Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 26


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Allora tutto il popolo di Giuda costituì re il suo figlio Ozia, di sedici anni, in luogo di Amasia suo padre.1 E tutto il popolo di Giuda fece re, per lo suo padre Amasia, il suo figliuolo Ozia di XVI anni.
2 Egli edificò Ailat e la riasso gettò a Giuda, dopo che il re si fu addormentato coi suoi padri.2 Egli edificoe Ailat, e restituilla alla signoria di Giuda, poi che il re dormì coi padri suoi.
3 Ozia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iechelia di Gerusalemme.3 Ed era Ozia, quando incominciò a regnare, di XVI anni; e regnoe LII anni in Ierusalem; il nome della madre fu Iechelia di Ierusalem.
4 Egli fece ciò che era giusto negli occhi del Si­gnore, secondo tutto quello che aveva fatto Amasia suo padre,4 E fece quello ch' era diritto nel cospetto di Dio, secondo tutto quello ch' avea fatto Amasia suo padre.
5 e cercò il Signore finché visse Zaccaria, uomo che intendeva e vedeva il Signore, e siccome cercò il Signore, il Signore lo diresse in tutto.5 E domandò Iddio nel tempo di Zacaria intendente e vidente Iddio; e domandando egli Iddio, in tutte le cose il dirizzò.
6 Infatti egli, uscito a combattere contro i Filistei, distrusse le mura di Get, quelle di Iabnia e le mura d'Azoto, e di più fabbricò dei castelli in Azoto e nel paese dei Filistei.6 E uscì e combatteo contra i Filistei, e disfece il muro di Get, il muro di Iabnia, il muro di Azoto; ed edificò terre in Azoto, e in Filistim.
7 Il Signore lo aiutò e contro i Filistei e contro gli Arabi che abitavano in Gurbaal e contro gli Ammoniti.7 E aiutollo Iddio contro ai Filistei e contro gli Arabi, i quali abitavano in Gurbaal, e contra gli Ammoniti.
8 Gli Ammoniti pagavano il tributo a Ozia. Il suo nome si sparse fino all'Egitto a causa delle frequenti vittorie.8 Espedivano gli Ammoniti i doni ad Ozia; e divulgossi il nome suo insino all'entrata d'Egitto per le spesse vittorie.
9 Ozia costruì in Gerusalemme delle torri sopra la porta dell'angolo e sopra la porta della valle, e le altre sopra lo stesso lato delle mura, e le fortificò.9 Ed edificò Ozia torri in Ierusalem sopra la porta del canto, e sopra la porta della valle, e le altre nel detto lato del muro, e fermolle.
10 Fece pure delle torri nel deserto, e scavò moltissime cisterne, avendo molti bestiami, tanto nelle campagne quanto nella vastità del deserto. Egli ebbe anche delle vigne e dei vignaioli sui monti e sul Carmelo, essendo un uomo molto dedito all'agricoltura.10 E fece torri nella solitudine, e cavò molte cisterne, però ch' egli avea molte pecore, così nei campestri, come nella vastità della solitudine: ed ebbe vigne e vignai ne' monti e in Carmelo; però ch' egli era uomo dato al lavorìo della terra.
11 L'esercito dei suoi com­battenti che andavano alla guerra, era sotto il segretario Iehiel, il dottore Maasia e Anania, che era uno dei capi dell'armata del re.11 E lo esercito de' suoi combattitori, il quale procedea a battaglia, era sotto le mani di Ieiel scriba, e sotto le mani di Maasia dottore, e di Anania il quale era de' duchi del re.
12 Il numero completo dei prin­cipi, secondo le famiglie degli uomini di valore, era di due mila seicento.12 E tutto il numero de' principi, per le sue famiglie d' uomini forti, fu due milia secento.
13 Tutto l'esercito che stava ai loro comandi era di trecentosette mila cinquecento uomini abili alla guerra e che com­battevano contro i nemici del re.13 E sotto loro era tutto l' altro esercito, trecento e sette migliaia e cinquecento; i quali erano atti a battaglia, e combatteano per lo re contro agli avversarii.
14 Per tutti costoro, cioè per tutto l'esercito, Ozia fornì scudi, lance, elmi, corazze, archi e fìonde per scagliare sassi.14 E apparecchiò loro Ozia, cioè a tutto lo esercito, scudi, lance ed elmi e panciere e archi e fionde a gittare sassi.
15 In Gerusalemme fece delle macchine di varia specie, che collocò nelle torri e agli angoli delle mura per scagliar frecce e grosse pietre. Si sparse lontano la sua fama, perchè il Signore lo assisteva e gli dava vigore.15 E fece in Ierusalem edificii di diverse generazioni, li quali acconciò su le torri e nei canti delle mura, acciò che mandasseno saette e grandi sassi; e andò il suo nome a lungi, però che il Signore l'aiutava, e avevalo fortificato.
16 Ma quando giunse ad esser potente, il suo cuore s'insuperbì per sua rovina. Allora non fece più conto del Signore Dio suo, ed entrato nel tempio del Signore volle bruciar l'incenso sopra l'altare del profumo.16 Ma quando egli fu fortificato (il suo luogo) si levò il suo cuore in alto in sua ruina; ed era negligente verso il suo Signore Iddio; ed entrato nel tempio di Dio, volse sacrificare lo incenso sopra l'altare del timiama.
17 Entrati subito, dietro di lui, il sacerdote Azaria con ottanta sacerdoti del Signore, uomini fortissimi,17 Ed entrato incontanente dopo lui, Azaria sacerdote, e con esso lui i sacerdoti del Signore, ottanta uomini fortissimi,
18 si opposero al re e gli dissero: « Non spetta a te, Ozia, di bruciar l'incenso al Signore, ma ai sacerdoti, ai figli d'Aronne, che sono stati consacrati per tal ministero: esci dal santuario, non lo schernire, perchè ciò non ti ridonderà a gloria dinanzi al Si­gnore Dio ».18 resisterono al re, e dissero: Ozia, non è di tuo officio offerire lo incenso al Signore, ma è dei sacerdoti, cioè de' figliuoli di Aaron, li quali sono consacrati a questo ministerio; esci fuori del santuario, e non vilipendere; però che questo non ti sarà reputato a gloria dal Signore Iddio tuo.
19 Ma Ozia, pieno di sdegno, tenendo in mano un turibolo per bruciare l'incenso, minacciava i sacerdoti. Subito, in presenza dei sacerdoti, nella casa del Signore, presso l'altare del profumo, spuntò la lebbra sulla sua fronte.19 E adirossi Ozia, e tenendo in mano lo turibolo per offerire lo incenso, minacciava a' sacerdoti. E incontanente gli nascè la lepra, in cospetto de' sacerdoti, nella fronte nella casa di Dio sopra l'altare del timiama.
20 Il pontefice Azaria e tutti gli altri sacerdoti, quando, miratolo, videro la lebbra sulla fronte di lui, lo cacciarono subito. Ed egli stesso, atterrito, s'affrettò ad uscire, perchè aveva subito sentito il castigo del Si­gnore.20 E guardandolo Azaria pontefice, e tutti gli altri sacerdoti, viddero la lepra nella sua fronte, e tosto lo cacciarono fuori. Ed egli sbigottito s'affrettoe d'uscire; però che incontanente sentìo la piaga di Dio.
21 Così il re Ozia fu lebbroso fino alla morte, e dovè stare in una casa separata, pieno di quella lebbra a causa della quale era stato cacciato dalla casa del Signore; e Ioatam suo figlio governava la casa del re e giudicava il popolo.21 Onde fu re Ozia leproso insino al dì della morte sua, e abitoe in una casa in disparte, pieno di lepra, per la quale cosa egli era issuto cacciato della casa di Dio. E Ioatam suo figliuolo resse la casa del re, e giudicava il popolo della terra.
22 Il resto delle gesta di Ozia, dalle prime alle ultime, lo scrisse il profeta Isaia, figlio di Amos.22 Tutto l'altro de' fatti di Ozia, primi e ultimi, scrisse Isaia, figliuolo d' Amos, profeta.
23 Ozia si addormentò coi suoi padri, e, perchè lebbroso, fu sepolto nel campo dei sepolcri reali, e gli successe nel regno il suo figlio Ioatam.23 E dormì Ozia coi padri suoi, e seppellironlo ne' campi delle sepolture regali; però ch' era leproso. E regnò per lui il suo figliuolo Ioatam.