bisogno.
10 Molti non per cagione di malvagitade non prestarono, ma temerono d' essere defraudati spontaneamente.10 Perdi pure l'argento per il fratello e l'amico, invece che la ruggine lo consumi sotto la pietra.
11 E per tanto sii di forte animo sopra lo umile, e per la limosina non lo ti fare venire dietro.11 Usa la ricchezza come vuole l'Altissimo, così ti gioverà più dell'oro.
12 Per lo comandamento ricevi il povero; e per inopia nollo lasciare ire da te vuoto.12 Sia l'elemosina ciò che conservi nei tuoi ripostigli, ti libererà da ogni disgrazia,
13 Perdi la pecunia per lo tuo fratello e per lo amico, e non la nascondere sotto la pietra in perdizione.13 combatterà per te contro il nemico più che scudo robusto e lancia pesante.
14 Poni il tesoro tuo nelli comandamenti di Dio, e gioverae più che tutto l'oro.14 L'uomo dabbene garantisce per il prossimo, ma chi è senza pudore l'abbandona.
15 Rinchiudi la limosina nel seno del povero, e questa medesima adorerae per te, e liberaratti da ogni male.15 Non dimenticare il favore che ti ha fatto il garante, perché egli si è impegnato per te.
16 (La limosina dello uomo è sì come uno sacchetto con lui, e conserverae la grazia dell' uomo, sì come la pupilla dell' occhio).16 Il peccatore rovina i beni del garante e l'ingrato abbandona chi l'ha salvato.
17 (E poi si rilevarae e rimeritarae a loro la retribuzione, a ciascuno nel capo loro). Sopra il scudo del potente, e più che lancia, combatterà contro al nimico tuo.17 La cauzione ha rovinato molti benestanti, li ha sconvolti come onda del mare;
18 Il buono uomo farae fede al prossimo suo;18 ha sloggiato di casa uomini potenti, facendoli emigrare in terre straniere.
19 e chi la perderae, si farae confusione.19 Per il peccatore è un'insidia il far garanzia, vi cerca il profitto ma finirà nei tribunali.
20 Non dimenticare la grazia di quello che è stato per te securità; per che ello diede per te l'anima sua.20 Preòccupati del prossimo quanto puoi, ma bada a non esserne rovinato.
21 Il peccatore schifa la repromissione.21 Questo basta per vivere: acqua, pane, mantello e una casa che copra la propria intimità.
22 Il peccatore intitola a sè li beni del promettitore; e colui che è isconoscente per senno ch' egli abbandonoe colui che liberoe lui.22 Meglio vivere da povero al riparo di pochi legni, che mangiare sontuosamente in casa d'altri.
23 L'uomo ripromette del prossimo suo; e quando egli averae perduto la reverenza, sarà abbandonato da lui.23 Sii contento del poco o del molto che hai, e non sentirai il rimprovero perché sei straniero.
24 La malvagissima promissione molti dirizzanti perse, e commosse coloro sì come tempesta di mare.24 Brutta vita l'andare di casa in casa, dove sei ospite non puoi aprir bocca.
25 Avvolgendosi fece passare altrove uomini potenti, e andarono vagabondi in genti straniere.25 Devi accogliere gli ospiti, offrire da bere senza un grazie, per sentire poi cose amare:
26 Lo peccatore, trapassante li comandamenti del Signore, caderà nella malvagia repromissione; e colui che sforzerae molte cose, cadrae nel giudicio.26 "Avanti, o forestiero, imbandisci la tavola, se hai qualcosa in mano, dammela a mangiare".
27 Ricupera il prossimo secondo la possanza tua, e attendi a te sì che tu non caggi.27 "Via, o forestiero, c'è uno più importante, ho ospite mio fratello, occorre la casa".
28 Il principio della vita dell' uomo vuole acqua e pane, vestimento e casa che ricopra la vergogna.28 Per l'uomo che riflette son dure queste cose: essere disonorato da chi lo ospita e rimproverato dal creditore.
29 Meglio è la vita del povero sotto il coperto d'assi, che molti conviti in peregrinazione sanza casa.
30 Statti contento di quel poco che tu hai, e non udirailo impropero della peregrinazione.
31 La vita mala è andar peregrino di casa in casa; e dove albergherae, non sarà con fiducia, e non aprirà la bocca sua.
32 Albergherae e pascerassi, e sosterrà li ingrati, e udirà molte cose dispiacevoli.
33 (E saralli detto): va, ospite, e prepara la mensa (tua); e di quelle cose che tu hai, pasci gli altri.
34 Esci fuori dalla faccia delli miei amici; dal bisogno della mia casa egli è venuto il mio fratello.
35 Queste cose sono gravi a uomo sensato; la correzion della casa, e lo improperio di colui che prèsta.