Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 11


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Siate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.1 Siate miei imitatori, secondo ch' io sèguito Cristo.
2 Vi lodo, o fratelli, perchè in ogni occasione vi ricordate di me e ritenete tali e quali le istruzioni che vi ho date.2 Fratelli, io sì ve lo dico, che per tutte le cose voi si vi ricordiate di me, tenendo li comandamenti che diedi a voi.
3 Voglio però farvi notare che capo d'ogni uomo è Cristo, capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.3 Ma voglio che sappiate che Cristo é capo d'ogni uomo; e l'uomo è capo della femina; e Dio è capo di Cristo.
4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo;4 Ogni uomo che ôra, ovver che profeta col capo velato, sì deturpa il suo capo.
5 così ogni donna che prega o profetizza a capo scoperto, fa disonore al suo capo, perchè è come se fosse rasa.5 E ogni femina che ôra, ovver profeta col capo non velato, si deturpa il suo capo, sì come ella si tosolasse.
6 Or se la donna non porta il velo, si faccia anche tagliare i capelli, e se è per lei vergognoso l'essere tosata o rasa, copra la sua testa.6 E se la femina non si copre il capo con velo, sì si tonda; e se pare male ch' ella si tonda, si veli il suo capo.
7 L'uomo non deve coprire la sua testa, perchè è imagine e gloria di Dio; mentre la donna è la gloria dell'uomo;7 Ma l'uomo non dee velare il suo capo; imperò ch' egli è imagine di Dio e gloria; e la femina si è gloria dell' uomo.
8 infatti non è venuto l'uomo dalla donna, ma la donna dall'uomo;8 Chè l' uomo non fu fatto della femina, ma la femina dell' uomo.
9 e non fu creato l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo.9 E certo l' uomo non fu creato per la femina, ma la femina fu creata per cagione dell' uomo.
10 Deve quindi la donna avere sopra il capo il segno della dipendenza, per riguardo degli Angeli.10 Imperò dee avere copertura sopra il suo capo la femina per li angioli.
11 Tuttavia nè l'uomo può far senza la donna, nè la donna senza l'uomo, secondo il Signore;11 Ma per tutto questo nè l'uomo senza la femina, nè la femina senza l' uomo, è nel Signore.
12 Infatti come la donna vien dall'uomo, cosi l'uomo nasce dalla donna, e tutto vien da Dio.12 Perciò si come la femina è dell' uomo, così ogni uomo per la femina; ma tutte le cose son fatte da Dio.
13 Giudicatene voi stessi: è decente che una donna preghi Dio non velata?13 Voi medesimi giudicate: questo è egli convenevole, che la femina debba orare col capo scoperto?
14 E la stessa natura non ve lo insegna che per l'uomo è indecente portare una lunga capigliatura,14 Solamente la natura v' ammaestra che (non) è convenevole, e) all' uomo è vergogna s' egli mantiene li capelli lunghi come treccie.
15 mentre una lunga capigliatura è a gloria d'una donna, perchè i capelli le sono stati dati per velo?15 Ma alla femina sì è onore, s' ella ha li capelli lunghi; che i capelli son dati a lei per copertura.
16 Che se ad alcuno piacesse opporsi, noi non abbiamo tal uso, nè lo ha la Chiesa di Dio.16 Se alcuno ha veduto tenzonatore intra voi, per questo ( ch' è detto e) dicovi che noi non avemo tale usanza, nè la Chiesa di Dio.
17 Or vi devo avvertire, senza lodarvi, che vi adunate, non solo senza profitto, ma con iscapito.17 E questo comando, non lodando che voi non vi adunate insieme al meglio, anzi al peggio.
18 Prima di tutto sento che allorquando vi radunate nella chiesa, ci son delle divisioni tra di voi; e in parte ci credo;18 E abbo inteso, che quando che voi v' adunate insieme nella Chiesa di Dio, in prima son divisioni intra voi; e credo in parte.
19 è necessario infatti che ci siano anche delle eresie, affinchè tra voi si possan conoscere quelli di virtù provata.19 Chè bisogno è che sieno eresie, perchè si conoscano quelli che son (fermi e) provati.
20 Quando voi dunque vi radunate, quello non è un mangiar la cena del Signore.20 Adunque adunatevi insieme; questo non è a manducare la cena del Signore.
21 Infatti ciascuno mangia avanti la sua cena, e uno patisce la fame, mentre l'altro è briaco.21 Chè ciascuno s'apparecchia a manducare la cena sua; e certo uno ha fame, e l' altro è ebrio.
22 Ma non oi avete le case per mangiare e bere? O volete disprezzare la chiesa, e fare arrossire quelli che non hanno nulla? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo no, davvero.22 Or non avete voi case, nelle quali voi manduchiate e beviate? se non che avete la Chiesa di Dio in dispetto, e fate vergogna a coloro che non ne possono avere? Adunque che dirò io a voi? Lodovi? ma in questo non vi lodo.
23 Perchè io l'ho ricevuto dal Signore quello che ho insegnato a voi, che il Signore Gesù, nella notte in cui era tradito, prese del pane23 Chè io ricevetti dal Signore quello che io diedi a voi; imperò che il nostro Signore Iesù Cristo, in quella notte che fu tradito, sì pigliò il pane.
24 e, dopo aver rese le grazie, lo spezzò e disse: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo, che sarà dato a morte per voi: fate questo in memoria di me.24 E fece grazie a Dio, e ruppelo, e disse: ricevete e manducate, chè questo è il mio corpo che per voi sarà tradito; e questo fate in mia ricordanza.
25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice è il nuovo testamento nel mio sangue: fate questo, tutte le volte che ne berrete, in memoria di me.25 Simigliantemente, poi ch' egli ebbe cenato, prese il calice, e disse: questo è il calice del nuovo testamento nel mio sangue; e questo fate, quante volte voi berete, in mia commemorazione.
26 Or dunque, tutte le volte che mangerete questo pane e berrete questo calice, annunzierete la morte del Signore, finché egli non venga.26 E quante volte voi mangerete di questo pane, e berete il calice, la morte del Signore avrete annunziare insino ch' egli venga.
27 Pertanto chiunque mangerà questo pane o berrà il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore.27 Adunque qualunque mangerà il pane e berà il calice del Signore indegnamente, colpevole sarà del corpo e del sangue del Signore.
28 Provi dunque ciascuno se stesso, e così mangi di quel pane e beva di quel calice;28 Ma ciascuno si provi (e purifichi); e così mangi di quel pane, e beva di quel calice.
29 perchè chi ne mangia e ne beve indegnamente, mangia e beve la sua condanna, non distinguendo il corpo del Signore.29 E quelli che mangiano e bevono indegnamente, mangiano a sè il giudicio e bevono, senza detrimento del corpo del Signore.
30 Ecco perchè tra voi ci son molti malati e deboli e ne muoion parecchi.30 Imperò intra voi ne sono molti infermi e deboli; e molti ne dormono.
31 Se da noi stessi ci si giudicasse, non si sarebbe certamente giudicati.31 Che se noi medesimi ci giudicassimo, certo non saremmo giudicati.
32 Invece siam giudicati dal Signore, e castigati, per non esser condannati con questo mondo.32 E mentre che noi ci giudichiamo, dal Signore siamo giudicati, perchè [non] siamo dannati con questo mondo.
33 Quando dunque, o fratelli, vi adunate per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri;33 Adunque, fratelli miei, quando voi [siete] radunati a mangiare, aspetti l'uno l'altro.
34 e se qualcuno ha fame, mangi a casa, affinchè non vi raduniate per vostra condanna. In quanto alle altre cose, le regolerò quando verrò da voi.34 E qualunque ha fame, manduchi a casa; chè voi non vi raguniate in giudicio. L'altre cose disponerò, quando verrò.