Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Genesi 26


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1 Fatta si è la fame sopra la terra, dopo quella sterilità ch' era venuta ne'dì d'Abraam. Andò Isaac ad Abimelec, re de' Palestini, in Gerara.1 - Ora, essendo venuta nella regione un'altra carestia, dopo quella al tempo d'Abramo, Isacco se n'andò ad Abimelec re dei Palestinesi in Gerara.
2 E apparì lui lo Signore, e disse: non andare in Egitto, ma ripòsati nella terra la quale io ti dirò.2 Gli apparve il Signore, e disse: «Non andare in Egitto, ma fermati nella terra che io ti dirò.
3 E pellegrina in quella, ed io sarò teco e be nedicerò a te. In verità a te e al seme tuo darò tutte queste generazioni, e compieroe lo giuramento ch' io promisi ad Abraam tuo padre.3 Sta' in quella come forestiere, ed io sarò con te ed alla tua discendenza darò tutte queste terre, adempiendo il giuramento ch'io feci al padre tuo Abramo.
4 E moltiplicherò lo seme tuo siccome le stelle del cielo; e darò a quelli che esciranno di te, drieto a te, queste generazioni; e saranno benedette nel seme tuo tutte le genti della terra.4 Renderò la discendenza tua numerosa come le stelle del cielo; darò a' tuoi posteri tutte queste terre, e nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra,
5 Imperciò che ubbidi Abraam alla voce mia, e obbedì i prieghi e i comandamenti miei, e le cose sacre e le leggi guardoe.5 perchè Abramo obbedì alla mia voce, custodì i miei precetti e comandi, ed osservò gli statuti e le leggi».
6 Adunque stette Isaac in Gerara.6 Si fermò dunque Isacco in Gerara.
7 Al quale conciosia cosa che fosse domandato dagli uomini di quello luogo sopra la moglie sua, rispuose: mia sorocchia è. Ed in verità egli temeva di confessare ch' ella fosse accompagnata a lui in matrimonio, reputante che (per la vergogna e con coperta ira) eglino l'uccidessero per la bellezza di lei.7 Interrogato dagli uomini di quel luogo riguardo a sua moglie, rispose: «È mia sorella». Ebbe infatti paura di manifestare che gli era legata in matrimonio, pensando che forse lo uccidessero, per la bellezza di lei.
8 Conciosia cosa che trapassassero molti dì, e stesse quivi, ragguardante Abimelec, Re de' Palestini, per una fenestra, vedde lui giacere con Rebecca sua moglie.8 Ora, essendo già passato molto tempo da che egli dimorava quivi, Abimelec, re de' Palestinesi, guardando per la finestra lo vide che scherzava con Rebecca sua moglie.
9 E fattolosi venire a se, disse: cosa vera è, che sia la tua moglie; perchè dicesti bugia, ch' ella fosse tua sorocchia? Rispuose: io temetti, acciò ch' io non morissi per lei.9 Laonde, chiamatolo gli disse: «Si vede bene che è tua moglie. Perchè hai detto falsamente che era tua sorella?». Rispose: «Ho avuto paura di morire per causa sua».
10 E disse Abimelec: perchè imponesti a noi? poteva usare niuno del popolo con la moglie tua; e avevi menato sopra di noi grande peccato. E co mandò ad ogni popolo, dicente:10 Disse Abimelec: «Perchè ti sei imposto a noi? Qualcuno del popolo avrebbe potuto abusare della tua moglie, e ci avresti esposti ad un grande peccato». Comandò dunque a tutto il popolo, dicendo:
11 Colui che toccherà la moglie di questo uomo, di morte morrà.11 «Chi toccherà la moglie di quest'uomo, sarà messo a morte».
12 Istette adunque Isaac in questa terra, e seminò, e trovoe in quello anno cento doppii; e bene disse lui lo Signore.12 Seminò dunque Isacco in quella terra, e l'anno stesso ne raccolse il centuplo, avendolo benedetto il Signore.
13 E fatto è ricchissimo uomo; e andava facendo pro' molto, e crebbe in tanto, che molto grandissimo fatto è.13 S'arricchì dunque, ed andò profittando ed accrescendosi, talchè divenne grande e potente,
14 Ebbe delle possessioni e delle pecore, ed armenta e molte famiglie. E per queste cose mossi da invidia a lui i Palestini,14 e possedè greggi, armenti e servi in quantità. Per questo i Palestinesi n'ebbero invidia,
15 tutti i pozzi ch’aveano cavato i servi d'Abraam, padre suo, in quello tempo guastarono implendoli di terra,15 e, tutti i pozzi che i servi del padre suo Abramo avevano scavati, essi in quel tempo li otturarono riempendoli di terra.
16 intanto ch' egli medesimo Abimelec disse ad Isaac: partiti da noi, imperciò che tu sei fatto molto più potente di noi.16 Tanto che lo stesso Abimelec disse ad Isacco: «Ritirati di fra noi, perchè sei diventato troppo più potente di noi».
17 Ed egli, dipartentesi acciò che venisse al torrente Gerara ed abitasse quivi,17 Ed egli partitosene, per venire al torrente di Gerara ed ivi fermarsi,
18 un'altra volta cavò altri pozzi i quali aveano cavati i servi del padre suo Abraam, i quali, esso morto, aveano guasti i Filistei; e chiamò loro per quelli medesimi nomi, per li quali innanzi lo padre gli avea chiamati.18 fece riaprire gli altri pozzi che i servi di Abramo padre suo avevano scavato, e che, lui morto, i Filistei avevano rinchiusi; e li chiamò con gli stessi nomi co' quali li aveva chiamati il padre.
19 E cavarono nel torrente, e trovarono l'acqua viva.19 Scavarono dunque nel torrente, e trovarono l'acqua viva.
20 Ma quivi fu contenzione tra i pastori di Gerara contro i pastori d'Isaac, dicendo: nostra è l'acqua. Per la quale cosa lo nome del pozzo, per quello che n'era intervenuto, chiamò CALUNNIA.20 Ma ivi appunto fu rissa tra i pastori di Isacco e quelli di Gerara che dicevano: «L'acqua è nostra». Perciò, a causa di quel che v'accadde, lo chiamò "Il pozzo della calunnia".
21 E cavàronne un altro; e per quello in verità si sono azzuffati, e chiamò quello INIMISTÀ.21 Ne scavarono poi un altro; anche per quello vi fu rissa, e lo chiamò "Delle inimicizie".
22 E partitosi quindi, cavò un altro pozzo, per lo quale non contendèro: adunque chiamò lo nome di quello LARGHEZZA, dicendo: ora ci adilatoe noi il Signore, e fece crescere sopra la terra.22 Partito di lì, scavò un altro pozzo, pel quale non vi fu questione; perciò gli mise nome "Della larghezza", dicendo: «Ora il Signore ci ha fatti allargare e crescere sulla terra».
23 E partissi di quello luogo, e andonne in Bersabea.23 Di lì poi salì in Bersabee,
24 Dove gli apparì lo Signore in quella notte, dicendo: io sono Iddio d'Abraam padre tuo; non temere, per ciò ch' io sono teco, e benedicerò te, e moltiplicherò lo seme tuo per lo servo mio Abraam.24 dove, la notte stessa, gli apparve il Signore e gli disse: «Io sono il Dio di Abramo tuo padre; non temere, poichè son teco; ti benedirò, e moltiplicherò la tua stirpe a cagione d'Abramo mio servo».
25 Adunque edificò quivi l'altare al Signore; e chiamato qui lo nome del Signore, istese quivi lo tabernacolo; e comandò a' servi suoi, che cavassero lo pozzo.25 Ivi dunque edificò un altare, ed invocato il nome del Signore, vi stese le tende, e comandò ai servi di scavare un pozzo.
26 Al quale luogo essendo eglino venuti da Gerara Abimelec e Ocozat amico suo e Ficol duca di cavalieri,26 Ed essendo venuto a quel luogo da Gerara Abimelec, Ocozat suo confidente, e Ficol capo de' soldati,
27 favelló a loro Isaac: perchè veniste voi a me, uomo il quale avete odiato, e cacciasti da voi?27 disse loro Isacco: «Come mai siete venuti a me, uomo già da voi odiato e discacciato?».
28 Li quali rispuosero: noi vediamo con te essere lo Signore Iddio, ed imperciò: ecco, dicemmo, sia giuramento intra noi, e facciamo patto,28 Quelli risposero: «Abbiamo visto che il Signore è con te; perciò abbiamo detto: - Sia fra noi un giuramento, e fermiamo il patto
29 che tu non facci a noi punto di male, siccome noi niuna cosa delle tue toccammo, nè facemmo niuna cosa che ti offendesse, ma con pace lasciammo lo fatto per la benedizione del Signore.29 che tu non faccia a noi nulla di male -; così anche noi niente abbiamo toccato del tuo, nè fatta cosa che ti offendesse, ma con pace ti abbiamo lasciato andare, prosperato dalla benedizione del Signore».
30 E fece adunque loro lo convito; e dopo lo cibo e il beveraggio,30 Fece dunque Isacco a loro un convito; e dopo mangiato e bevuto,
31 levandosi la mattina, giurarono, e lasciarono Isaac pacificamente nel luogo suo.31 levatisi al mattino, si scambiarono il giuramento; quindi Isacco li lasciò partire in pace per il loro paese.
32 Ma ecco che in quel dì vennero li servi d'Isaac, annunzianti a lui del pozzo ch' eglino aveano cavato, e dicenti: noi abbiamo trovata l'acqua.32 Ed ecco, in quello stesso giorno, vennero i servi d'Isacco a dirgli del pozzo che avevano scavato, e ad annunziargli: «Abbiamo trovato l'acqua».
33 Donde appellò lui ABBONDANZA; ed il nome alla città imposto è BERSABEA insino al presente die.33 Laonde lo chiamò "Dell'abbondanza"; ed alla città fu dato il nome di Bersabee [che porta] anc'oggi.
34 Ma Esaù di xL anni menò due moglie, Iudit figliuola di Beeri Eteo, e Basemat figliuola di Elon di quello medesimo luogo.34 Ora Esaù, di quarant'anni, prese in moglie Iudit figlia di Beer heteo, e Basemat figlia di Helon, dello stesso luogo,
35 Le quali amendue aveano offeso l'animo d'Isaac e di Rebecca.35 le quali ambedue rattristarono l'animo di Isacco e di Rebecca.