Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Geremia 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Se ritorni, o Israele, oracolo del Signore, a me devi ritornare, e se rimuovi le tue abominazioni dal mio cospetto, allora non fuggirai più.1 Se tu ti converti, o Israele, convertiti a me, dice il Signore: se tu toglierai dal mio cospetto i tuoi scandali, non sarai instabile.
2 E se giurerai: "Per la vita del Signore!" con verità, rettitudine e giustizia, saranno benedette per te le nazioni e per te gioiranno!2 E il tuo giuramento (fatto con verità, e con giudicio, e con giustizia) sarà: Vive il Signore; e lo benediranno le genti, e gli daranno lode.
3 Infatti così dice il Signore agli uomini di Giuda e di Gerusalemme: "Aratevi un campo e non seminate tra le spine.3 Queste cose dice il Signore agli uomini di Giuda, e di Gerusalemme: Preparatevi una terra nuova, e non seminate sopra le spine:
4 Circoncidetevi per il Signore e togliete il prepuzio del vostro cuore, uomini di Giuda, abitanti di Gerusalemme, perché non erompa qual fuoco l'ira mia: essa brucerà e non ci sarà chi l'estingua, a causa della malvagità delle azioni vostre".4 Circoncidetevi al Signore, e togliete l'immondezza de' vostri cuori, voi, uomini di Giuda, e abitatori di Gerusalemme: affinchè non si spicchi qual fuoco il mio sdegno, e diventi un incendio, e non sia chi lo spenga a, motivo della malvagità de' vostri pensieri.
5 Proclamatelo in Giuda, fatelo udire in Gerusalemme. Dite: "Suonate la tromba nel paese", gridate a piena voce e dite: "Radunatevi! Entriamo nelle città fortificate!".5 Annunziate a Giuda, fate intendere a Gerusalemme; parlate, e suonate la tromba per il paese: gridate forte, e dite: Raunatevi, e serriamoci nelle munite città,
6 Issate il vessillo verso Sion. Mettetevi al riparo, non indugiate, perché una sventura addurrò da settentrione con grande rovina.6 Alzate lo stendardo in Sionne: incoraggitevi, non istate a bada; perocché io da settentrione fo venire il flagello, ed una afflizione grande.
7 E' uscito un leone dalla sua tana e un distruttore di nazioni s'è mosso; è uscito dalla sua dimora per mettere il tuo paese a soqquadro: le tue città saranno distrutte, senza abitanti.7 Il lione è uscito dal suo covile, e il ladrone delle genti si è alzato; ed è partito dal suo paese, per disertare la tua terra: le tue città saranno smantellate, e rimarranno vuote d'abitatori.
8 Per questo vestitevi di sacco, fate lamento e ululate, perché non s'è ritratta l'ardente ira del Signore da noi.8 Per questo vestitevi di cilizj, battetevi il petto, e gettate strida; perchè non si è ritirata da noi la furibonda ira del Signore.
9 E avverrà in quel giorno, oracolo del Signore, si smarrirà l'animo del re e l'animo dei prìncipi, si stupiranno i sacerdoti e i profeti saranno confusi.9 In quel giorno (dice il Signore) mancherà il cuore al re: mancherà il cuore a' principi, saranno stupidi i sacerdoti, e costernati i profeti:
10 Io pensavo: "Ah, Signore Dio! hai dunque veramente ingannato questo popolo e Gerusalemme, dicendo: "Pace avrete!", mentre la spada penetrava il cuore!".10 E io dissi: Ahi, ahi, ahi, Signore Dio, hai tu dunque ingannato il tuo popolo, e Gerusalemme, dicendo: Pace sarà a voi? quand'ecco la spada, che penetra sino all'anima.
11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: "Vento ardente di dune desertiche soffia contro la figlia del mio popolo, non per ventilare, né per mondare il grano.11 Si dirà in quel tempo a questo popolo, e a Gerusalemme: Un vento ardente dalla parte del deserto, che conduce verso la figlia del popol mio, non per disceverare, e purgare le biade.
12 Vento più forte di quello verrà al mio ordine! Ora anch'io pronuncerò sentenze contro di loro!12 Un vento forte da quella parte verrà per me: e allora io parlerò con essi de miei giudizj.
13 Ecco: come nuvola sale e qual turbine sono i suoi carri, veloci più che aquile i suoi cavalli! Guai a noi, siamo devastati!".13 Ecco, che quegli verrà come una nuvola, e i suoi cocchi vanno qual turbine: i suoi cavalli son più veloci delle aquile. Guai a noi, che siamo desolati.
14 Lava, Gerusalemme, il tuo cuore dalla malvagità, affinché sia salvata! Fino a quando conserverai nel tuo intimo i tuoi pensieri iniqui?14 Monda d'ogni malizia il cuor tuo, o Gerusalemme, se vuoi esser salvata: fino a quando darai tu ricetto adannosi pensieri?
15 Già una voce si annuncia da Dan e rumori di calamità dai monti di Efraim!15 Imperocché ecco una voce da Dan, che annunzia, e fa sapere, che l'idolo viene dal monte Ephraim.
16 Ricordatelo alle nazioni, fatelo sentire a Gerusalemme: Vedete, giungono da un paese lontano ed elevano contro le città di Giuda la loro voce.16 Dite alle genti: Ecco, che in Gerusalemme si è udito come vengono i custodi da rimoto paese, e han già alzate le strida contro le città di Giuda.
17 Come custodi del campo si pongono intorno ad essa perché contro di me s'è ribellata! Oracolo del Signore.17 Ei saranno pel suo territorio all'intorno come custodi de' campi: perchè ella mi ha provocato ad ira, dice il Signore.
18 La tua condotta e le tue azioni han causato contro di te tali cose! Questa tua malvagità, sì, è amara: raggiunge il tuo cuore!18 Le tue azioni, e i tuoi pensieri hanno partorito a te questo: è effetto di tua malizia, che l'amarezza abbia punto il cuor tuo.
19 Le mie viscere... le mie viscere! ohi, le pareti del mio cuore! Fremente in me è il cuor mio, non posso tacere perché suono di trombe io stesso ho udito, clamori di guerra!19 Le mie viscere, le mie viscere sono piene di dolore; gli affetti del cuor mio sono in me tutti sconvolti: io non istarò in silenzio, mentre l'anima mia ha udito il suon della tromba, il grido di battaglia.
20 Squarcio su squarcio si annuncia, perché il paese tutto è devastato. D'improvviso le mie tende son devastate, in un attimo i miei padiglioni!20 Una afflizione è stata mandata dietro ad un'altra afflizione, ed è stata desolata tutta la terra: i miei padiglioni, e le mie tende sono state a un tratto, e repentinamente abbattute.
21 Fin quando vedrò il vessillo, ascolterò il suono di tromba?21 Fino a quando vedrò io de' fuggitivi, e udirò il suono della tromba?
22 Sì, è stolto il popolo mio, non mi riconoscono! Sono figli insensati e non comprendono. Saggi sono al male e non sanno compiere il bene.22 Lo stolto mio popolo non mi ha conosciuto: sono figliuoli insensati, e senza ragione: sono sapienti a mal fare, e il bene non sanno farlo.
23 Guardai il paese, ed eccolo informe e vuoto; il cielo, e non aveva la sua luce.23 Ho dato uno sguardo alla terra, ed ecco, che ella era un vacuo, ed un niente, ho dato uno sguardo a' cieli, e in essi non era luce.
24 Guardai i monti, ed eccoli tremanti, e tutti i colli sobbalzavano.24 Guardai i monti, ed eccoli in tremore; e tutte le colline si sono scommosse.
25 Guardai: ed ecco non c'era uomo e ogni volatile del cielo era fuggito!25 Osservai, e non eravi più un uomo: e tutti gli uccelli dell'aria se ne son' iti.
26 Guardai: ed ecco il campo fertile... un deserto: tutte le sue città diroccate da parte del Signore a causa dell'ardente sua ira.26 Mirai, ed ecco deserto il Carmelo: tutte le città sono state distrutte all'apparir del Signore, e dell'ira sua furibonda;
27 Sì, così dice il Signore: "Tutto il paese sarà devastato, ma non lo farò completamente!27 Imperocché queste cose dice il Signore: Sarà desolata tutta la terra; ma non farò total distruzione.
28 Per questo sarà in lutto il paese e si oscureranno i cieli dall'alto, perché io ho parlato, l'ho meditato e non mi pento né indietreggio da ciò".28 Piangerà la terra, e si attristeranno i cieli per la Parola pronunziata da me: ho stabilito, e non mi ripento, né muto parere.
29 Per lo strepito dei cavalieri e degli arcieri ogni città è in fuga. Entrano nella boscaglia, s'arrampicano per le rupi; ogni città è abbandonata né vi è più abitante in essa!29 Al romore de' cavalieri, e de' saettatori tutta la città si dà alla fuga: corrono a' luoghi scoscesi, e montano sulle rupi: tutte quante le città son deserte, ed uomo non è, che le abiti.
30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vesti di scarlatto, t'adorni di ornamenti d'oro e ingrandisci con lo stibio gli occhi tuoi, inutilmente t'abbellisci. Ti disprezzano gli amanti; la tua vita essi cercano!30 Ma tu desolata, che farai? Quando ti sarai vestita di porpora, quando ti sarai ornata di aureo monile, ed avrai dipinti coll'antimonio i tuoi occhi, indarno ti abbellirai: i tuoi amatori ti han disprezzata, cercano la tua morte.
31 Sì, io odo grido di partoriente, angustiata qual donna al primo parto: il grido della figlia di Sion che spasima, che stende le mani sue! "Oh, povero me! Viene meno la mia vita di fronte agli assassini!".31 Imperocché io ho sentito la voce come di donna, che è ne' dolori, l'ansietà come di donna nel suo primo parto: voce della figliuola di Sion, che sta per morire, e stende le braccia sue: infelice me! l'anima mia vien meno a cagione degli uccisi.