Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Secondo de' Paralipomeni 20


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1Dopo questo si raunarono i figliuoli di Moab e di Ammon, e con esso loro degli Ammoniti, a Iosafat, per combattere contra lui.2E vennero gli messaggi, e significarono questo a Iosafat, dicendo: incontra di te viene grande moltitudine degli luoghi li quali sono di là dal mare, e di Siria; ed ecco che sono in Asasontamar, la quale è in Engaddi.3E Iosafat, tutto ispavento, tutto si diede a pregare Iddio (e tutti di loro cittade), e predicò il digiuno a tutto Giuda.4E congregossi Giuda a pregare Iddio; e tutti di loro cittadi vennero ad orare lui.5E istando Iosafat nel mezzo del popolo di Giuda e di Ierusalem, nella casa di Dio e dinanzi del palagio nuovo,6disse: o Signore Iddio de' nostri padri, tu sei Dio in cielo, e tu se' signore di tutte le genti della terra; nella tua mano è la fortezza e la potenza, niuno puote resistere a te.7Non se' tu, Signore nostro, quello il quale uccidesti tutti gli abitatori di questa terra nel cospetto del tuo popolo d' Israel, e destila al seme del tuo amico Abraam in sempiterno?8E abitarono in quella, e fècerovi il santuario al tuo nome, dicendo:9se verranno sopra noi i mali e il coltello del giudicio, pestilenza e fame, e noi istaremo dinanzi a questa casa, sopra la quale è invocato il nome tuo, nel tuo cospetto; e chiameremo a te nelle nostre tribulazioni; tu ci esaudirai, e fara'ci salvi.10E ora ecco, i figliuoli di Ammon e di Moab, e il monte di Seir, per li quali tu non concedesti a' figliuoli d' Israel, che passassono, quando uscirono di Egitto; anzi declinarono da loro, e non gli uccisono,11(ed egli) fanno per lo contrario, e isforzansi di cacciarci della possessione la quale (tu Signore Iddio nostro) ci hai data.12Dunque non gli giudicherai tu? Certo in noi non è tanta fortezza, che possiamo resistere a questa moltitudine la quale è venuta sopra noi; ma non sapendo che ci doviamo fare, solo questo rimane che noi leviamo gli occhi a te.13E tutto Giuda istava dinanzi al Signore coi loro fanciulli e con le loro donne e con i loro figliuoli.14Ed (era) Iaaziel figliuolo di Zacaria, figliuolo di Banaia, figliuolo di Ieiel, figliuolo di Matania, era Levita de' figliuoli di Asaf; sopra il quale fu fatta la parola dello spirito di Dio nel mezzo della turba,15e disse: tutto Giuda, attendete, e voi che abitate in Ierusalem, e tu re Iosafat; questo dice il Signore a voi: non abbiate paura, e non temete questa moltitudine; però che la battaglia non è vostra, ma è di Dio.16Domani anderete contro a loro; ed egli monteranno per la valle che è chiamata Sis, e troveretegli nel capo del fiume il quale è contra la solitudine di Ieruel.17Non sarete voi che combatterete, ma solo istate francamente, e vedrete sopra voi l'aiuto del Signore; o Giuda e (tu) Ierusalem, non temete e non abbiate paura; domani uscirete contro di loro, e lo Signore sarà con esso voi.18E Iosafat e Giuda e tutti gli abitatori di Ierusalem caddero distesi in terra nel cospetto di Dio e adororlo.19Ei Leviti de' figliuoli di Caat, e de' figliuoli di Core, laudarono il Signore Iddio d' Israel con voce alta in alto.20E levatisi la mattina, uscirono per lo deserto di Tecue; e andati loro, Iosafat istando in mezzo di loro, disse: intendete me, tutto Giuda e gli abitatori di Ierusalem; credete nel (nostro) Signore Iddio vostro, e sarete nel sicuro; credete ai profeti suoi, e tutte le cose vi verranno prospere.21E consigliò il popolo, e ordinò gli cantatori del Signore, li quali lui laudassono nelle compagnie loro, e che andassono dinanzi allo esercito, e con voce consonata dicesseno: confessatevi a Dio, però che la sua misericordia è eterna.22E cominciato egli a cantare, il Signore le insidie loro, cioè de' figliuoli di Ammon e di Moab e del monte Seir, i quali erano usciti a combattere contra Giuda, convertì contra loro istessi; e furono percossi.23Onde i figliuoli di Moab e di Ammon si levarono contra gli abitatori del monte Seir, acciò che gli uccidessero e disfacessero; e fatto questo, anco in sè medesimi rivolti uccideano l'uno all'altro.24E venuto Giuda alla spelonca la quale guarda la solitudine, viddero da lungi da ogni parte della contrada giacere pieno di corpi morti; chè non era rimaso uno il quale fosse potuto iscampare dalla morte.25E venne Iosafat, e tutto il popolo con lui, a ricogliere il campo delle spoglie de' morti; e trovarono tra' morti diverse cose, vestimenta e vasi preziosissimi; e tolseno tanto che nol pòteano portare; nè in tre di poterono ricogliere le cose per la moltitudine.26E nel quarto di sì si congregarono nella valle della benedizione; e però che in quello luogo aveano benedetto il Signore, chiamarono quella valle VALLE DELLA BENEDIZIONE, insino al dì presente.27E ritornarono ogni uomo di Giuda e gli abitatori di Ierusalem, e Iosafat dinanzi a loro, in Ierusalem con grande letizia, però che il Signore gli avea data allegrezza de' nemici loro.28Ed entraro in Ierusalem con salteri e chitarre e trombe, nella casa di Dio.29E sopra tutti li regni della terra venne la paura di Dio, udito siccome Iddio avea combattuto contro gli nemici d' Israel.30E riposò il regno di Iosafat, però che il Signore gli diede pace dintorno.31E regnò Iosafat sopra Giuda; e quando incominciò a regnare avea trentacinque anni, e venticinque anni regnò in Ierusalem; il nome della madre fu Azuba figliuola di Selai.32E andò per la via del suo padre Asa, e non declinò da quella, facendo quello che piaceva nel cospetto del Signore.33Ma i luoghi alti non tolse via, però che anco il popolo (offeriva e sacrificava negli luoghi alti, e) non avea dirizzato il cuore a seguitare Iddio Signore de' padri loro.34E tutto l'altro, cioè [de' fatti] di Iosafat ultimi e primi, sì è scritto nelli libri di Ieu figliuolo di Anani; le quali cose puose nel libro de' re d' Israel.35E dopo queste cose Iosafat fece amistà con esso Ocozia re d' Israel, l'opere del quale furono pessime.36E fu partecipe a fare navi, le quali andassero in Tarso; e fecionle in Asiongaber.37E profetò Eliezer figliuolo di Dodan di Maresa a Iosafat, e disse: però che tu hai avuto patto con esso Ocozia, il Signore hae percosse le tue opere, e sono rotte le navi, e non sono potute andare in Tarso.