Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 5


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Dopo questi avvenimenti, c'era una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.1 DOPO queste cose v’era una festa de’ Giudei; e Gesù salì in Gerusalemme.
2 A Gerusalemme, presso la porta delle pecore, c'è una piscina, chiamata in ebraico Betesda, con cinque portici.2 Or in Gerusalemme, presso della porta delle pecore, v’è una pescina, detta in Ebreo Betesda, che ha cinque portici.
3 Sotto questi portici giaceva una moltitudine di infermi, ciechi, zoppi, invalidi (che aspettavano il movimento dell'acqua.3 In essi giaceva gran moltitudine d’infermi, di ciechi, di zoppi, di secchi, aspettando il movimento dell’acqua.
4 Un angelo infatti ad intervalli scendeva nella piscina e agitava l'acqua: il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia).4 Perciocchè di tempo in tempo un angelo scendeva nella pescina, ed intorbidava l’acqua; e il primo che vi entrava, dopo l’intorbidamento dell’acqua, era sanato, di qualunque malattia egli fosse tenuto.
5 C'era là un uomo infermo da trentotto anni.5 Or quivi era un certo uomo, ch’era stato infermo trentotto anni.
6 Gesù, vistolo disteso e saputo che si trovava già da molto tempo in quello stato, gli dice: "Vuoi guarire?".6 Gesù, veduto costui giacere, e sapendo che già lungo tempo era stato infermo, gli disse: Vuoi tu esser sanato?
7 Gli rispose l'infermo: "Signore, non ho un uomo che mi getti nella piscina quando l'acqua viene agitata; e, mentre io mi avvio per andare, un altro vi scende prima di me".7 L’infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che mi metta nella pescina, quando l’acqua è intorbidata; e quando io vi vengo, un altro vi scende prima di me.
8 Gli dice Gesù: "A'lzati, prendi il tuo giaciglio e cammina".8 Gesù gli disse: Levati, togli il tuo letticello, e cammina.
9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo giaciglio e camminava. Ma quel giorno era sabato.9 E in quello stante quell’uomo fu sanato, e tolse il suo letticello, e camminava. Or in quel giorno era sabato.
10 Dicevano dunque i Giudei al guarito: "E' sabato e non ti è lecito portare il tuo giaciglio".10 Laonde i Giudei dissero a colui ch’era stato sanato: Egli è sabato; non ti è lecito di togliere il tuo letticello.
11 Egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito, mi ha detto: "Prendi il tuo giaciglio e cammina".11 Egli rispose loro: Colui che mi ha sanato mi ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina.
12 Gli domandarono: "Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina"?".12 Ed essi gli domandarono: Chi è quell’uomo che ti ha detto: Togli il tuo letticello, e cammina?
13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi era, perché Gesù si era eclissato grazie alla folla che c'era in quel luogo.13 Or colui ch’era stato sanato non sapeva chi egli fosse; perciocchè Gesù s’era sottratto dalla moltitudine ch’era in quel luogo.
14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: "Ecco che sei guarito. Non peccare più, perché non ti avvenga di peggio".14 Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei stato sanato; non peccar più, che peggio non ti avvenga.
15 L'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era Gesù colui che l'aveva guarito.15 Quell’uomo se ne andò, e rapportò ai Giudei che Gesù era quel che l’avea sanato.
16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva queste cose di sabato.16 E PERCIÒ i Giudei perseguivano Gesù, e cercavano d’ucciderlo, perciocchè avea fatte quelle cose in sabato
17 Ma Gesù rispose loro: "Mio Padre è all'opera fino ad ora ed anch'io sono all'opera".17 Ma Gesù rispose loro: Il Padre mio opera infino ad ora, ed io ancora opero.
18 Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non solo violava il sabato, ma diceva che Dio era suo Padre, facendo se stesso uguale a Dio.18 Perciò adunque i Giudei cercavano vie più d’ucciderlo, perciocchè non solo violava il sabato, ma ancora diceva Iddio esser suo Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Gesù rispose e diceva loro: "In verità, in verità vi dico: il Figlio non può fare nulla da se stesso se non ciò che vede il Padre fare. Ciò infatti che fa lui, lo fa ugualmente il Figlio.19 Laonde Gesù rispose, e disse loro: In verità, in verità, io vi dico, che il Figliuolo non può far nulla da sè stesso, ma fa ciò che vede fare al Padre, perciocchè le cose ch’esso fa, il Figliuolo le fa anch’egli simigliantemente.
20 Il Padre infatti ama il Figlio e gli mostra tutto ciò che egli fa, ed opere più grandi di queste gli mostrerà, in modo che voi ne rimaniate stupiti.20 Poichè il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutte le cose ch’egli fa; ed anche gli mostrerà opere maggiori di queste, acciocchè voi vi maravigliate.
21 Come infatti il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a coloro che vuole.21 Perciocchè, siccome il Padre suscita i morti, e li vivifica, così ancora il Figliuolo vivifica coloro ch’egli vuole.
22 Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio,22 Poichè il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo;
23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Colui che non onora il Figlio, non onora il Padre che l'ha mandato.23 acciocchè tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre; chi non onora il Figliuolo, non onora il Padre che l’ha mandato.
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nel giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.24 In verità, in verità, io vi dico, che chi ode la mia parola, e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudicio; anzi è passato dalla morte alla vita.
25 In verità, in verità vi dico: viene un'ora, ed è adesso, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e coloro che l'avranno ascoltata vivranno.25 In verità, in verità, io vi dico, che l’ora viene, e già al presente è, che i morti udiranno la voce del Figliuol di Dio, e coloro che l’avranno udita viveranno.
26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere la vita in se stesso;26 Perciocchè, siccome il Padre ha vita in sè stesso,
27 e gli ha dato il potere di fare il giudizio, perché è Figlio dell'uomo.27 così ha dato ancora al Figliuolo d’aver vita in sè stesso; e gli ha data podestà eziandio di far giudicio, in quanto egli è Figliuol d’uomo.
28 Non stupitevi di ciò: viene un'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri ascolteranno la sua voce28 Non vi maravigliate di questo; perciocchè l’ora viene, che tutti coloro che son ne’ monumenti udiranno la sua voce;
29 e coloro che hanno fatto il bene ne usciranno per la risurrezione della vita, coloro che hanno praticato il male per la risurrezione del giudizio.29 ed usciranno, coloro che avranno fatto bene, in risurrezion di vita; e coloro che avranno fatto male, in risurrezion di condannazione.
30 Io non posso fare nulla da me stesso. Come ascolto giudico e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato".30 Io non posso da me stesso far cosa alcuna; io giudico secondo che io odo; e il mio giudicio è giusto, perciocchè io non cerco la mia volontà, me la volontà del Padre che mi ha mandato
31 "Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è valida.31 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace.
32 C'è un altro che mi rende testimonianza e so che è vera la testimonianza che mi rende.32 V’è un altro che rende testimonianza di me, ed io so che la testimonianza ch’egli rende di me è verace.
33 Voi avete inviato una delegazione a Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.33 Voi mandaste a Giovanni, ed egli rendette testimonianza alla verità.
34 Io però non accetto la testimonianza di un uomo, ma dico questo perché voi siate salvati.34 Or io non prendo testimonianza da uomo alcuno, ma dico queste cose, acciocchè siate salvati.
35 Egli era la lampada ardente e splendente e vi siete voluti rallegrare per poco alla sua luce.35 Esso era una lampana ardente, e lucente; e voi volentieri gioiste, per un breve tempo, alla sua luce.
36 Ma io ho l'altra testimonianza, più grande di quella di Giovanni, cioè le opere che il Padre mi ha dato da portare a compimento, queste stesse opere, che io faccio, mi rendono testimonianza che il Padre mi ha mandato.36 Ma io ho la testimonianza maggiore di quella di Giovanni, poichè le opere che il Padre mi ha date ad adempiere, quelle opere, dico, le quali io fo, testimoniano di me, che il Padre mio mi ha mandato.
37 E anche il Padre che mi ha mandato mi ha reso testimonianza. Voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto la sua figura37 Ed anche il Padre stesso che mi ha mandato ha testimoniato di me; voi non udiste giammai la sua voce, nè vedeste la sua sembianza;
38 e non avete la sua parola che rimane in voi, perché voi non credete a colui che egli ha mandato.38 e non avete la sua parola dimorante in voi, perchè non credete a colui ch’egli ha mandato.
39 Voi scrutate le Scritture, perché per mezzo di esse pensate di avere la vita eterna: sono proprio esse che mi rendono testimonianza.39 Investigate le scritture, perciocchè voi pensate per esse aver vita eterna; ed esse son quelle che testimoniano di me.
40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.40 Ma voi non volete venire a me, acciocchè abbiate vita.
41 Io non accetto la gloria dagli uomini,41 Io non prendo gloria dagli uomini.
42 ma io vi ho conosciuto: non avete in voi l'amore di Dio.42 Ma io vi conosco, che non avete l’amor di Dio in voi.
43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete. Se venisse un altro nel suo proprio nome, lo accogliereste.43 Io son venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro viene nel suo proprio nome, quello riceverete.
44 Come potete credere voi, che vi glorificate gli uni gli altri e non cercate la gloria che viene dal solo Dio?44 Come potete voi credere, poichè prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da un solo Dio?
45 Non pensate che io vi accuserò davanti al Padre: il vostro accusatore è Mosè, nel quale voi avete riposto la vostra speranza.45 Non pensate che io vi accusi appo il Padre; v’è chi vi accusa, cioè Mosè, nel qual voi avete riposta la vostra speranza.
46 Se infatti credeste a Mosè, anche a me credereste, perché di me egli ha scritto.46 Perciocchè, se voi credeste a Mosè, credereste ancora a me; poichè egli ha scritto di me.
47 Se non credete alle Scritture di lui, come crederete alle mie parole?".47 Ma se non credete agli scritti d’esso, come crederete alle mie parole?