Scrutatio

Lunedi, 20 maggio 2024 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Qoelet 8


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Chi è come il sapiente? Chi conosce l'interpretazione delle cose? La sapienza dell'uomo illumina il suo volto mentre l'ira lo sfigura.1 La sapienza dell'uomo sulla faccia di lui risplende: e colui che può il tutto gli cangia il volto.
2 Obbedisci alla parola del re, specialmente per il giuramento fatto a Dio.2 Io sto intento alle parole, e ai precetti del Re Iddio, confermati con giuramento.
3 Non allontanarti in fretta dal suo cospetto. Non persistere in una opinione che a lui non piaccia, perché egli può fare tutto ciò che vuole.3 Non ti allontanar di leggeri dalla sua faccia, e non perseverare nella mala opera: perocché egli fa tutto quello che vuole:
4 Infatti la parola del re è sovrana, e chi gli può chiedere: "Che cosa fai?".4 E la sua parola è sommamente potente, e, nessuno può dire a lui: Perché fai tu così?
5 Ma chi sta agli ordini non incappa in alcun guaio. La mente del sapiente sa che c'è tempo e giudizio,5 Chi osserva i precetti non sentirà verun male: il cuore del saggio conosce il tempo, e la maniera di rispondere.
6 perché per ogni cosa c'è tempo e giudizio per quanto un male gravi sull'uomo:6 Per ogni cosa v' ha il suo tempo opportuno: ma è di grande afflizione per l'uomo.
7 non si sa quale sarà il futuro. Chi può dire infatti come andranno le cose?7 Il non sapere il passato, e il non potere aver novella del futuro.
8 Nessuno è capace di dominare il suo spirito vitale: il giorno della morte è fuori del nostro dominio. Nella battaglia della vita nessuno scampa: nemmeno il male salva chi lo commette.8 Non è in petere dell'uomo il rattenere lo spirito, ne egli ha autorità sopra il giorno di sua morte, né gli è permesso di starsi in pace, venuta che èl a guerra; el'empietà non salverà l'empio.
9 Tutto questo ho visto e ho riflettuto su ogni cosa che si fa sotto il sole, quando un uomo domina su un altro uomo per fargli del male.9 Io considerai tutte queste cose, e applicai il mio cuore a tutte le cose, che si fanno sotto del sole. Talora un uomo ha impero sopra un altro uomo per sua sciagura.
10 E così ho visto malvagi portati al sepolcro. Procedevano dal luogo santo sicuri di sé. Erano dimenticati nella città, in cui si comportavano così. Anche questo è vanità,10 Vidi degli empj portati alla sepoltura, i quali mentre tuttor viveano, stavano nel luogo santo, ed erano celebrati nella città, come persone date al bene: ma questo pure è vanità;
11 perché non si fa subito giudizio dell'opera del malvagio. Così il cuore dell'uomo è pronto a fare il male,11 Perocché a motivo, che non così subito è proferita la sentenza contro i cattivi, per questo i figliuoli degli uomini fanno il male senza paura.
12 perché il peccatore fa il male cento volte e allunga la sua vita. Così ho capito anche questo, che avrà del bene chi teme Dio, proprio perché lo teme,12 Ma dall'essere tollerato con pazienza il peccatore quando cento volte ha peccato, io ho compreso, che saran felici quelli che temono Dio, e stanno con timore dinanzi a lui.
13 e che non va bene al malvagio e non può allungare la sua vita come un'ombra, perché egli non teme Dio.13 Non abbia bene l'empio, e non siano lunghi i suoi giorni, ma passino com'ombra quelli, che non temono la faccia del Signore.
14 E c'è ancora un'altra vanità che càpita sulla terra: ci sono giusti ai quali càpita secondo la condotta dei malvagi e ci sono malvagi ai quali càpita secondo la condotta dei giusti. Ho pensato che anche questo è vanità.14 V'ha pure un'altra vanità, che avviene sopra la terra: Vi sono de' giusti, che soffrono calamità come se avessero operato da empi, e vi sono degli empj tanto tranquilli, come se avessero operato da giusti: ma questa pure io la credo cosa vanissima.
15 E allora ho esaltato l'allegria, perché per l'uomo non c'è altro bene sotto il sole, se non mangiare, bere e stare allegro. E' questa la sola cosa che gli faccia buona compagnia nella sua fatica, nei giorni contati di sua vita che Dio gli ha dato sotto il sole.15 Quindi io lodai il viver lieto, perché altro bene non abbia l'uomo sotto del sole, se non mangiare, e bere e questo solo egli ritragga dalle sue fatiche nel tempo, di vita conceduto a lui quaggiù da Dio.
16 E come mi son dato a riflettere sulla sapienza e a considerare il lavoro che si fa sulla terra, per cui l'uomo non vede riposo né di giorno né di notte,16 Or io applicai il mio cuore ad apprendere la sapienza, e ad osservare le distrazioni, che occupano la terra: V'ha taluno, che non chiude occhio per dormire né di giorno né di notte.
17 ho considerato l'insieme dell'opera di Dio rendendomi conto che l'uomo non può arrivare a scoprire tutto quello che avviene sotto il sole, perché non trova niente, per quanto si affatichi a cercare. E anche se il sapiente dice di sapere, il sapiente non trova nulla.17 E conobbi come di tutte le opere di Dio di quelle, che si fanno sotto del sole, nessun uomo trovar può la ragione; e quanto più si affatica in tal ricerca, tanto meno troverà: e quand'anche il saggio dicesse di saperla, non potrà rintracciarla.