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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 4


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 Una donna, moglie di uno dei discepoli dei profeti, gridò a Eliseo: "Il tuo servo, mio marito, è morto, e tu sai che il tuo servo era timorato del Signore. Ora il creditore è venuto a prendersi i miei due figli per farli suoi schiavi".1 Una donna, una delle mogli dei figli dei profeti, gridò a Eliseo: «Mio marito, tuo servo, è morto; tu sai che il tuo servo temeva il Signore. Ora è venuto il creditore per prendersi come schiavi i miei due bambini».
2 Eliseo le domandò: "Che cosa devo fare per te? Dimmi che cosa hai in casa". Quella rispose: "La tua schiava non ha nulla in casa all'infuori di un'ampolla d'olio".2 Eliseo le disse: «Che cosa posso fare io per te? Dimmi che cosa hai in casa». Quella rispose: «In casa la tua serva non ha altro che un orcio d’olio».
3 Allora egli disse: "Va' fuori a chiedere vasi vuoti a tutti i tuoi vicini, e chiedine in abbondanza.3 Le disse: «Va’ fuori a chiedere vasi da tutti i tuoi vicini: vasi vuoti, e non pochi!
4 Poi rientrerai in casa, chiuderai la porta dietro di te e dietro i tuoi figli e verserai l'olio in tutti quei vasi, mettendoli da parte man mano che saranno pieni".4 Poi entra in casa e chiudi la porta dietro a te e ai tuoi figli. Versa olio in tutti quei vasi e i pieni mettili da parte».
5 Quella andò e chiuse la porta dietro di sé e dietro i suoi figli; essi le porgevano i vasi ed essa vi versava l'olio.5 Si allontanò da lui e chiuse la porta dietro a sé e ai suoi figli; questi le porgevano e lei versava.
6 Quando i vasi furono pieni, disse a un figlio: "Porgimi ancora un vaso", ma quegli rispose: "Non ce n'è più!". L'olio si fermò.6 Quando i vasi furono pieni, disse a suo figlio: «Porgimi ancora un vaso». Le rispose: «Non ce ne sono più». L’olio cessò.
7 Allora essa andò ad avvertire l'uomo di Dio e questi le disse: "Va' a vendere l'olio e paga il tuo debito; con il resto vivrete tu e i tuoi figli".7 Ella andò a riferire la cosa all’uomo di Dio, che le disse: «Va’, vendi l’olio e paga il tuo debito; tu e i tuoi figli vivete con quanto ne resterà».
8 Un giorno che Eliseo passava per Sunem, una donna facoltosa lo invitò a prendere cibo. Da allora, ogni volta che passava di là, si recava da lei a prendere cibo.8 Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
9 Essa disse a suo marito: "Ecco, io so che colui che passa sempre da noi è un santo uomo di Dio.9 Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi.
10 Facciamogli una piccola stanza sulla terrazza e collochiamovi per lui un letto, una tavola, una sedia e una lampada: quando verrà da noi, vi si potrà ritirare".10 Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
11 Un giorno che Eliseo passò di lì, si ritirò nella camera superiore e si coricò.11 Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò.
12 Disse poi a Giezi, suo servo: "Chiama questa Sunamita". Egli la chiamò ed essa si presentò davanti a lui.12 Egli disse a Giezi, suo servo: «Chiama questa Sunammita». La chiamò e lei si presentò a lui.
13 Eliseo riprese: "Dille così: "Ecco che ti sei presa tutta questa premura per noi; che cosa posso fare per te? Devo dire qualcosa al re o al comandante dell'esercito in tuo favore?". Quella rispose: "Io abito in mezzo al mio popolo".13 Eliseo disse al suo servo: «Dille tu: “Ecco, hai avuto per noi tutta questa premura; che cosa possiamo fare per te? C’è forse bisogno di parlare in tuo favore al re o al comandante dell’esercito?”». Ella rispose: «Io vivo tranquilla con il mio popolo».
14 Eliseo replicò: "Che cosa posso fare per lei?". Giezi rispose: "Ahimè! Essa non ha figli e suo marito è vecchio".14 Eliseo replicò: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio».
15 Eliseo gli ordinò: "Chiamala!". Quello la chiamò, ed essa si fermò sull'uscio.15 Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta.
16 Eliseo le disse: "In questa stagione, da qui a un anno, terrai un figlio tra le braccia". Essa disse: "No, mio signore! Non ingannare la tua serva!".16 Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia». Ella rispose: «No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva».
17 Or la donna concepì e partorì un figlio nella stagione che aveva detto Eliseo.17 Ora la donna concepì e partorì un figlio, nel tempo stabilito, in quel periodo dell’anno, come le aveva detto Eliseo.
18 Il fanciullo si fece grande e un giorno che era andato dal padre tra i mietitori18 Il bambino crebbe e un giorno uscì per andare dal padre presso i mietitori.
19 disse a suo padre: "La mia testa, la mia testa!". Il padre ordinò al servo: "Portalo da sua madre!".19 Egli disse a suo padre: «La mia testa, la mia testa!». Il padre ordinò a un servo: «Portalo da sua madre».
20 Quegli lo prese e lo portò da sua madre. Dopo essere rimasto sulle ginocchia di lei fino a mezzogiorno, morì.20 Questi lo prese e lo portò da sua madre. Il bambino sedette sulle ginocchia di lei fino a mezzogiorno, poi morì.
21 Allora essa salì, lo adagiò sul letto dell'uomo di Dio, chiuse la porta dietro di lui ed uscì.21 Ella salì a coricarlo sul letto dell’uomo di Dio; chiuse la porta e uscì.
22 Chiamò suo marito e gli disse: "Mandami uno dei servi e un'asina; corro dall'uomo di Dio e torno!".22 Chiamò il marito e gli disse: «Mandami per favore uno dei servi e un’asina; voglio correre dall’uomo di Dio e tornerò subito».
23 Quegli replicò: "Perché vuoi andare da lui proprio oggi? Non è il novilunio e neppure sabato!". Ma ella rispose: "Sta' tranquillo!".23 Quello domandò: «Perché vuoi andare da lui oggi? Non è il novilunio né sabato». Ma lei rispose: «Addio».
24 Fece sellare l'asina e ordinò al servo: "Conducimi avanti e non farmi scendere finché non te lo dirò io".24 Sellò l’asina e disse al proprio servo: «Conducimi, cammina, non trattenermi nel cavalcare, a meno che non te lo ordini io».
25 Se ne andò infatti e si recò dall'uomo di Dio sul monte Carmelo. Non appena l'uomo di Dio la vide di lontano, disse a Giezi, suo servo: "Ecco quella Sunamita!25 Si incamminò; giunse dall’uomo di Dio sul monte Carmelo. Quando l’uomo di Dio la vide da lontano, disse a Giezi, suo servo: «Ecco la Sunammita!
26 Corrile incontro e domandale: "Stai bene? Sta bene tuo marito? Sta bene il fanciullo?". Essa rispose: "Bene!".26 Su, corrile incontro e domandale: “Stai bene? Tuo marito sta bene? E tuo figlio sta bene?”». Quella rispose: «Bene!».
27 Giunse frattanto dall'uomo di Dio sul monte e gli abbracciò i piedi. Giezi si accostò per allontanarla, ma l'uomo di Dio gli disse: "Lasciala, perché la sua anima è amareggiata e il Signore me l'ha nascosto e non me l'ha manifestato".27 Giunta presso l’uomo di Dio sul monte, gli afferrò i piedi. Giezi si avvicinò per tirarla indietro, ma l’uomo di Dio disse: «Lasciala stare, perché il suo animo è amareggiato e il Signore me ne ha nascosto il motivo; non me l’ha rivelato».
28 Essa disse: "Forse che avevo chiesto un figlio al mio signore? Forse che non avevo detto: "Non m'ingannare"?".28 Ella disse: «Avevo forse domandato io un figlio al mio signore? Non ti dissi forse: “Non mi ingannare”?».
29 Allora Eliseo disse a Giezi: "Cingiti i fianchi, prendi in mano il mio bastone e va'! Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; e se qualcuno ti saluterà, non rispondergli. Porrai il mio bastone sul viso del fanciullo".29 Eliseo disse a Giezi: «Cingi i tuoi fianchi, prendi in mano il mio bastone e parti. Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; se qualcuno ti saluta, non rispondergli. Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo».
30 Ma la madre del fanciullo disse: "Com'è vero che il Signore vive e tu pure vivi, io non ti lascerò!". Eliseo perciò s'alzò e la seguì.30 La madre del ragazzo disse: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Allora egli si alzò e la seguì.
31 Giezi li aveva preceduti ed aveva posto il bastone sul viso del fanciullo, ma non si ebbe nessuna voce o segno. Perciò se ne ritornò da Eliseo e gli riferì: "Il fanciullo non s'è svegliato!".31 Giezi li aveva preceduti; aveva posto il bastone sulla faccia del ragazzo, ma non c’era stata voce né reazione. Egli tornò incontro a Eliseo e gli riferì: «Il ragazzo non si è svegliato».
32 Eliseo nel frattempo raggiunse la casa dove si trovava il fanciullo morto e disteso sul suo letto.32 Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, coricato sul letto.
33 Vi entrò, chiuse la porta dietro loro due e pregò il Signore.33 Egli entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore.
34 Poi salì e si distese sul fanciullo ponendo la bocca sulla sua bocca, gli occhi sui suoi occhi, le mani sulle sue mani; si piegò sopra e la carne del fanciullo si riscaldò.34 Quindi salì e si coricò sul bambino; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani sulle mani di lui, si curvò su di lui e il corpo del bambino riprese calore.
35 Alzatosi, si mise a camminare su e giù per la casa; poi salì di nuovo e si piegò sette volte su di lui. Il fanciullo starnutì e aprì gli occhi.35 Quindi desistette e si mise a camminare qua e là per la casa; poi salì e si curvò su di lui. Il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi.
36 Eliseo allora chiamò Giezi dicendogli: "Chiama quella Sunamita!". Egli la chiamò ed essa venne da lui che le disse: "Prendi tuo figlio!".36 Eliseo chiamò Giezi e gli disse: «Chiama questa Sunammita!». La chiamò e, quando lei gli giunse vicino, le disse: «Prendi tuo figlio!».
37 Entrata da lui, gli si gettò ai piedi e gli rese omaggio prostrandosi a terra; poi prese suo figlio e uscì.37 Quella entrò, cadde ai piedi di lui, si prostrò a terra, prese il figlio e uscì.
38 Eliseo se ne tornò a Gàlgala mentre nel paese c'era la carestia e i discepoli dei profeti erano seduti al suo cospetto. Egli disse al suo servo: "Metti sul fuoco la pentola più grande e fa' cuocere una minestra per i discepoli dei profeti".38 Eliseo tornò a Gàlgala. Nella regione c’era carestia. Mentre i figli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Metti la pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti».
39 Uno di essi, ch'era uscito in campagna in cerca di verdura, trovò una vite selvatica da cui raccolse zucche selvatiche, fino a riempirne la falda della veste. Ritornato, le tagliò a pezzi e le gettò nella pentola, perché non sapeva che cosa fossero.39 Uno di essi andò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di vite selvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò e gettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo che cosa fossero.
40 Ne versò poi agli altri perché ne mangiassero. Appena questi ebbero gustato la minestra, gridarono: "C'è la morte nella pentola, uomo di Dio!", e non ne poterono mangiare.40 Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestra gridarono: «Nella pentola c’è la morte, uomo di Dio!». Non ne potevano mangiare.
41 Il profeta ordinò: "Portatemi della farina"; la gettò nella pentola, poi disse: "Versatene alla gente perché ne mangi". E non ci fu più nulla di cattivo nella pentola.41 Allora Eliseo ordinò: «Andate a prendere della farina». Versatala nella pentola, disse: «Danne da mangiare a questa gente». Non c’era più nulla di cattivo nella pentola.
42 Venne poi un uomo di Baal-Salisa che portava all'uomo di Dio nella bisaccia pane di primizia: venti pani d'orzo e del farro. Eliseo disse: "Dalli a questa gente perché ne mangi".42 Da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente».
43 Il suo servo obiettò: "Come posso dare questo a cento persone?". Il profeta disse: "Dalli alla gente perché ne mangi, poiché il Signore ha detto così: "Se ne mangerà e ne avanzerà!".43 Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
44 Quegli li diede ed essi mangiarono e ne avanzarono, secondo la parola del Signore.44 Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.