Scrutatio

Mercoledi, 7 maggio 2025 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Genesi 19


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1 Vennero adunque due angioli a Sodoma nel vespro, sedente Lot ne' mercati della città; il quale, quando gli vidde, levossi, e andò incontro a loro, e adorò inchinato nella terra.1 Quei due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava ancora seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot andò loro incontro, si prostrò con la faccia a terra
2 E disse: io vi scongiuro, signori, che voi veniate nella casa al fanciullo vostro, e state quivi; lavate i piedi vostri, e dimane fate trapasso nella via vostra. I quali dissero: questo non faremo, ma nella piazza staremo.2 e disse: "Ascoltate, vi prego, miei signori, venite in casa del vostro servo; vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina per tempo, ve ne andrete per la vostra via". Quelli risposero: "No, ma passeremo la notte sulla piazza".
3 Constrinse coloro per priego, acciò che venissero a lui; e venuti nella casa sua, fece convito, e cosse l'azima, e mangiarono.3 Allora egli insistette tanto presso di essi, che andarono da lui ed entrarono nella sua casa. Egli fece per loro un convito, cosse dei pani senza lievito e così mangiarono.
4 Ma innanzi ch' egli andassero a dormire, gli uomini della città andarono e circondarono la casa, dal fanciullo insino al vecchio, tutto il popolo insieme.4 Prima che andassero a dormire, ecco che gli uomini della città di Sòdoma s'affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo,
5 E chiamarono Lot, e dissero a lui: dove sono gli uomini che entrarono a te ista notte? Mena loro qua, acciò che noi li conosciamo.5 chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Portaceli fuori, perché vogliamo abusare di loro!".
6 E partitosi Lot da loro, uscì fuori da drieto; e chiudendosi dentro all'uscio, disse:6 Allora Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé,
7 non vogliate fare, io vi addomando, fratelli miei, questo male.7 disse: "No, fratelli miei, non fate del male!
8 Io hoe due figliuole, le quali ancora non conoscerono uomo; io menerò loro a voi, e fatene ciò che vi piace. Ora a questi uomini nulla di male non fate, perciò che venuti sono sotto l'ombra dello mio coperto.8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare, purché a questi uomini voi non facciate niente, perché sono entrati all'ombra del mio tetto".
9 E quelli dissero: partiti colà. E un'altra volta dissero: or non ci se' tu venuto come fore stiere? saresti mai venuto acciò che ne giudichi? Dunque te medesimo, più che costoro, ti tormente remo. E facevano forza a Lot grandissima; già presso era, ch' egli non li avessero rotte le porte di fuori.9 Ma quelli risposero: "Tirati via!". E aggiunsero: "Costui è venuto qui come straniero e vuol fare da arbitro! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare il battente.
10 Ed ecco gli uomini misero la mano, e me narono dentro a loro Lot, e chiusero l'uscio.10 Allora, dall'interno, gli uomini sporsero le mani, trassero in casa Lot e chiusero il battente;
11 E coloro ch' erano di fuori percossero di cecità, dal minimo insino al maggiore, sì che l'uscio trovare non potessero.11 e quanto agli uomini che erano alla porta della casa, li percossero abbagliandoli, dal più piccolo al più grande, cosicché non riuscirono a trovar la porta.
12 E dissero gli angioli a Lot: hai tu qui alcuno de'tuoi generi, ovvero figliuoli o figliuole? tutti co loro che sono tuoi ménagli fuori di questa città.12 Poi gli uomini dissero a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli e le tue figlie e tutti quelli che hai nella città, falli uscire da questo luogo,
13 In verità noi guasteremo questo luogo; im percio chè cresciuto è lo grido e il clamore loro inanzi al Signore; il quale mandò noi, acciò che noi gli uccidiamo.13 perché noi stiamo per distruggere questo luogo. E' grande il grido al cospetto del Signore, e il Signore ci ha mandati per distruggerli".
14 Adunque venuto è Lot a' generi suoi, i quali doveano torre le figliuole sue per mogli; e favelloe a loro, e disse: levatevi e partitevi di questo luogo; imperciò che lo Signore (per lo peccato), guasterà questa città. E parve a loro che favellasse sì come beffante.14 Lot uscì a parlare ai suoi generi, fidanzati alle sue figliole, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi ch'egli scherzasse.
15 E quando fu la mattina, costringeano lui li angioli, dicenti: lievati e tuogli la moglie tua e [ le due ] tue figliuole, acciò che tutti parimenti non periscano nella fellonia della città.15 Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue due figliole qui presenti ed esci per non essere travolto nel castigo della città".
16 Dissimulando Lot di partirsi, quelli presono la mano sua e la mano della moglie sua e quelle delle due sue figliuole, acciò che perdonasse Iddio a colui.16 Lot indugiava, onde gli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un atto di misericordia del Signore verso di lui, lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
17 E menarono lui fuori della città, e quivi gli favellarono, dicenti: salva l'anima tua; non guar dare drieto, e non istare in niuno luogo appresso la regione; ma nel monte ti fa salvo, acciò che tu insieme non perisci.17 Ora, quando li ebbero fatti uscire fuori, uno di essi disse: "Fuggi! Si tratta della tua vita! Non guardare indietro e non fermarti nell'ambito della valle; fuggi sulla montagna, per non essere travolto!".
18 E disse Lot a loro: io ti prego, mio Signore;18 Ma Lot gli disse: "No, mio Signore!
19 imperciò ch' egli ha trovato lo servo tuo grazia innanzi a te, e magnificasti la misericordia tua la quale facesti meco, acciò che tu salvassi l'anima mia, non posso nel monte essere salvato, ne per avventura mi piglilo male e muora (appresso di questa città).19 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai fatto ben grande la tua misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e muoia.
20 Ed è una città picciola quivi appresso, alla quale io posso fuggire; saroe salvato in quella pic cola città, e viverà l'anima mia?20 Vedi questa città, è abbastanza vicina per potermi rifugiare colà, ed è una piccolezza! Lascia ch'io fugga colà -- non è una piccolezza? -- e così la mia vita sarà salva!".
21 E disse a lui: ecco, ancora in questa cosa hoe ricevuto li preghi tuoi, acciò ch' io non sovvertirò la città per la quale hai favellato.21 Gli rispose: "Ecco, io ti favorisco anche in questa cosa di non rovesciare la città della quale mi hai parlato.
22 Affrettati, e salvati quivi; imperciò ch' io non potrò fare alcuna cosa, intanto che tu anderai colà. Imperciò chiamò lo nome di quella città SEGOR.22 Presto, fuggi colà, perché io non posso far nulla finché tu non vi sia arrivato". Perciò il nome di quella città si chiamò Zoar.
23 Il sole è nato sopra la terra, e Lot venuto è in Segor.23 Al momento in cui il sole sorgeva sulla terra, Lot arrivò a Zoar.
24 Adunque lo Signore piovve sopra Sodoma e Gomorra solfo e fuoco da Dio di cielo.24 Allora il Signore fece piovere sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco, proveniente dal Signore, dal cielo.
25 E sovertitte queste città, ed ogni cosa intorno alla regione, e tutti gli abitatori delle città, e tutte le cose della terra virente.25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti della città e la vegetazione del suolo.
26 E guardantesi la mogli di Lot drieto, si è convertita in sale.26 Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una colonna di sale.
27 Ma Abraam, levantesi la mattina dov'era stato prima col Signore,27 Abramo andò di mattino presto dove si era fermato davanti al Signore,
28 guardò verso Sodoma e Gomorra e tutta la terra di quella regione; e vidde salire una favilla di terra, quasi come fumo di fornace.28 per guardare dall'alto il panorama di Sòdoma e Gomorra e di tutta la terra del circondario e vide che saliva un fumo dal paese, come il fumo della fornace.
29 E conciosia cosa che sovvertisse lo Signore le città di quella regione, ricordato si è di Abraam; e liberò Lot della sovversione della città nella quale abitava.29 Così avvenne che quando Dio distrusse le città della valle, si ricordò di Abramo e fece fuggire Lot di mezzo alla catastrofe, quando distrusse le città nelle quali Lot abitava.
30 E venne Lot da Segor, e stette nel monte e due figliuole con lui; e' temettero in verità di stare in Segor; ed istette nella spelonca egli e due sue figliuole.30 Poi Lot salì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due sue figlie, perché aveva timore di restare a Zoar, e si stabilì in una caverna, lui e le due sue figlie.
31 E disse la maggiore inverso la minore: lo padre nostro è vecchio, e niuno uomo è rimaso in terra, il quale possa venire a noi appresso lo costume di tutta la terra.31 Or la maggiore disse alla minore: "Il nostro padre è vecchio e non c'è alcun uomo di questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra.
32 Vieni, inebriamlo di vino; e dormiamo con lui, acciò che noi serviamo del nostro padre seme.32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, e così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
33 E diedero al padre loro bere del vino quella notte. Ed in quella n'andoe la maggiore a dormire col padre; ma quello non si sentie, nè quando la figliuola si coricò, nè quando si partì.33 Quella notte fecero bere del vino al loro padre, e la maggiore venne a coricarsi con suo padre; ma egli non se ne accorse né quando essa si coricò né quando essa si alzò.
34 Ed in verità l'altro di disse la maggiore alla minore: ecco, io dormie ieri col padre mio, diamogli ancora bere del vino ista notte, e dormirai con lui, acciò che noi serviamo seme del padre nostro.34 All'indomani la maggiore disse alla minore: "Ecco che ieri mi coricai con nostro padre. Facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui, e così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
35 E dièdengli in quella notte al padre loro del vino; e andovvi la minore figliuola, e dormi con lui; nè allora in verità non si sentì, quando ella si coricoe, o quando ella si levoe.35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la minore andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse né quando essa si coricò né quando essa si alzò.
36 Ingravidò l'una e l'altra, le due figliuole di Lot, del padre loro.36 Così le due figliole di Lot concepirono dal padre loro.
37 E partorio la maggiore uno figliuolo, e chiamò lo nome suo Moab: ed egli si è padre degli Moabiti insino al presente dì.37 La maggiore partorì un figliolo e gli pose nome Moab dicendo: "E' da mio padre". Costui è il padre dei Moabiti d'oggigiorno.
38 E la minore partorì uno figliuolo, e chiamò lo nome suo Ammon, cioè figliuolo del popolo mio; ed egli si è padre degli Ammoniti insino ad oggi.38 La minore partorì anch'essa un figlio e gli pose nome "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti d'oggigiorno.