Scrutatio

Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 11


font
BIBBIA TINTORIVULGATA
1 Ma poco dopo Lisia, procuratore e parente del re e messo a capo degli affari del regno, non potendo sopportare le cose accadute,1 Sed parvo post tempore, Lysias procurator regis et propinquus, ac negotiorum præpositus, graviter ferens de his quæ acciderant,
2 messi insieme ottanta mila uomini e tutta la cavalleria, si mosse contro i Giudei, contando di prender la città e darla ad abitare ai Gentili,2 congregatis octoginta millibus, et equitatu universo, veniebat adversus Judæos, existimans se civitatem quidem captam gentibus habitaculum facturum,
3 di rendere cespite di guadagno il tempio, come tutti gli altri templi dei Gentili, e di mettere in vendita tutti gli anni il sacerdozio.3 templum vero in pecuniæ quæstum, sicut cetera delubra gentium, habiturum, et per singulos annos venale sacerdotium :
4 Per nulla pensando alla potenza di Dio, senz'alcun freno di ragione, metteva la sua fiducia nella moltitudine dei fanti, nelle migliaia dei cavalieri, e in ottanta elefanti.4 nusquam recogitans Dei potestatem, sed mente effrenatus in multitudine peditum, et in millibus equitum, et in octoginta elephantis confidebat.
5 Or, entrato in Giudea e avvicinatosi a Betsura, che era in luoghi stretti, lontana cinque stadi da Gerusalemme, espugnò quella fortezza.5 Ingressus autem Judæam, et appropians Bethsuræ, quæ erat in angusto loco, ab Jerosolyma intervallo quinque stadiorum, illud præsidium expugnabat.
6 Appena Maccabeo e quelli che eran con lui seppero l'espugnazione delle fortezze, con sospiri e lacrime, insieme a tutto il popolo, pregarono il Signore a mandare l'angelo buono per la liberazione d'Israele.6 Ut autem Machabæus et qui cum eo erant cognoverunt expugnari præsidia, cum fletu et lacrimis rogabant Dominum, et omnis turba simul, ut bonum angelum mitteret ad salutem Israël.
7 E lo stesso Maccabeo, dopo aver preso per il primo le armi, esortò tutti gli altri ad esporsi con lui al pericolo per dar soccorso ai loro fratelli.7 Et ipse primus Machabæus, sumptis armis, ceteros adhortatus est simul secum periculum subire, et ferre auxilium fratribus suis.
8 Mentre tutti insieme con animo risoluto marciavano a Gerusalemme, apparve dinanzi a loro un cavaliere vestito di bianco, con armi d'oro e colla lancia in resta.8 Cumque pariter prompto animo procederent, Jerosolymis apparuit præcedens eos eques in veste candida, armis aureis hastam vibrans.
9 Allora tutti insieme benedissero il misericordioso Signore, e, fortificati nell'animo, divennero pronti ad assalire non solo gli uomini, ma anche le bestie più feroci, e a trapassare muraglie di ferro.9 Tunc omnes simul benedixerunt misericordem Dominum, et convaluerunt animis : non solum homines, sed et bestias ferocissimas, et muros ferreos parati penetrare.
10 Si avanzarono dunque risolutamente, avendo il Signore che li aiutava dal cielo ed aveva pietà di loro.10 Ibant igitur prompti, de cælo habentes adjutorem et miserantem super eos Dominum.
11 Si scagliarono impetuosamente come leoni sopra il nemico e trucidarono undici mila fanti e mille seicento cavalieri.11 Leonum autem more impetu irruentes in hostes, prostraverunt ex eis undecim millia peditum, et equitum mille sexcentos :
12 Tutti gli altri fnron da loro messi in fuga, e molti scapparono feriti e ignudi, e lo stesso Lisia si mise in salvo con vergognosa fuga.12 universos autem in fugam verterunt, plures autem ex eis vulnerati nudi evaserunt. Sed et ipse Lysias turpiter fugiens evasit.
13 E siccome non era un insensato, considerando i vuoti fatti nelle sue truppe, e conoscendo che i Giudei erano invincibili, perchè appoggiati al soccorso dell'onnipotente, mandò a trattare con essi;13 Et quia non insensatus erat, secum ipse reputans factam erga se diminutionem, et intelligens invictos esse Hebræos, omnipotentis Dei auxilio innitentes, misit ad eos :
14 e promise di accondiscendere in tutto ciò che fosse giusto; e di fare in modo che il re diventasse loro amico,14 promisitque se consensurum omnibus quæ justa sunt, et regem compulsurum amicum fieri.
15 Maccabeo si arrese alle preghiere di Lisia, badando in tutto a ciò che era utile, e tutto ciò che Maccabeo per iscritto chiese a Lisia in favore dei Giudei il re lo concesse. Lettera di Lisia ai Giudei15 Annuit autem Machabæus precibus Lysiæ, in omnibus utilitati consulens : et quæcumque Machabæus scripsit Lysiæ de Judæis, ea rex concessit.
16 La lettera che Lisia scrisse ai Giudei conteneva queste cose: « Lisia al popolo dei Giudei, sa­lute.16 Nam erant scriptæ Judæis epistolæ a Lysia quidem hunc modum continentes : Lysias populo Judæorum salutem.
17 Giovanni e Abesalom, vostri inviati, consegnando il (vostro) scritto, mi chiesero di adem­pire quanto eran venuti a signi­ficarmi.17 Joannes et Abesalom, qui missi fuerant a vobis, tradentes scripta, postulabant ut ea quæ per illos significabantur, implerem.
18 Così tutto quello che ho potuto riferire al re l'ho riferito, e tutto ciò che permettevano le circostanze l'ha concesso.18 Quæcumque igitur regi potuerunt perferri, exposui : et quæ res permittebat, concessit.
19 Se dunque resterete fedeli agli affari (del regno) io anche nell'avvenire mi sforzerò di farvi del bene.19 Si igitur in negotiis fidem conservaveritis, et deinceps bonorum vobis causa esset, tentabo.
20 In quanto alle altre cose, in particolare, ho dati ordini a voce a questi e a quelli da me inviati di parlarne a voce con voi.20 De ceteris autem per singula verbo mandavi et istis, et his, qui a me missi sunt, colloqui vobiscum.
21 State sani. L'anno centoquarant'otto, il ventiquattro del mese di Dioscuro ».21 Bene valete. Anno centesimo, quadragesimo octavo mensis Dioscori, die vigesima et quarta.
22 La lettera del re conteneva queste cose: « Il re Antioco al fratello Lisia. Salute.22 Regis autem epistola ista continebat : Rex Antiochus Lysiæ fratri salutem.
23 Dopo che il padre nostro fu trasferito fra gli dei, noi, bramando che i nostri sudditi, senza agitazioni attendano con cura ai loro affari,23 Patre nostro inter deos translato, nos volentes eos qui sunt in regno nostro sine tumultu agere, et rebus suis adhibere diligentiam,
24 e avendo saputo che i Giudei non si piegarono al desiderio di mio padre, di passare ai riti dei Greci, e che vogliono ritenere le loro istituzioni, e che perciò da noi chiedono che sia loro concesso (di vivere secondo le) loro leggi, noi,24 audivimus Judæos non consensisse patri meo ut transferrentur ad ritum Græcorum, sed tenere velle suum institutum, ac propterea postulare a nobis concedi sibi legitima sua.
25 volendo che anche questa nazione sia tranquilla, abbiamo giudicato e stabilito che sia loro restituito il tempio, affinchè essi possano fare secondo la consuetudine dei loro maggiori.25 Volentes igitur hanc quoque gentem quietam esse, statuentes judicavimus templum restitui illis, ut agerent secundum suorum majorum consuetudinem.
26 farai dunque bene a inviare ad essi e a dar la destra, affinchè, cono­sciuta la nostra volontà, stiano di buon animo, e provvedano al loro bene ».26 Bene igitur feceris, si miseris ad eos et dexteram dederis : ut cognita nostra voluntate, bono animo sint, et utilitatibus propriis deserviant.
27 La lettera del re ai Giudei era questa: « Il re Antioco al senato dei Giudei e a tutti gli altri Giudei. Salute.27 Ad Judæos vero regis epistola talis erat : Rex Antiochus senatui Judæorum, et ceteris Judæis salutem.
28 Se voi state bene, state come desideriamo: anche noi stiamo bene.28 Si valetis, sic estis ut volumus : sed et ipsi bene valemus.
29 E' venuto da noi Menelao a dire che voi volete discendere ai vostri che sono presso di noi.29 Adiit nos Menelaus, dicens velle vos descendere ad vestros, qui sunt apud nos.
30 Or dunque a quelli che faranno il viaggio fino al trenta del mese di Xantico, diamo la destra (in segno) di sicurezza.30 His igitur qui commeant usque ad diem trigesimum mensis Xanthici, damus dextras securitatis,
31 E sia permesso ai Giudei di usare i loro cibi e le loro leggi come prima, e nessuno di essi sia in alcun modo molestato per ciò che è avvenuto per ignoranza.31 ut Judæi utantur cibis et legibus suis, sicut et prius : et nemo eorum ullo modo molestiam patiatur de his quæ per ignorantiam gesta sunt.
32 Abbiamo poi mandato anche Menelao, affinchè parli con voi.32 Misimus autem et Menelaum, qui vos alloquatur.
33 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».33 Valete. Anno centesimo quadragesimo octavo, Xanthici mensis quintadecima die.
34 Anche i Romani scrissero una lettera che diceva così: « Quinto Memmio e Tito Manilio, legati dei Romani, al popolo dei Giudei. Salute.34 Miserunt autem etiam Romani epistolam, ita se habentem : Quintus Memmius et Titus Manilius legati Romanorum, populo Judæorum salutem.
35 Le cose a voi concedute da Lisia, parente del re, noi pure le concediamo.35 De his quæ Lysias cognatus regis concessit vobis, et nos concessimus.
36 Quanto poi a quelle che egli ha creduto di dover riferire al re, spedite subito qualcuno, dopo avere ben discussa tra voi la cosa, affinchè noi vediamo bene ciò che a voi convenga, perchè noi andiamo ad Antiochia.36 De quibus autem ad regem judicavit referendum, confestim aliquem mittere, diligentius inter vos conferentes, ut decernamus, sicut congruit vobis : nos enim Antiochiam accedimus.
37 Affrettatevi, dunque a rispondere per far sapere anche a noi quello che volete.37 Ideoque festinate rescribere, ut nos quoque sciamus cujus estis voluntatis.
38 State sani. L'anno centoquarant'otto, il quindici del mese di Xantico ».38 Bene valete. Anno centesimo quadragesimo octavo, quintadecima die mensis Xanthici.