Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 3


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Entrò di nuovo nella sinagoga, nella quale vi era un uomo che aveva una mano paralizzata,1 E un'altra fiata Iesù entrò nella sinagoga; e qui era uno uomo avente la mano secca.
2 ed essi stavano ad osservarlo per vedere se lo avrebbe guarito di sabato, per poterlo accusare.2 E (li Farisei) tenevano cura, se egli il sanasse nel giorno del sabhato, acciò accusassero quello.
3 Dice all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Lèvati su, in mezzo!".3 Ed egli disse all' uomo avente la mano secca: lèvati in mezzo.
4 Quindi domanda loro: "E' lecito di sabato far del bene o far del male? Salvare una vita o sopprimerla?". Ma essi tacevano.4 E disse a quelli: è lecito nel giorno del sabbato a fare bene, ovvero male? è lecito a salvare l'anima, ovvero ucciderla? E loro tacevano.
5 Allora, volgendo su di loro lo sguardo con sdegno e rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: "Stendi la mano!". Quello la stese e la sua mano fu risanata.5 E con isdegno guardando quelli, contristato sopra la cecità de' loro cuori, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la estese, e fu restituita sana la mano di quello uomo.
6 Ma i farisei, usciti di lì, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, per vedere come farlo perire.6 Onde usciti fuori li Farisei, incontanente facevano consiglio con gli Erodiani contro di lui, a qual modo uccidessero lui.
7 Allora Gesù si ritirò con i suoi discepoli presso il lago e dalla Galilea una grande moltitudine lo seguì. Anche dalla Giudea,7 Ma Iesù con li suoi discepoli vennero al mare; e da Galilea e Iudea seguillo molta turba,
8 da Gerusalemme, dall'Idumea, dalla regione oltre il Giordano e da quella intorno a Tiro e Sidone, una grande moltitudine, avendo saputo quanto egli faceva, venne a lui.8 ed etiam da Ierusalem e da Idumea, oltre il Giordano; e quelli ch' erano dintorno a Tiro e Sidonia, una grande moltitudine, vedendo quello lui faceva, vennero a lui.
9 Perciò disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a motivo della folla, per non restarne schiacciato.9 Onde Iesù disse alli suoi discepoli, che dovessero conducere la navicella per amore della turba, acciò non lo comprimessero.
10 Difatti ne guariva molti, per cui tutti quelli che erano afflitti da malanni si pigiavano intorno a lui per toccarlo.10 Imperò ch' egli sanava molti, per modo che si gittavano sopra lui, acciò che il toccassero, tutti quelli ch' erano impiagati.
11 Gli spiriti immondi, poi, quando lo vedevano, gli cadevano ai piedi e gridavano dicendo: "Tu sei il Figlio di Dio".11 E vedendo [lui], li spiriti immondi gittavansi a terra, e gridavano dicendo:
12 Ma egli insistentemente li rimproverava, affinché non lo facessero conoscere.12 Tu sei figliuolo di Dio. Ma egli grandemente gli minacciava, che non dovessero manifestare chi era.
13 Poi salì sulla montagna e chiamò a sé quelli che volle; ed essi gli andarono vicino.13 Ed egli salendo nel monte, chiamò a sè quelli ch' esso volse; li quali vennero a lui.
14 Quindi ne stabilì dodici, che chiamò apostoli, perché stessero con lui e potesse inviarli a predicare14 E fece che vi fussero li dodici con quello, e acciò che mandasse loro a predicare.
15 col potere di scacciare i demòni.15 Alli quali dette la potestà di sanare le infermità, e di scacciare le demonia.
16 Così, dunque, egli costituì i Dodici: Simone, a cui pose il nome di Pietro,16 E a Simone pose nome Pietro.
17 Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali impose il nome di Boanèrghes, cioè "Figli del tuono";17 E chiamò Iacobo di Zebedeo, e Ioanne suo fratello, alli quali impose li loro nomi BOANERGES che vuol dire Figliuoli del tuono.
18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo18 Ed etiam chiamò Andrea, Filippo e Bartolomeo e Matteo e Tomaso e Iacobo di Alfeo e Taddeo e Simone Cananeo,
19 e Giuda Iscariota, che poi lo tradì.19 e Iuda Iscariote, il quale il traditte.
20 Viene a casa e si raduna di nuovo tanta folla che non potevano neppure prendere cibo.20 E loro vengono a casa; e ancora raunossi la turba, per modo che non potevano nè etiam manducare il pane.
21 Udito ciò, i suoi vennero per impadronirsi di lui, poiché dicevano: "E' fuori di sé!".21 E quando i suoi ebbero udito, vennero a tenerlo; e loro dicevano, come egli è ritornato in furore.
22 Gli scribi scesi da Gerusalemme a loro volta dicevano: "E' posseduto da Beelzebùl"; e ancora: "Scaccia i demòni nel nome del principe dei demòni".22 Eli Scribi, li quali erano discesi da Jerusalem, dicevano ch' egli ha Belzebù, e come nel principe de' demonii scaccia le demonia.
23 Allora egli, chiamatili presso di sé, disse loro in parabole: "Come può Satana scacciare Satana?23 E Jesù, chiamati quelli, dicevali in parabole: in qual modo può satana scacciare satana?
24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può sussistere.24 E se in sè dividerassi il regno, non potrà stare fermo quel regno.
25 Come pure se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà sussistere.25 E se si dividerà la casa in sè stessa, non potrà quella casa stare ferma.
26 Ora se Satana è insorto contro se stesso e si è diviso, non può resistere, anzi è giunto alla fine.26 E se il diavolo si lieva contra sè medesimo, è diviso intra sè, e non potrà durare, anzi mancherà.
27 Piuttosto, nessuno che sia penetrato nella casa di un uomo forte può depredare i suoi beni, se prima non abbia legato quel forte. Soltanto allora potrà saccheggiare la sua casa.27 Niuno può, ben ch' entrato nella casa, fracassare le masserizie del forte, se prima non lega il forte; e allora ruberà la casa sua.
28 In verità vi dico che ai figli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati, anche le bestemmie, per quanto abbiano potuto bestemmiare.28 In verità vi dico, che sarà perdonato li peccati alli figliuoli dell' uomo, e le blasfemie con quali hanno biastemato.
29 Ma colui che avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà remissione in eterno, ma sarà reo di peccato in eterno".29 Ed egli che arà biastemato nel Spirito santo, non avrà rimessione in eterno; ma sarà degno dell' eterno delitto.
30 Quelli, infatti, dicevano: "E' posseduto da uno spirito immondo".30 Imperò che dicevano: egli ha il spirito immondo.
31 Giungono poi sua madre e i suoi fratelli, che, fermatisi di fuori, lo mandano a chiamare.31 Ed ecco che vennero la sua madre e fratelli; li quali, stanti di fuori, madoronlo a chiamare.
32 La folla intanto gli stava seduta intorno. Gli dicono: "Ecco, tua madre e i tuoi fratelli, fuori, ti cercano".32 Onde dintorno a lui sedeva la turba, e si li dicono: ecco che la madre tuta e li fratelli tuoi sono di fuori, e ti cercano
33 Risponde loro: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".33 Ed egli rispose dicendo: qual è la madre mia, e li fratelli miei?
34 Poi, guardando in giro quelli che gli sedevano intorno, dice: "Ecco mia madre e i miei fratelli!34 E riguardando quelli che sedevano dintorno a lui, disse: ecco che questi sono la mia madre e li miei fratelli.
35 Chi fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella e mia madre".35 Imperò che chi farà la volontà di Dio, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.