Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Sapienza 8


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 La sapienza si estende vigoro­samente da una estremità all'al­tra, e tutto dispone con soavità.1 Ella dunque aggiugne dalla fine alla fine, e dispone soavemente (e fortemente) tutte le cose.
2 Io l'ho amata e ricercata fin dalla mia giovinezza, e procurai di prenderla in sposa, e m'innamo­ rai della sua bellezza.2 Io amai costei, e cercaine infino della giovinezza mia; e cercai di torla per mia sposa, e sono fatto amatore della sua bellezza.
3 Essa dà gloria alla nobiltà, essendo stret­tamente unita a Dio, e amata dal Signore di tutte le cose.3 L'uso di Dio glorifica la sua nobiltade; e Iddio di tutte le opere amoe lei.
4 Essa è maestra della scienza di Dio e ne sceglie le opere.4 Ella è (maestra e) dottrinante della scienza di Dio, e sì è eleggitrice delle opere di colui.
5 E se in questa vita, si desideran le ricchezze, qua­le ricchezza più grande della sa­pienza, che tutto produce?5 E se in la vita amate sono le ricchezze, qual cosa è più ricca che la sapienza, la quale opera tutte le cose?
6 E se è l'intelligenza che produce, chi più di lei è artefice di tutto ciò che esiste?6 Se il senno adopera tutte le cose, qual è di queste cose, che sono, più artefice (di quelle) della sapienza?
7 E se uno ama la giu­stizia, le sue fatiche son piene di virtù: infatti insegna la tempe­ranza, la prudenza, la giustizia, la fortezza, delle quali nulla v'è di più utile per gli uomini nella vita.7 E se alcuno ama la giustizia, le operazioni della sapienza hanno in ciò grande virtude; però che insegna temperanza e prudenza, e virtude e giustizia, delle quali nulla è meglio alli uomini nella loro vita.
8 E se uno desidera il molto sapere, essa conosce il passato e giudica del futuro, conosce gli ar­tifizi del discorso, e le soluzioni degli enimmi, conosce i segni e i prodigi avanti che succedano, e cosi gli eventi dei tempi e dei se­ coli.8 E se alcuno desidera grande moltitudine di scienza, sae le cose passate, ed estima di quelle che sono a venire; egli sae le malizie e ingegni delli uomini, e sae dissolvere li argomenti; e sae (gl' ingegni delli uomini e) le cose che debbono venire inanzi che sieno, e li avvenimenti delli tempi e delli secoli.
9 Decisi dunque di prenderla in casa con me, sapendo che mi avrebbe comunicati i suoi beni, e dette parole di consolazione nei pensieri e negli affanni.9 Io mi proposi di menare al mio convito la sapienza, sapiendo ch' ella comunicherae meco dei beni, e sarae uno alleggiamento e conforto del mio pensiero e del mio increscimento.
10 Per lei mi acquisterò gloria davanti al popolo, e, sebben giovane, sarò onorato dagli anziani.10 Io hoe per costei claritade appo li popoli, e onore appo li vecchii, giovane.
11 Mi troveranno acuto nel giudicare, sarò ammirato dinanzi ai potenti, e la faccia dei principi mi guarderà con maraviglia.11 Acuto (e bene disposto) sarò trovato nel giudicio, e sarò mirabile nel conspetto de' potenti; e le faccie de' principi si maraviglieranno di me.
12 Se tacerò, aspetteranno, se parlerò, staranno attenti, e se prolungherò il discor­so, metteranno la mano sulla boc­ca.12 Loro sosteneranno me tacente, e guarderanno me parlante; e porranno la sua mano in su la sua bocca, quando sermoneroe più cose.
13 Inoltre per essa otterrò l'im­mortalità e lascerò eterna me­moria a quelli che verranno dopo di me.13 Per costei avrò immortalitade, e a quelli che saranno dopo me eterna memoria.
14 Disporrò dei popoli, e le nazioni mi staran soggette.14 (Io per lei) ordinerò li popoli; e le genti saranno sottoposte a me.
15 Sentendo parlar di me, treme­ranno i feroci tiranni, col popolo apparirò buono e forte in guerra.15 Li re che mi ascolteranno temeranno me, (e temeranno me) li re terribili; e appariroe nella moltitudine buono, e nella battaglia forte.
16 Entrando nella mia casa ripose­rò con lei, perchè la sua conversa­zione non ha nulla d'amaro, lo star con lei non annoia, ma (riem­pie) di letizia e di contento.16 Ed entrando in casa mia, mi riposerò con lei; la sua conversazione non hae amaritudine; il suo convento non ha fastidio, ma letizia e gaudio.
17 Ragionando dentro di me di queste cose, e considerando nel mio cuore, che nell'unione della sapienza v'è l'immortalità,17 Pensando queste cose appo me, e commemorando nel cuore mio, che la sapienza è immortale in lo intelletto e conoscimento,
18 e nell'amicizia di lei onesto diletto, e nelle opere delle sue mani ine­sauribile ricchezza, e nel discuter con lei la sapienza, e nel prender parte ai suoi discorsi la fama, an­davo cercando come farla mia.18 e che nella sua amistade è buona dilettazione, e che nell' opere delle mani sue sì è (amistade e) onestade sanza difetto, e che nel contendimento del suo parlare è sapienza, e molto grande chiarezza nella comunicazione de' suoi sermoni; io cercando andava d' intorno per tormela.
19 Ero un ragazzo di ottimo natu­rale, ed ebbi in sorte un'anima buona,19 Io era fanciullo ingegnoso, e hoe acquistata buona anima.
20 ed essendo (sempre) più buono, giunsi ad (avere) un corpo immacolato.20 E allora che io era più buono, venni allo corpo non corrotto.
21 E come seppi di non poter possedere (la sapienza) se Dio non me la concedeva, ed anche questo era effetto della sa­ pienza, sapere da chi venisse il dono, mi presentai a Dio, e lo pregai, e dissi con tutto il mio cuo­re:21 E quando seppi che io non poteva essere altrimenti continente, se Iddio non lo dà; e che questa medesima cosa era dalla sapienza, per sapere di cui era questo dono; andai a Dio, e pregai lui, e dissi con tutto il mio cuore: