Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Giona 1


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Il Signore parlò a Giona figlio d'Amati, e gli disse:1 E fu fatta la parola di Dio a Iona, (profeta); figliuolo di Amati, e disse:
2 « Alzati e va a Ninive, la gran città, a predicarvi, perchè la sua malvagità giunse fino a me ».2 Lièvati suso, e vae nella grande terra che si chiama Ninive, e predica in quella; però che la malizia loro sì è salita inanzi a me.
3 Giona si mosse per fuggire a Tarsis, lungi dal Signore. Disceso a loppe, e trovatavi una nave che andava a Tarsis, pagò il suo nolo e v'entrò, per andare cogli altri a Tarsis, lungi dal Signore.3 E Iona si levò suso per fuggire in (una terra che si chiama) Tarsi (e fuggì) dalla faccia del Signore; e iscese in Ioppen, e ivi trovòe una nave che andava in Tarsi; e diede loro (cioè alli nocchieri) lo naulo, e iscese nella nave con loro per andare in Tarsi (per fuggire) dalla faccia del Signore.
4 Mà il Signore mandò sul mare un gran vento, e il mare fu agitato da gran tempesta, e la nave minacciava di sfasciarsi.4 E lo Signore Iddio sì mandò in mare uno grande vento, e fu fatto (subitamente) grande tempesta nel mare, e la nave era in (grande) pericolo di rompersi.
5 I marinai erano impauriti, ciascuno alzò le grida al suo dio, gettarono il carico della nave per alleggerirla; ma Giona, sceso nel fondo della nave, dormiva profondamente.5 E li nocchieri (per lo grande pericolo) ebbono grande paura, e li uomini gridarono allo Signore; e li vasi, ch' erano nella nave, gittarono in mare acciò che fosse leggeri; e Iona scese di sotto, e dormia con grave (e con grande) sonno.
6 Allora il capitano della nave gli s'accostò e gli disse: « Che stai tu a dormire? Alzati e invoca il tuo Dio: forse Dio penserà a noi e non periremo ».6 E lo governatore della nave andò (di sotto) a lui, e disseli: per che t' addormenti? lieva suso, e chiama il tuo Iddio, se forse si ripensasse di noi, e non periamo.
7 Poi si dissero l'un l'altro: « Venite, gettiamo le sorti, per sapere da chi ci viene questa sciagura ». Gettate le sorti, la sorte cadde sopra Giona.7 E uno disse allo suo compagno (cioè lo padrone disse a quelli ch' erano in su la nave): venite (disse questi), e mettiamo le sorti, acciò che noi sappiamo per che questo male sia a noi. E misono le sorti; e caddono le sorti sopra Iona.
8 Allora gli dissero: « Facci sapere la ragione di questa sventura. Qual'è la tua professione? Di dove sei? dove vai? Quale è il tuo popolo? »8 E dissono a lui: dimostra a noi quale sia la cagione perche noi abbiamo questo male; (e di' anoi) che mestiere tu fai, e di quale terra tu sei, e dove vai, ovvero di quale popolo tu sei.
9 Giona rispose: « Io sono ebreo, e temo il Signore Dio del Cielo, che fece il mare e la terra ».9 Ed egli disse loro: io sono ebreo, e hoe in timore lo Signore Iddio del cielo, il quale fece lo mare e la terra.
10 Gli uomini, presi da gran timore, gli dissero: « Perchè hai fatto questo? » (Dal suo racconto avevano compreso com'ei fuggisse dalla faccia del Signore).10 E allora quelli uomini temettono molto forte, e dissono a lui: e per che facesti questo? E conobbono li uomini, ch' egli era fuggito dalla faccia del Signore, però che Iona sì l'avea manifestato loro.
11 Poi gli dissero: « Che dobbiam farti, perchè il mare non infurii più contro di noi? » Il mare seguitava a ingrossare.11 E dissono che doviamo noi fare, acciò che lo mare si cessi da noi? però che lo mare gonfiava sopra loro fortemente.
12 Giona rispose loro: « Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si placherà, perchè so bene che per colpa mia s'è abbattuta su di voi questa gran tempesta ».12 E disse Iona: toglietemi, e mettetemi nel mare, e incontinente lo mare cesserà da offendervi; però ch' io so che questa tempesta viene sopra voi per la mia cagione.
13 La gente cercò d'aiutarsi coi remi per tornare a terra; ma non fu possibile, perchè il mare seguitava a gonfiare sopra di loro.13 E li uomini s' ingegnavano fortemente per ritornare a terra, e non potevano, però che lo mare gonfiava sopra loro.
14 Allora alzaron le grida al Signore, e dissero: «Ti scongiuriamo, o Signore, a non farci perire per la morte di quest'uomo, non imputarci un sangue innocente, perchè sei tu, o Signore, che hai fatto quel che t'è piaciuto ».14 E gridarono al Signore, e dissono: noi ti preghiamo, che non ci facci perire per l'anima di questo uomo; e non porre sopra noi lo sangue innocente, però che tu, Signore, facesti come volesti.
15 Poi, preso Giona, lo gettarono in mare; e il mare si calmò.15 E presono Iona, e miserlo nel mare; e lo mare si posòe, e cessòe lo suo furore.
16 Allora quegli uomini, presi da gran timore pel Signore, immolarono ostie al Signore e fecero dei voti.16 Allora li uomini della nave sì temerono Iddio con grande timore, e offerirono ostie allo Signore Iddio, e feciono voti (assai).