Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 20


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Meglio è morbidamente riprendere, che con ira, e non divietare colui che si confessa nella orazione.1 Quam bonum est arguere quam irasci,
et confitentem in oratione non prohibere!
2 La concupiscenza del castrato isverginoe la giovinezza;2 Concupiscentia spadonis devirginans iuvenculam:
3 così colui che per forza giudica.3 sic qui facit per vim iudicium iniquum.
4 Come è buona cosa, che colui che è corretto il manifesti per penitenza! Fuggirai così il volontario peccato.4 Quam bonum est correptum manifestare paenitentiam!
Sic enim effugies voluntarium peccatum.
5 Ed è uno che tace, il quale è trovato savio; ed è da odiare colui ch' è disposto al molto favellare.5 Est tacens, qui invenitur sapiens,
et est odibilis, quia procax est ad loquendum.
6 Ed è un altro che tace, però che non ha sentimento della parlatura; ed è tacente colui che sa il tempo acconcio a parlare.6 Est tacens non habens responsum,
et est tacens sciens tempus aptum.
7 L'uomo savio tacerae infino al tempo; e lo sciocco e il semplice non guarderanno tempo.7 Homo sapiens tacebit usque ad tempus,
lascivus autem et imprudens non servabunt tempus.
8 Colui che usa molte parole, offende l'anima sua; e colui che si toglie signoria ingiustamente, sarà odiato.8 Qui multis utitur verbis, exsecrabitur;
et, qui potestatem sibi assumit iniuste, odietur.
9 L'uomo non ammaestrato procede ne' mali, e in lui è trovamento di danno.9 Est processus in malis viro indisciplinato,
et est inventio in detrimentum.
10 Egli è uno dono che non è utile; ed è uno, il cui merito è doppio.10 Est datum, quod non est utile,
et est datum, cuius retributio duplex.
11 Ed è una remunerazione per avere fama; ed è chi per umilitade leva il capo.11 Est propter gloriam minoratio,
et est qui ab humilitate levat caput.
12 Ed è chi molte cose ricompera per piccolo prezzo, ed è chi restituisce in sette doppi.12 Est qui multa redimat modico pretio
et restituens ea in septuplum.
13 Il savio nelle parole fa sè medesimo amabile; ma le grazie de' matti si gittano.13 Sapiens in verbis seipsum amabilem facit,
gratiae autem fatuorum effundentur.
14 Lo dono dello insipido non sarà utile a te; però che gli occhi di colui sono settiplicati.14 Datum insipientis non erit utile tibi,
oculi enim illius septemplices sunt:
15 Picciole cose darà, e molte cose rimpropererae; e l'aprimento della bocca sua partorisce molti mali.15 exigua dabit et multa improperabit,
et apertio oris illius quasi clamantis.
16 Alcuno presta oggi, e domane più domanda; odioso è cotale uomo.16 Hodie feneratur quis et cras expetit:
odibilis est homo huiusmodi.
17 E non avere per amico il pazzo (non sarà amico); non sarà grazia nelli beni di colui.17 Fatuus dicit: “ Non est mihi amicus,
et non est gratia bonis meis ”.
18 Coloro che mangiano il pane dello stolto sono di falsa lingua. Oh quanti e quante volte lo scherniranno!18 Qui enim edunt panem illius, falsae linguae sunt.
Quoties et quanti irridebunt eum!
19 Nè ancora quello che era da avere, darae con diritto senno; distribuiscene similmente e quello che non era d'avere.19 Neque enim, quod habendum erat, directo sensu distribuit,
similiter et, quod non erat habendum, est indifferens ei.
20 Il cadere di falsa lingua è sì come il cadere in suso lo smalto; così lo cadimento de' rei verrà tostamente.20 Melius lapsus in pavimento quam lapsus linguae:
sic casus malorum festinanter veniet.
21 L'uomo sgrazioso è sì come favola; nella bocca delli non ammaestrati sarae continua.21 Homo acharis quasi fabula importuna;
in ore indisciplinatorum assidua erit.
22 Il proverbio ch' esce della bocca del pazzo, sarà biasimato; però che non lo dice nello suo tempo.22 Ex ore fatui reprobabitur parabola,
non enim dicit illam in tempore suo.
23 Elli è alcuno che non puote peccare per povertade; e nel suo riposo fia stimolato.23 Est qui vetatur peccare prae inopia, et in requie sua non stimulabitur.
24 Ed è chi perde l'anima per timidezza, e chi per isciocchezza perde quella; per autorità d' alcuna persona perde sè.24 Est qui perdit animam suam prae confusione,
et ab imprudenti persona perdet eam;
personae autem acceptione perdet se.
25 Ed è alcuno che per vergogna promette all'amico; e sì se l'ha guadagnato per nimico.25 Est qui prae confusione promittit amico,
et lucratus est eum inimicum gratis.
26 Sozzo vituperio è nella bocca dell' uomo la bugia; e quella fia spesso nella bocca de' non savi.26 Opprobrium nequam in homine mendacium,
et in ore indisciplinatorum assidue erit.
27 Migliore è il ladro, che la continuanza dell' uomo bugiardo; e l'uno e l'altro erediteranno perdizione.27 Potior fur quam assiduitas viri mendacis;
perditionem autem ambo hereditabunt.
28 Li costumi delli uomini sono bugie sanza onore; e la confusione di coloro sì è con loro sanza intervallo.28 Mos hominis mendacis est sine honore,
et confusio illius cum ipso sine intermissione.
29 Il savio nelle parole farà grande sè medesimo, e l'uomo prudente adumilierà li potenti.29 Verbum parabolarum.
Sapiens in verbis producet seipsum,
et homo prudens placebit magnatis.
30 Chi lavora la terra sua inalza il monte delle biade, e chi opera giustizia sarà esaltato; colui che piace alli gloriosi, schiferà iniquità.30 Qui operatur terram suam, inaltabit acervum frugum,
et, qui operatur iustitiam, ipse exaltabitur;
qui vero placet magnatis, effugiet iniquitatem.
31 Li presenti e li doni accecano li occhi dei giudici, e sì come al muto nella bocca loro isvolgeranno li castigamenti di coloro.31 Xenia et dona excaecant oculos iudicum
et quasi camus in ore avertunt correptiones eorum.
32 Sapienza ascosa e tesoro non veduto, che utilità è nell' uno e nell' altro?32 Sapientia absconsa et thesaurus invisus,
quae utilitas in utrisque?
33 Migliore è colui che cela la sciocchezza sua, che l'uomo che nasconde la sapienza sua.33 Melior est, qui celat insipientiam suam,
quam homo, qui abscondit sapientiam suam.