Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Sapienza 19


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 L'ira di Dio sanza misericordia venne sopra li malvagi di qui all' ultimo. E sapea bene dinanzi quelle cose che doveano avvenire di coloro.1 Ma sopra gli empi sino alla fine pesò senza pietà l'ira (di Dio), perchè di loro prevedeva anche il futuro,
2 Però ch' elli (sarebbono ritornati e) averebbono consentito ch' elli andassono, e con grande sollecitudine averebbono mandati inanzi, e seguitavano loro pentiti (di averli lasciati uscire).2 che cioè, dopo aver loro permesso d'andarsene ed averli spediti con grande premura, cam­biato proposito, li avrebbero in­ seguiti.
3 Ancora avendo tra le mani il pianto, e piagnendo alli monumenti de' morti, presono altre cose per pensiero di sciocchezza; e quelli ch' elli pregando aveano cacciati via, li perseguitavano come fuggitivi.3 Erano infatti ancora in­volti nel lutto e spargevano la­ crime sulle tombe dei morti, quando si appigliarono ad altro stolto consiglio, e perseguitava­no come fuggiaschi quelli che pri­ma avevano scongiurato ad an­darsene.
4 E menavali a questo fine la degna necessitade; e perdeano la ricordanza di quelle cose erano state, acciò che coloro che non erano stati tormentati, il punimento li riempiesse;4 A tal fine li trascinava ben meritata fatalità: perdevan la memoria di ciò che era accadu­to, affinchè nuovo castigo com­pletasse ciò che mancava ai loro tormenti,
5 e il popolo tuo maravigliosamente trapassasse, ma coloro trovassono nuova morte.5 e il tuo popolo avesse il miracoloso passaggio, quelli invece trovassero un nuovo ge­nere di morte;
6 Ogni creatura dal cominciamento si risomigliava dalla sua schiatta, obbedendo li tuoi comandamenti, acciò che li servidori tuoi fussono conservati sani e salvi.6 che ogni creatu­ra, nel suo genere, prendeva nuo­ve forme, compiendo i tuoi pre­cetti, per conservar illesi i tuoi figli.
7 Però che il nuvolo faceva ombra alle loro tende e campi, e dove prima era acqua apparve terra secca, e nel mare rosso via sanza impedimento, e campo germogliante del grande profondo,7 Così la nuvola ombreggia­va i loro accampamenti, e dove prima era l'acqua comparve la terra asciutta, e nel Mar Rosso una via senza ostacoli, e nel pro­fondo dell'abisso una verdeggian­te campagna,
8 per lo quale ogni gente passoe, la quale era difesa dalla tua mano, vedendo le tue maraviglie e segni.8 per cui passò tutta la nazione, protetta dalla tua mano, spettatrice delle tue ma­raviglie, dei tuoi prodigi.
9 E sì come cavalli si pascerono, e sì come agnelli si rallegrorono, magnificando te, Signore, che liberasti loro.9 Come cavalli furon ben pasciuti, come agnelli saltellarono, magnifican­do te, o Signore, che li avevi sal­vati.
10 Però ch' elli si ricordavano di quelle cose che erano fatte, sì come per generazione d' animali la terra produsse la mosca, e il fiume gittoe fuori, per pesce, moltitudine di rane.10 Si ricordavano ancora di ciò che era accaduto durante il loro soggiorno in paese straniero, come in cambio di parti di bestia­ me la terra produsse delle mo­sche, e in luogo dei pesci il fiume gettò fuori branchi di ranocchi,
11 Ultimamente vidono nuova creatura d' uccelli, quando tratti dalla concupiscenza chiesono cibi da convito.11 Finalmente videro una nuova razza d'uccelli, quando, spinti dall'ingordigia, chiesero cibi squisiti.
12 Nello ragionamento loro venne loro dal mare la coturnice; e sopravennono alli peccatori turbamenti, non sanza quelli che erano stati fatti prima, per forza di fiumi; giustamente erano afflitti secondo le loro nequizie.12 Ad appagare il loro desiderio saliron dal mare le quaglie. Inve­ce sopra i peccatori piombarono i castighi, non senza indizi, dati avanti a furia di fulmini. Essi in­fatti eran giustamente puniti se­condo la loro malvagità,
13 Però che elli ordinaro cose abbominevoli delli loro albergatori; altri non ricettavano li non conosciuti forestieri, altri pigliavano li buoni ospiti in servigio.13 perchè furon dei piò detestabili inospi­ tali: gli uni non ricevendo ospiti sconosciuti; gli altri riducendo in schiavitù ospiti loro bene­ fattori.
14 E non solamente faceano queste cose, ma ancora v'era un altro rispetto di loro; per [che] contra loro voglia ricettavano li strani.14 E non solo questo, ma c'è da considerare un'al­tra cosa riguardo ai primi: che essi ricevettero di mala voglia i forestieri;
15 Ma coloro che con letizia li ricettavano, coloro che usavano quelle crudelissime leggi afflissono di dolori.15 questi invece, dopo averli ricevuti con gioia, quando già vivevan con loro sotto le me­desime leggi, li straziarono coi più atroci tormenti.
16 Elli furono percossi di cecitade; sì come quelli giusti nelle porte, conciosia cosa che fussono coperti di subite tenebre, ciascuno cercava il limitare dell' uscio suo.16 E furono puniti coll'accecamento come quelli alla porta del giusto, quan­do, avvolti in subitanee tenebre, ciascuno andava cercando l'in­gresso della sua casa.
17 Li elementi si convertono in sè, sì come il suono si muta nella qualità dello stromento, e tutte le cose guardano il loro suono: onde stimare si puote per quello certo viso.17 Pertanto gli elementi cam­biavano tra loro, come nel sal­terio. di cui variano gli accordi, benché ogni corda conservi il pro­prio suono come ci si può persuadere dalla semplice vista.
18 Però che le cose de' campi si convertivano in cose acquatiche; e qualunque erano che notassono, si convertiano in terrestri.18 Infatti gli animali terrestri si cam­biavano in acquatici, e quelli fat­ti per notare passavano sulla ter­ra;
19 Il fuoco ardeva nell' acqua sopra la sua possa, e l'acqua si dimenticava la sua stignente naturazon zamp on6ood moneloz non19 il fuoco nell'acqua sorpassa­va la sua propria forza, e l'acqua si dimenticava della sua virtù naturale di spegnere.
20 E d'altra parte le fiamme non mossono le carni delli corruttibili animali che andavano insieme, nè dissolvettono quello che di lieve si disfae sì come il ghiaccio. In tutte le cose magnificasti il popolo tuo, Signore, e onorificastilo, e non lo disprezzasti in alcuno tempo, e apparecchiasti il suo adiutorio in ogni luogo.20 Al con­trario, le fiamme non attaccava­no le carni di fragili animali che vi camminavan dentro, nè disfacevan quell'ottimo cibo, che si sarebbe dovuto fondere come il ghiaccio. In tutti i modi tu hai reso grande e glorioso il tuo popolo, o Signore, non lo hai di­sprezzato, e l'hai assistito in ogni tempo e in ogni luogo.